L’Angolo del Finale/1
3 min read
(del GM Sergio Mariotti)
Una gustosa notizia per i nostri lettori: da oggi, ogni primo giorno del mese, il GM Sergio Mariotti ci proporrà qualche finale particolare, in cui la tecnica e la tattica si intrecciano. Segnatevelo sul calendario (e… no, non è un pesce d’Aprile!).
Poteva essere per UnoScacchista un primo aprile da pesce d’aprile, ed invece “apriamo l’aprile” con una sorpresa, sì, ma bella, ovvero una seconda rubrica (dopo quella di metà mese sulle aperture) del nostro Grande Sergio Mariotti!
Sergio ci mostrerà alcuni particolarissimi finali tratti da partite realmente giocate. Non indicheremo i nomi dei giocatori (salvo casi speciali) perché non è male se l’attenzione del lettore sarà interamente catturata dalle mosse e non dal …. “movente”! Semplicemente identificheremo i diagrammi con una numerazione progressiva.
Buon divertimento, allora, ed occhio ai finali, perché anche in un finale apparentemente semplice potrebbe, come ci dimostra Sergio, succedere di tutto.
AdF/SM-1
Il Nero ha un pezzo in più e i pedoni bianchi d4-d2-a3 sono su casa scura e quindi attaccabili: se muovesse il nero, dopo 1… Ag7 vincerebbe facilmente, però muove il Bianco, che si inventa una fortezza incredibile. Vediamo come:
AdF/SM-2
Muove il Bianco, che deve parare la minaccia f2 e poi g2 dei pedoni neri. Potrebbe fare patta con:
Invece il Bianco si inventa una manovra decisiva per il risultato:
AdF/SM-3
Questo finale, che sembra vinto per il Bianco, è invece purtroppo pari teoricamente; dico purtroppo perché capitai in una posizione simile io stesso ad un torneo alle Canarie, tanti anni fa, con il Bianco, contro Bent Larsen e, siccome lui conosceva bene tale finale, fu patta!! La manovra esatta:
AdF/SM-4
Muove il Bianco, che non può giocare subito 1. b7 per 1… Cc6+ e 2… Txd8. Gioca, invece:
Sergio Mariotti è nato a Firenze il 10.8.1946. Campione italiano nel 1969 e 1971, MI nel 1969 e GM (il primo italiano) nel 1974, dopo il bronzo individuale alle Olimpiadi di Nizza, quando la rivista “Chess Magazine” lo battezzava come “The italian fury”. Nel 1976 è stato buon 10° all’Interzonale di Manila. In Italia ha vinto ovunque negli anni ’70, ma all’estero ha giocato pochi tornei, anche per motivi di lavoro. E’ stato Presidente FSI (1994-1996) e in seguito commissario tecnico della squadra nazionale.