I luoghi degli scacchi: Norimberga
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(Claudio S.)
Norimberga (Nürnberg) è uno dei pochi luoghi che evocano al solo nominarli emozioni profonde, quasi viscerali, inquietanti e all’opposto rasserenanti.
Ecco che ci sovvengono alla memoria le sinistre, oceaniche adunate del Terzo Reich; l’implacabile processo ai criminali nazisti che vi si svolse nell’immediato dopoguerra; la “Vergine di Norimberga”, ispido e opprimente strumento medievale di tortura; l’eccelsa opera di Richard Wagner “I maestri cantori di Norimberga”; la gotica cattedrale, sopravvissuta ai bombardamenti alleati e riportata successivamente al suo antico fulgore.
A tale proposito quanta verità rinveniamo nella famosa frase di Bobby Fischer, così morbosamente totalizzante: “Gli scacchi sono la vita!”.
Ed effettivamente, come non paragonare certe mosse uscite dal cilindro dei Grandi Maestri a guglie svettanti nel cielo dell’ingegno e della fantasia, o le loro armoniche manovre di pezzi e pedoni ad una sinfonica e sapiente orchestrazione! Come non compatire la sofferenza dello scacchista che si difende disperatamente in posizioni soffocanti ed irte di minacce. Come infine dimenticare che nel nobile gioco la protervia, la sopravvalutazione della propria posizione, l’adesione acritica ed alienante ad un’idea sbagliata, conducono inevitabilmente alla dura e giusta condanna!
Nel 1883 si tenne a Norimberga un importante torneo internazionale. Il successo arrise di misura al polacco Szymon Winawer, che come racconta il “Chess Monthly” “non pensava di partecipare al torneo. Durante un viaggio da Amburgo a Vienna, di passaggio da Norimberga, andò in cerca di un dentista a causa di un forte mal di denti. Camminando per la città incontrò l’americano Mason, che lo accompagnò dal dentista. Mentre aspettava il treno successivo per Vienna, il comitato organizzatore, venuto a conoscenza della sua presenza a Norimberga, lo persuase a giocare il torneo. Così il fortunato polacco riuscì a cambiare un dente malato per una corona di scacchistica!”.
Nel torneo sussidiario Siegbert Tarrasch giunse primo ed ottenne il titolo di maestro.
Nel 1888 si tenne a Norimberga, in occasione del “2° Congresso della Federazione scacchistica bavarese”, un piccolo magistrale a doppio girone.
La vittoria di Tarrasch fu più problematica del previsto, con ben tre sconfitte su dieci partite.
Il grande torneo di Norimberga del 1896 fu uno degli eventi più importanti della storia degli scacchi. Trentanove maestri mandarono la loro iscrizione, ma ne vennero scelti solamente diciannove. Quando all’ultimo momento Burn diede forfait, gli subentrò l’esordiente Charousek, che dimostrò subito la sua forza battendo Lasker.
Il torneo fu combattutissimo, ed il vincitore Lasker subì ben tre sconfitte. Al secondo posto si classificò l’ungherese Maroczy, anche lui esordiente nei magistrali dopo la vittoria nel torneo sussidiario di Hastings.
Tarrasch disse che Lasker non meritava il successo, avendo vinto “fortunosamente” ben cinque partite. Questo giudizio esagerato non tiene conto del fatto che Lasker faceva della psicologia una sua arma decisiva.
L’americano Pillsbury vinse il primo premio di bellezza con la sua vittoria contro Lasker:

Nel 1906 si tenne a Norimberga un altro grande torneo internazionale, dominato da Marshall che precedette Duras, Schlechter e il sorprendente ungherese Fleischmann (che in seguito si chiamerà Forgacs). Deluse Tarrasch, che giunse solamente nono. Il forte torneo sussidiario venne vinto da Tartakower davanti a Barasz, Johner e Loewy.
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