(Antonio M.)
Platone scriveva che l’apertura è la parte più importante della partita. Igor Platonov (di lui ha parlato già Riccardo) ha infatti dimostrato grande talento nella profondità degli schemi adottati in apertura.
Però (ricorda il G.M. Lazarev) Platonov ha anche saputo sconfiggere due volte Tal sul suo terreno, quello della combinazione, e Smyslov e Geller in precisi finali. Platonov era un giocatore originale ma completo, con evidenti capacità di manovra in ogni fase della partita. Meglio pertanto di Platone? …
Naturalmente si scherza. La frase di Platone era, per la precisione, questa: “L’inizio è la parte più importante del lavoro”. Ben adattabile, come vedete, anche agli scacchi. E in ogni modo non dobbiamo dimenticare che sembra che Platone abbia conosciuto la “petteia”, che era un gioco da tavolo, un poco simile alla dama, praticato dagli antichi greci.
Adesso vediamo quanto davvero era bravo Platonov seguendo questa sua bellissima partita giocata di nero contro Tal, con il quale è uno dei pochi non Campioni del Mondo ad avere uno score positivo, nella finale del 36° campionato sovietico, ad Alma Ata nel 1969.
Performance impressionante. Platonov ha affrontato Tal a viso aperto, lasciato il Re al centro della scacchiera ed entrato in grandi complicazioni tattiche, dando l’idea della sua forza, non compiuta, e di quanti scacchisti fortissimi, e poco noti ai più, avesse l’Unione Sovietica all’epoca. Intristisce sapere la maniera tragica di come sia andata a finire la sua vita, dove è stato dato scacco matto a lui direttamente, a tradimento e, purtroppo, non sulla scacchiera ma nella realtà, con l’impossibilità di rimettere i pezzi a posto e continuare con nuove partite.
Igor Platonov nel 1970. Un giovane Ulf Andersson è alle sue spalle
Ci rimane di lui però il suo ricordo, dove ci piace immaginarlo così, come vorremmo vedere sempre ogni giocatore di scacchi: sorridente alla scacchiera.
Nato a Roma nel 1964 apprende i primi rudimenti del “Nobil Giuoco” grazie a suo padre e ad una vecchia scacchiera in legno. Candidato Maestro a tavolino e Maestro per corrispondenza, ha dato il suo apporto alla rivista Zeitnot ed è stato consigliere ASIGC negli anni ottanta. Ha giocato il suo ultimo torneo Fide a fine agosto 2000, per poi sposarsi a fine settembre dello stesso anno.