Diego Armando Maradona: Shāh Māt (il RE è morto)
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(Daniel Perone)
L’universo calcistico piange. La “cancha“ [1] piange! Un silenzio di tomba avvolge lo stadio perché è morto il RE. Mai come in questo momento il termine Shāh Māt (scacco matto) è stato così pieno di significato, così attinente alla sua antica etimologia persiana: il RE è morto.
[La vignetta di apertura è WadaLupe]
Diego Armando Maradona
(Lanús, 30 ottobre 1960 – Tigre, 25 novembre 2020)
Quel ragazzo soprannominato “El Pibe de Oro” (“il ragazzo d’oro”), quello che col pallone da calcio, con i suoi palleggi e le sue giocate, incantò il mondo; il ragazzo della “gambetta” a zigzag, quello della birichinata “criolla” [2], il ragazzo che con quelle sue magie ha fatto innamorare i tifosi ci ha lasciato per sempre.

Sappiamo tutti della vita ribelle e contraddittoria di Maradona; per noi scacchisti rimangono anche alcuni brevi passaggi della sua intricata vita, in cui anche gli scacchi sono stati presenti. Come? Quando?
Ad esempio quando, a Buenos Aires nel 2005, nel programma televisivo “La noche del 10” (La notte del numero 10) del 19 settembre 2005 in cui il conduttore, in questa occasione, Maradona invitò nientemeno che Anatoly Karpov, l’ex Campione del mondo.
Karpov e Maradona due giganti, e quella sera, anche lo studio televisivo diventò una scacchiera gigante piena di vitalità: i pezzi degli scacchi erano dei ragazzi in costume mossi da loro due: Diego giocò col bianco e Karpov col nero… alla cieca (venne bendato in diretta); dopo pochissime mosse della difesa Steinitz della partita Spagnola (1.e5 e5 2.Cf3 Cc6 3.Ab5 d6 4.Cc3) e la proposta di Maradona (“Hagamos tablas ?”) pattarono d’accordo in maniera molto divertita.
Anatoly Karpov, por Diego Maradona (19-09-2005)
E alla fine, dopo uno scambio di regali – e la loro firma su una scacchiera e su un pallone da calcio – un abbraccio ed una stretta di mano siglarono l’amicizia e l’ammirazione reciproca tra due grandi campioni di questi due differenti sport.
La bellezza del suo gioco faceva esplodere la passione dei tifosi ed intere generazioni lo hanno considerato uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi, se non il migliore in assoluto: il RE del calcio.
Diego Maradona Shāh Māt (il RE è morto), riposi in pace.
[1] Cancha, argentinismo per indicare il campo sportivo, il luogo dove si gioca.
[2] Criolla, termine soprattutto “rioplatense”, dallo spagnolo criollo (crèolo in italiano), con il quale dal XVI secolo in nell’America latina venivano indicati i discendenti di europei nati in America.