(Topatsius)
Il “mago di Riga” era temutissimo per i suoi tranelli, o trappole. In realtà egli sapeva semplicemente giocar meglio e veder più lontano dei suoi avversari. E sapeva pure rischiare di più, facendo pressione psicologica su di loro grazie ad un gioco costantemente aggressivo e non alieno da sacrifici. Come Alekhine, Fischer, Kasparov, Carlsen, anche Tal è da annoverare fra i grandi geni scacchistici di ogni tempo.
Vediamo una sua partita, giocata ad Amburgo nel 1960 in occasione di un match fra Germania Occidentale e Unione Sovietica (… Paesi d’altri tempi!). Una vittoria molto facile, quasi banale, ma assai istruttiva.
“Se aspetti che la fortuna ti venga incontro, la vita sarà molto noiosa” (Mikhail Tal).
Di famiglia lituana, mi sono trasferito in gioventù in Svizzera, dove ho inventato per la Chessburger la famosa e inimitabile “scacchiera coi buchi”. Da sempre interessato agli scacchi, continuo a cercare le combinazioni migliori in giro per il mondo. Collaboro con la rivista “Matas, bet ne katės” (in italiano “Matti, ma non gatti”) e pubblico saltuariamente sul blog “UnoScacchista”.