Idee nuove in apertura: Caro-Kann, attacco Capece
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(Adolivio Capece)
Non si deve muovere due volte lo stesso pezzo in apertura, non si deve dare un Pedone centrale per uno laterale, non si deve iniziare un attacco se prima non si sono sviluppati i pezzi.
Principi basilari negli scacchi, codificati dal grande Tarrasch.
Ebbene io li ho violati tutti, escogitando la mia personale variante contro la Difesa Caro-Kann:
1.e4 c6 2.Cf3 d5 3.exd5 cxd5 e ora 4. Ce5
Variante che nei testi teorici (italiani e stranieri) è denominata ‘Attacco Capece’, anche se in un caso (uno solo, da quel che mi risulta, un articolo in inglese) viene presentata come ‘Attacco Apocalisse’, non male comunque!
Ricordo ancora che un giorno di una quindicina di anni fa l’amico GM croato Misho Cebalo mi mandò una mail scrivendo: “Hai visto che nella news letter di Alexander Baburin ‘Chess Today’ si parla di te?”
In realtà pur ricevendo regolarmente allora ‘Chess Today’ (da qualche tempo il GM Baburin non la fa più) non avevo fatto caso alla citazione. Così andai a vedere e scoprii che nel reportage sul Torneo Amber, Montecarlo 2005, c’era scritto che “il GM Morozevich ha giocato una insolita continuazione contro la Caro-Kann; il primo a giocarla in partita è stato tale Adolivio Capece nel 1968 (Capece-Nathans, Mondiale a squadre studenti, Ybbs).”
Divertente (per me) il fatto che in inglese diceva ‘a certain Adolivio Capece’, quasi come quando Manzoni scrisse ‘Carneade, chi era costui?’
“Ma sono io!”, esclamai! Uaoh!
Devo ammettere che la cosa mi fece piacere, ma non pensavo ci sarebbero stati sviluppi. Invece tempo dopo Jan Rogers scrisse in merito un articolo (su New In Chess, serie SOS) e poi su un libro inglese, credo edito proprio da New in Chess, nella parte relativa alla Caro-Kann fu riportata la variante come ‘Attacco Capece’.
Doppio uaoh!
Poi qualche settimana fa anche il maestro Franco Zaninotto mi ha fatto sapere che in un suo nuovo libro sulle aperture (“Aperture aperte e semiaperte“, editore Youcanprint) la inserirà con la stessa dicitura.
Tra l’altro permettetemi di darmi ulteriori arie riportando quanto mi ha scritto Zaninotto: “Sei stato un visionario, solo negli ultimi anni Carlsen e gli altri ragazzini ci sono arrivati… adesso però ci sono diverse partite”.
Visionario? Divertente! In realtà l’idea del cambio dei Pedoni e dell’immediato salto di Cavallo in e5 mi venne solo perché la Caro-Kann mi stava antipatica e quando me la giocavano mi trovavo a disagio.
Devo ricordare che sto parlando dei miei primi anni di attività agonistica, poco meno di una sessantina di anni fa: allora i testi di scacchi in italiano erano sì e no un paio e anche di testi stranieri di teoria ce ne erano pochini.
La Caro-Kann era una difesa usata spesso contro 1.e4, anche per gli influssi di Tal, Botvinnik e altri campioni dell’epoca. Ma l’idea di giocare (dopo 1.e4 c6) la classica 2. d4 non mi piaceva, così decisi di provare 2.Cf3, ma solo dopo qualche tempo arrivai a pensare al cambio centrale e a 4.Ce5.
La mia idea era che se il Nero giocava 4… Cc6; potevo proseguire con 5.Ab5, poi cambiare l’Alfiere per il Cavallo ed avere un saldo avamposto in e5, che poi sarebbe stato sostenuto dalla manovra Cb1-d2-f3.
Ho visto che dopo 4… Cc6 5.Ab5 Ad7 vari testi propongono 6.Cxd7 (giocata per esempio nella Ljuboschitz – Garry Kasparov, Minsk 1978: notare che all’epoca nessuno fece caso alla novità in apertura, ma la teoria era ancora in embrione), per restare con i due Alfieri, ma a me piace di più tenere il Cavallo in e5 e giocare 6.Axc6.
La prima partita in cui riuscii a giocare tutta la variante come la volevo fu nella semifinale del campionato Italiano a Napoli nell’agosto 1964, contro Giuseppe Menna. Lo sviluppo fu: 1.e4,c6 2.Cf3,d5 3.exd5,cxd5 4.Ce5,Cf6 5.d4,e6 6.Ag5,Ae7 7.Cd2, 0-0 8.Ad3,Cc6 9.Cdf3. Poi persi, ma perché (da giovane ‘pollacchione’) giocai male nel prosieguo.
Comunque avevo trovato una continuazione che mi piaceva e che mi faceva arrivare ad una posizione in cui mi sentivo a mio agio. Vi risparmio partite di quegli anni in cui, per esempio, l’avversario giocò subito f7-f6 senza rendersi conto che permetteva lo scacco di Donna in h5, oppure un paio in cui giocando Cf3-g5 ottenni un decisivo attacco contro f7 con i due Cavalli. Partite giocate nei festival italiani di allora (La Spezia, San Benedetto del Tronto, Imperia) che nessuno si sognava di registrare.
Arriviamo così al Campionato universitari di Ybbs e alla partita con Nathans. Trattandosi di un torneo ufficiale della FIDE tutte le partite furono memorizzate e poi riportate nei primi data-base. Questo spiega perché quando Morozevich 17 anni dopo ha giocato la variante è stato possibile risalire a me come ‘ideatore’.
Ecco allora la partita (con note di Michael Goeller, cui ho aggiunto in corsivo qualche considerazione personale).
Capece – Nathans
15° Campionato mondiale universitario Under 26
Ybbs (Austria), 21.07.1968
Ai Lettori interessati alla variante il piacere di trovare altre partite sui vari data-base.