Strategia e tattica/13: Mariotti – Smyslov, Leningrado 1977
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Smyslov e Mariotti a Leningrado 1977 (Foto di B.Galaktionova, dalla rivista 64, n.30 del 1977)
(del GM Sergio Mariotti)
Per questa volta ho scelto una mia partita, giocata nel 1977 a Leningrado contro il grande Smyslov, una icona degli scacchi mondiali. È stata una partita molto combattuta, una lotta intensa e molto dura, ma io a quei tempi non mollavo mai e giocavo senza quartiere, e lo scopo della partita per me era solamente la vittoria.
In quel periodo dopo quattro ore di gioco si sospendeva la partita e si metteva la mossa in busta per riprendere in giorno dopo, ed io, in posizione di netto vantaggio con partita probabilmente vinta, senza riflettere molto ho messo in busta la mossa sbagliata, perdendo poi una partita nella quale avevo meritato ben altro risultato. Il perché abbia pensato molto poco sulla mossa decisiva, domanda che si sono posti i giornalisti russi che erano presenti e anche coloro che poi hanno visto la partita pubblicata dove si riportava lo stesso dubbio, lo vorrei svelare adesso per i nostri lettori perché sappiano cosa abbia dovuto affrontare quando facevo i tornei a livello mondiale, visto che a volte sono stato molto criticato per non aver avuto grandi risultati dopo avere conseguito il titolo di G.M.
È stata un poco la storia della mia vita: io ad agosto del 1974 ero entrato in banca e tutti i grandi tornei nei quali ho giocato da G.M. li ho fatti prendendo dei permessi dal lavoro e senza alcun riposo; partivo il giorno prima del torneo e il giorno dopo giocavo, anche a molti chilometri di distanza, come a Leningrado e a Manila all’interzonale.
In questa partita con Smyslov ero arrivato a Mosca il giorno prima e la stessa mattina del giorno in cui era previsto il nostro incontro, mi ero messo in viaggio dalla capitale russa per Leningrado in treno, con un viaggio di 5 ore, ero arrivato poi all’Hotel, avevo pranzato, e alle 15 mi ero presentato alla scacchiera stanco morto e contro un fortissimo giocatore!!
E nonostante i successi avuti, anche in simili condizioni, (patta con Karpov campione del mondo, vittoria con Korknoj vicecampione del mondo, vittorie con Polugajevsky, Kuzmin, Vogt, Benko e tanti altri forti G.M) è per questo che piano piano ho smesso di fare tornei ad alto livello, perché alla metà della manifestazione non ce la facevo più fisicamente e dovevo affrontare giocatori di grande prestigio, molto forti e preparati.
Considerate che in uno dei tornei del Banco di Roma addirittura lavoravo la mattina e andavo a giocare il pomeriggio!
Questa partita con Smyslov è forse una dimostrazione di cosa avrei potuto fare in campo scacchistico se mi fossi dedicato solamente al gioco!!
Mariotti – Smyslov
Leningrado, 1977
Partita di Gioco Piano
Che dire? Gli scacchi a volte sanno proprio essere crudeli. Due mosse, solo due mosse errate e, purtroppo, consecutive, hanno vanificato il lavoro portato avanti faticosamente nelle altre quarantuno, privando il bianco di un meritato risultato positivo contro uno fortissimo giocatore, già Campione del Mondo, che ha fatto la storia degli scacchi. Ma questo è il bello e il brutto del nostro magnifico gioco, che ci pone a volte dalla parte giusta e a volte da quella sbagliata della scacchiera, facendoci però sempre venire la voglia, a prescindere dal risultato, di riprendere in mano pezzi e scacchiera e di riprovarci alla prossima partita!
Un caro saluto a tutti
Come ti disse Tal: “Se tu fossi nato in Russia, saresti stato campione del mondo!”.
Un vero peccato. Purtroppo nello sport non conta solo il talento individuale ma anche il supporto che si riceve dal sistema statale. In ogni caso i risultati ottenuti da Mariotti lottando da solo contro campioni di Federazioni immensamente più ricche e organizzate restano una pagina gloriosa nella storia degli scacchi.
grazie SUPERMario per questa tua stupenda partita partita.Purtroppo in Italia chi lavora nell’ambiente statale o militare non ha un grande supporto figuriamoci in quel periodo dove scarseggiavano anche riviste di scacchi ed i libri (tradotti in italiano)di allora erano superficiali. Ahimè io mi sono fermato a 1996 di elo e da molti anni non faccio più tornei in quanto il mio lavoro (sottuficiale Marina Militareora in pensione)non mi dava la possibilità di farli per esigenze di servizio.Ringrazio il circolo di Scacchi di Laspezia per avermi accettato e avermi fatto crescere insieme alla mia grande amica RITA GRAMIGNANI e Claudio SERICANO ecc.
Aspiravo almeno a diventare Maestro ma qui ho fallito.