Kasparov: dovete pianificare prima di prendere decisioni!
3 min read
Garry Kasparov nel 1980
(Uberto D.)
“Prima di preoccuparsi di come reagire alle mosse dell’avversario, dovete avere un’idea chiara di ciò che volete fare voi. In molti non lo fanno, sulla scacchiera o nella vita“. Così commentava Kasparov qualche mese fa su Twitter, quando ancora la Russia non aveva invaso l’Ucraina e l’ex-Campione del mondo poteva ancora parlare di scacchi.
Lo spunto per il suo commento era la riproposizione da parte del MI John Bartholomew (uno dei fondatori di Chessable) di poche righe dell’analisi che Kasparov ha pubblicato nel suo “Garry Kasparov on Garry Kasparov, Part 1, 1973-1985” dopo la 41ª mossa della partita Kasparov-Torre, giocata a Baku (Azerbaijan) nel 1980.
Si tratta di un commento descrittivo, con solo poche mosse, che “racconta” un lungo piano strategico in grado di condurre alla vittoria del Bianco. Ecco la posizione e, subito sotto, la mia traduzione del commento.
Kasparov-Torre
Baku, 04.03.1980
Posizione dopo 41. exf5
“Quasi senza pensare, Torre giocò 41… Ah6. Avrebbe invece potuto tentare di costruire una fortezza con 41… h6; la palizzata di pedoni sembra insormontabile, ma il Bianco può eseguire il piano che segue (non riporto le mosse del Nero perché non cambiano nulla della sostanza della posizione): Cg4, Tfb2, Ad2 (qui il Re nero va in h7), Rf3-e4, Cd3-e1-f3-h4-g6, il Re va in b3 e si cambiano tutte le Torri, poi il Re torna verso il centro e dopo Cg6-e7-c6 (il Cavallo nero è in d7), Cg4-h2, g3-g4, Cg2-f3-h4-g6 il Bianco piazza i Cavalli in c8 ed e6 e il Re in d3, dopo di che il sacrificio in b6 è decisivo (Cxb6 Cxb6, Aa5 Cd7, b5-b6-b7, Ce6-d8-c6 e Rd3-a7). Il Nero non ha modo di opporsi a questo lungo piano.” (G.Kasparov)
Semplice no? Sicuramente non vi serve vedere questo articolato piano eseguito sulla scacchiera (ehm…) ma riporto comunque qui sotto la continuazione ideata e descritta da Kasparov.
Un piano che si realizza in 43 mosse! Praticamente lo stesso numero di mosse giocate fino al momento in cui Kasparov lo ha immaginato in risposta a solo una delle possibili mosse dell’avversario. Un piano che, tra l’altro, non è neanche servito perché Torre giocò un’altra mossa.
Però… anche noi talvolta siamo in grado di vedere chiaramente come una certa posizione potrebbe svilupparsi e come, specialmente nel casi di posizioni bloccate, una sequenza di micro-piani si possa collegare in un lungo macro-piano.
Insomma, sentiamoci ispirati a pianificare prima di muovere e non spaventati da ciò che un super-GM come Kasparov è in grado di concepire. Nel frattempo, comunque, un’aspirina contro il mal di testa ci sta tutta 🙂