Uno Scacchista

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I luoghi degli scacchi: Bad Kissingen

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(Claudio S.)
“Mi lagnerò tacendo, del mio destino avaro…..” Gioacchino Rossini, dopo quasi vent’anni di completa inattività, musicò il famoso testo di Metastasio a Kissingen, in Baviera, il 27 luglio del 1856. Se l’ispirazione gli venne dai dolori, non è dato saperlo, ma dopo una estate di cure termali la sua salute parve alquanto migliorata.

In quegli anni Kissingen (che divenne “Bad” nel 1883), era la località termale per eccellenza. Per le sue stradine era possibile incontrare Ludwig II Re di Baviera, Alessandro II Zar di Russia, il Kaiser Francesco Giuseppe o sua moglie, conosciuta oggi col nomignolo Sissi. Quest’ultima, dopo aver soggiornato nella località termale come Imperatrice, quando era poco più che ventenne, vi tornò in seguito numerose volte da sola, usando lo pseudonimo di Contessa di Hohenembs.

Il 13 luglio 1874 la tranquillità di Kissingen venne scossa da un attentato: il fanatico Franz Kullmann tentò di uccidere il cancelliere Otto Von Bismark, ferendolo in maniera lieve. Bismark, che amava Kissingen, la utilizzò per importanti incontri politici.

Kmoch, che era secondo di Alekhine nel match del 1934, racconta che “a Kissingen, dove si tennero alcune partite del match, alloggiai nello stesso hotel del mio soggiorno del 1928, quando seguii il grande torneo. Nel 1928 i saloni da pranzo dell’albergo erano pieni di gente, mentre nel 1934 erano deserti; nella mia sala c’erano solamente quattro persone: mia moglie ed io, e, ad un altro tavolo, il ministro del Reich Hans Frank, che all’epoca si occupava di cultura, e un uomo anziano, che in seguito scoprii essere il compositore Richard Strauss. Gli albergatori attribuirono questo fatto alla crisi economica, ma io credo che dipendesse anche da una errata politica nazista”.


Nel 1928 l’elite mondiale degli scacchi si riunì a Bad Kissingen dal 12 al 25 agosto. Unici assenti di rilievo furono Alekhine e Vidmar. Capablanca tornò al gioco attivo dopo nove mesi dalla sconfitta subita nel match mondiale. Ma il successo sfuggì di mano al cubano, capace di sconfiggere Bogoljubow, ma non di reggere la sua serie di vittorie. Capablanca subì una secca sconfitta posizionale contro l’austriaco Spielmann, che giocò in puro “stile Capablanca”, e non con il suo solito stile d’attacco.

Bogoljubow giocò molto bene, guadagnandosi la candidatura a sfidare Alekhine per il titolo mondiale. Alle spalle di Capablanca giunse terzo, per la prima volta in un grande torneo, l’olandese Max Euwe. Rubinstein e Nimzowitsch non riuscirono ad esprimere il meglio delle loro potenzialità, mentre l’unico maestro di rango lievemente inferiore presente in gara, l’inglese Yates, si comportò veramente bene, sfiorando il 50%.

Bad Kissingen 1928, seduti, da sinistra: Nimzowitsch, Capablanca, Tarrasch e Marshall. In piedi: Euwe, Yates, Tartakower, Spielmann, Reti, Mieses e Bogoljubow

Nel 1980 e nel 1981 si tennero a Bad Kissingen due piccoli tornei di grandi maestri, il primo vinto da Karpov ed il secondo da Korchnoi.

Kissingen 1980:Karpov 4,5/6, 2°-3° Spassky e Huebner 3, 4° Unzicker 1,5

Kissingen 1981:Korchnoi 9/10, 2°-3° Hort e Seirawan 6, 4° Sosonko 3,5, 5° Wirthensohn 3, 6° Lobron 2,5


Puoi trovare “I luoghi degli scacchi” nelle principali librerie on-line, come MondadoriStore, ibs e laFeltrinelli.

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