Uno Scacchista

Annotazioni, Spigolature, Punti di vista e altro da un appassionato di cose scacchistiche

E voi vi lamentate delle vostre svistacce?

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Elham Abdrlauf alla Rilton Cup 2023 (Lars OA Hedlund)

(UnoScacchista)
Mercoledì 4 gennaio 2023, Stoccolma. Si sta giocando l’ottavo turno della Rilton Cup e in testa al torneo ci sono due ragazzi, il norvegese Elham Abdrlauf (17 anni) e l’indiano Pranesh Munirethinam (16 anni). La partita procede molto bene per Abdrlauf, che con il Nero ha messo sotto l’avversario e si avvia a vincere e a mettere una seria ipoteca sulla vittoria finale. Il ragazzo è comprensibilmente nervoso e, dalla diretta, lo si vede tormentarsi le mani, e ricalcolare più volte le mosse prima di eseguirle. Cosa potrebbe andare storto?

A quell’età un giocatore con il titolo di Maestro Internazionale e un Elo sopra i 2500 ne ha sicuramente viste di tutti i colori sulla scacchiera, ma, forse, non quello che Alexander Ilyin-Zhenevsky nel suo bellissimo articolo “Психология шахматной ошибки” (“La psicologia degli errori scacchistici”) classificava come “La separazione scomparsa”.

Si tratta di uno dei 7 errori tipici che Ilyin-Zhenevsky raggruppa e descrive, cercando di offrire una guida per riconoscerli e, se possibile, evitarli. Riprendiamo le sue parole e il suo esempio.

La separazione scomparsa

da “La psicologia degli errori scacchistici” di A.Ilyin-Zhenevsky, 1928

Molto spesso l’errore nasce dal fatto che la scacchiera e i pezzi sono proprio davanti ai nostri occhi. Fatemi spiegare. Per analizzare a fondo una combinazione, è necessario sganciare la mente dalla posizione che si trova sulla scacchiera e immaginare la nuova posizione che si creerà dopo una serie di mosse di entrambi i giocatori. In questo caso, la posizione sulla scacchiera non solo non aiuta, ma, al contrario, interferisce con il calcolo. A volte porta a una tale confusione che l’intero calcolo risulta essere sbagliato. Ecco un esempio. (…)

Nella partita con V.N.Nenarokov che ho giocato nel 1923 ho raggiunto la seguente posizione dopo la 13ª mossa del Nero:

La posizione è all’incirca pari. Per prendere l’iniziativa, ho deciso di aprire la colonna “f” e ho giocato così:

Si potrebbe dire che ho commesso una brutta svista (NdA: nella sua versione inclusa nel suo libro “Scacchi”, ed. Mursia, Paolo Bagnoli traduce, in maniera più colorita “Si dirà che sono un minchione”). E’ vero, ma la psicologia di questo errore è interessante. Mentre stavo elaborando il mio piano, guardando la scacchiera ho visto chiaramente che la Donna nera in g5 e l’Alfiere bianco non protetto in b5 erano separati da una barriera insormontabile: il pedone e5. Questa immagine si è radicata nella mia mente così saldamente che quando la Donna nera ha catturato l’alfiere, la mia prima impressione è stata che lo avesse fatto scavalcando il pedone.


Una conclusione sorprendente

Pranesh-Abdrlauf, Rilton Cup 2023 (fotogramma dalla diretta Twitch)

Torniamo a Stoccolma e alla partita Pranesh-Abdrlauf. Questa è la posizione dopo la 45ª mossa del Bianco. Alla Rilton Cup vengono concessi 30 minuti dopo la 40ª mossa, quindi nessuno dei due ragazzi è al momento in zeitnot.

Pranesh Munirethinam – Elham Abdrlauf
50ª Rilton Cup, Stoccolma 4.1.2023

Elham Abdrlauf è considerato un giocatore di grandissimo talento e sembra che abbia la vittoria in pugno, una volta eliminato il pedone f7 con la semplice 45… Txf7. Il ragazzo però è consapevole del fatto che il Re Bianco è talmente allo scoperto che ci deve essere il modo di dargli matto senza perdere altro tempo. Si mette quindi a calcolare un seguito forzato e gioca rapidamente

Terribile! Sono sicuro che il giovane norvegese avrà guardato la Donna bianca chiedendosi “Ma come ha fatto ad andare in a3? Non c’è un pedone in c3 che lo impedisce?” Ah, maledetta “immagine residua”.

Quella che dà matto è proprio una mossa “invisibile” e più di un amico scacchista, guardando la posizione dopo 47… Dh1, non è riuscito a vederla e a capire come avesse fatto il Bianco a vincere.

Pranesh Munirethinam alla Rilton Cup 2023 (Lars OA Hedlund)

Il giorno successivo Pranesh, sulle ali dell’entusiasmo, ha vinto anche l’ultima partita, vincendo il torneo e ottenendo la norma definitiva di Grande Maestro (il 79° per l’India!). Abdrlauf, invece, ha di nuovo perso, finendo 13° a due punti dal vincitore. Quanto poco basta per cambiare le sorti di un torneo, ma di certo un errore come questo non avrà effetti sulla carriera di Elham Abdrlauf, che saprà recuperare e riprendere il cammino che il suo talento promette.

Sarebbe bello se adesso, conoscendo il meccanismo psicologico della “separazione scomparsa” fossimo in grado di evitare un errore simile nelle nostre prossime partite. Purtroppo non è così semplice e poi… Ilyin-Zhenevsky elenca altri 6 errori nel quali rischiamo sempre di cadere… Che ci volete fare? Giocare a scacchi è sempre un po’ come camminare sul filo: un passo falso e si finisce a terra.

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