Il sogno di Lorenzo
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(foto di Riccardo Moneta)
(Bruno Roberti)
Era proprio in questi giorni, un anno fa, quando ricevetti l’ultima telefonata di Lorenzo.
E ciò che mi colpì di più fu il suo tono: molto affaticato, un po’ triste e soprattutto decisamente rassegnato. Capii così che nella sua ultima partita, la più importante, quella contro quel maledetto linfoma, non sarebbe riuscito a vincere. Ci lasciò, infatti, una decina di giorni dopo, il 17 gennaio, curiosamente lo stesso giorno della morte di Bobby Fischer.
Da quasi un anno lottava contro la malattia ma il suo spirito era sempre rimasto vivo, propositivo e deciso. E continuava a partecipare alla vita della nostra Associazione, interessandosi dei tornei, dei corsi e perfino delle questioni logistiche, proponendo sempre nuove idee e originali iniziative. E ogni sua telefonata iniziava immancabilmente con: “A Bru’!”.
Aveva conservato quel suo modo di fare gentile, determinato e pieno di inventiva che conoscevamo bene noi dell’Accademia, ma che era noto anche ai dirigenti della Federazione, ai giocatori e, soprattutto, ai suoi allievi.

Presidente dell’Accademia dal giugno 2017 al maggio 2019 e poi Vicepresidente, Lorenzo ha sempre considerato l’Accademia una sua seconda casa. Si è dedicato con passione all’insegnamento degli scacchi, ha partecipato con grande intelligenza all’organizzazione della attività agonistiche e alla vita della nostra Associazione e ha preso parte con impegno ai tornei e a tutte le altre nostre iniziative.
Da ricordare anche il titolo di Maestro Internazionale conseguito nel gioco per corrispondenza.
Perciò, quando qualche tempo dopo la sua morte, sua moglie Maria Rosaria mi comunicò di un significativo lascito che Lorenzo aveva stabilito per l’organizzazione di un torneo chiuso a inviti per 10 tra i migliori giocatori under 18, non restai affatto stupito!
E, per un momento, sentii ancora risuonare la sua voce: “A Bru’, dai, è proprio una bella idea! Mettiti a lavorare!”
E così, con l’amico e Segretario dell’Accademia, Carlo Mola, ci siamo messi al lavoro.

Il primo contributo fondamentale per la realizzazione di questo “sogno” è arrivato dalla famiglia Castellano che ha immediatamente confermato con entusiasmo la partecipazione e il finanziamento del progetto; e poi la Federazione Scacchistica Italiana che, nelle sue varie articolazioni, Presidenza, Comitato Regionale del Lazio, Settore Giovanile della Scuola Scacchistica Federale, ha confermato la sua quota di finanziamento e ha aiutato a definire i confini dell’evento; e infine il Comune di Roma che ha messo a disposizione una splendida location.
E così il “sogno” ha cominciato a prendere forma: un Torneo Chiuso a Inviti, denominato (come proposto dallo stesso Lorenzo) “Serafino DUBOIS Under 18”; 6 turni da giocare, i primi tre (dal 5 al 6 gennaio) nel Roma Scout Center, gli altri tre (dal 7 all’8 gennaio) nella prestigiosa sede della Sala della Protomoteca in Campidoglio.

E poi la selezione e la convocazione dei 10 giocatori:
Konstantin ANDREEV, da Bologna, 15 anni, Elo 2130; Alexandro BELIMAN, da Viterbo, 13 anni, Elo 1918; Silvia BORDIN, da Treviso, 17 anni, Elo 1992; Joshuaede CAPPELLETTO, da Treviso, 17 anni, Elo 2263; Elisa CASSI, da Bergamo, 17 anni, Elo 2091; Neven HERCEGOVAC, da Bergamo, 16 anni, Elo 2152; Nicolas PEROSSA, da Trieste, 13 anni, Elo 2157; Giulia SALA, da Monza, 15 anni, Elo 2069; Leonardo VINCENTI, da Bergamo, 10 anni, Elo 1963; Roberto Alessio ZONCU, da Palermo, 14 anni, Elo 2078.

E infine la designazione dell’Arbitro Internazionale Ilaria Olivo.
Così, finalmente, il sogno di Lorenzo è diventato realtà: sei turni di gioco, 30 partite combattute senza esclusione di colpi, migliaia di mosse teoriche, brillanti e innovative, una esaltazione di strategia, tattica e gioventù!
Il torneo alla fine è stato vinto dal favorito, il MF Joshuaede Cappelletto che ha chiuso imbattuto con 5 punti su 6. Al secondo posto si è piazzato il CF Konstantin Andreev (quarto nel tabellone iniziale) con 4,5 punti. Terzo il CM Nicolas Perossa con 3,5 punti.

Durante la cerimonia di premiazione sono intervenuti: Maria Rosaria Adinolfi, moglie di Lorenzo, Valerio Casini, Consigliere Capitolino, Lexy Ortega, GM e Responsabile Settore Giovanile FSI, Domenico Zibellini, Presidente del Comitato Regionale Lazio della FSI.

A breve le partite saranno visibili sulla pagina dedicata del sito dell’Accademia Scacchistica Romana.

[Dove non indicato, le foto sono state fornite dagli organizzatori]
Bruno Roberti è nato a Roma nel 1958. E’ Candidato Maestro di Scacchi e Istruttore. E’ stato per molti anni Dirigente e Direttore Commerciale in Aziende di Information Technology. Dal 2019 è Presidente dell’Accademia Scacchistica Romana e, in questo ruolo, coordina, organizza e gestisce le attività agonistiche e didattiche di questa storica Associazione.