La carriera di Ruslan Ponomariov
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Ruslan Ponomariov (Foto di Georgios Souleidis)
(di Adolivio Capece)
Plovdiv (Bulgaria), Campionato Europeo a squadre, 11 ottobre 2003. Durante il turno squilla il telefonino dell’avversario dello svedese Agrest, al quale viene subito assegnata partita vinta. L’avversario dello svedese è Ruslan Ponomariov, che proprio quel giorno compie 20 anni e che passerà alla storia per essere stato il primo giocatore di alto livello a perdere una partita “per telefonino”.
Nato a Horlivka, in Ucraina, l’11 ottobre 1983, Ruslan Ponomariov diviene Grande Maestro nel 1997, a 14 anni e 17 giorni, allora il più giovane a conseguire il titolo. Aveva imparato a giocare a scacchi a 7 anni, il suo primo maestro era stato il padre, poi si perfezionò nel club di Kramatorsk dove si era trasferito con la famiglia.
Nel 1995 aveva vinto il mondiale Under 12 e l’anno dopo, tra lo stupore generale, il mondiale Under 18, battendo ragazzi di 5-6 anni più grandi di lui!
Pur studiando scacchi 6 ore al giorno, non ha mai abbandonato la scuola: arrivato all’Università si è iscritto alla facoltà di Legge, laureandosi dopo la conquista del titolo mondiale.
Nel 1998 vince l’open di Donetsk, 32 giocatori, valido come torneo zonale, con 7,5 punti su 11.
A fine 1998 è secondo a Belfort in un esagonale a girone doppio vinto da Gurevich, subito dopo è secondo-sesto a Hastings, sconfitto solo dal vincitore Ivan Sokolov.
A luglio 1999 è al via del Mondiale Fide a eliminazione diretta a La Vegas; passa il primo turno battendo Al-Modiahki, ma viene eliminato nel secondo turno da Topalov al tie-break rapid.
Nel settembre 2000, a 16 anni e 11 mesi, stabilisce il record del più giovane giocatore a sconfiggere un campione del mondo in carica in partita di torneo: batte infatti l’allora campione del mondo Fide Aleksander Khalifman nella XVI Coppa dei Campioni europei per club, giocata a Neum (Bosnia Erzegovina).
Nel 2001 gioca a Donetsk un utile match di allenamento con Kortschnoj, che termina in parità, 4 a 4, con due vittorie per parte.
Ponomariov – Kortschnoj
Donetsk 2001, 3ª del match
Nel 2001-2 a Mosca torna a giocare il Mondiale Fide a eliminazione diretta e lo vince, diventando il più giovane campione iridato della storia.
Il suo percorso: dicembre 2001 supera Li Wenliang 1.5-0.5, Tiviakov 3-1, Kiril Georgiev 2-0, Morozevich 2.5-1.5, Bareev 3-1, Svidler 2.5-1.5. Nel gennaio 2002, nella finale per il titolo, batte per 4.5-2.5 (+2 =5) il connazionale Vasily Ivanchuk , che in semifinale aveva eliminato Anand.
Nella lista Elo dell’aprile 2002 figura al sesto posto.
Ponomariov – Ivanchuk
Mosca 2002, Mondiale, 1ª del match
Intanto proseguivano le trattative per la “riunificazione” del titolo mondiale dopo lo strappo di Kasparov del 1993. A distanza di dieci anni, nel 2003, si arrivò al cosiddetto ‘Accordo di Praga’ che prevedeva che il campione del mondo FIDE (quindi Ponomariov) avrebbe dovuto giocare nel 2004 contro Garry Kasparov (nel 2000 sconfitto da Kramnik) un match sulla distanza delle 14 partite: il vincitore avrebbe poi giocato con il vincitore della sfida Kramnik-Leko (che poi sarà giocata nel 2004 a Brissago in Svizzera con valore di sfida mondiale, dopo che Kasparov aveva rifiutato di giocare con Kasymdzhanov).
Il match tra Ponomariov e Kasparov fu dapprima annunciato a Buenos Aires in giugno, poi a Yalta in settembre, ma poi non si trovarono sponsor disposti a mettere in palio una ‘borsa’ consistente; ci fu allora un intervento del presidente della FIDE, Ilyumzhinov, ma Ruslan affermò che il contratto che gli era stato sottoposto prevedeva condizioni economiche soltanto per Kasparov, e rinunciò a giocare.
Pur comprendendo le motivazioni di Ponomariov, la rinuncia fu probabilmente un errore, poiché gli fece perdere molta credibilità come campione iridato e molti pensarono che avesse paura di perdere il match.
Comunque a quel punto la FIDE stabilì che contro Kasparov avrebbe giocato il vincitore del mondiale a eliminazione diretta del 2004, al quale Ponomariov decise di non prendere parte.
Tornò però a giocare nel 2005: vinse alla pari con lo spagnolo Vallejo il torneo di Cuernavaca in Messico.
Poi giocò nel torneo ad eliminazione diretta a Khanty Mansyisk: il torneo non valeva come mondiale, ma qualificava i primi due per il Torneo dei Candidati del 2007; e i primi due furono Ponomariov e Aronian, che poi vinse la sfida finale.
Nel 2006 al ‘Memorial Tal’ fu primo-terzo con Leko (che vinse il torneo per spareggio tecnico) e Aronian.
Nel gennaio 2007 giocò a Wijk aan Zee, ottenendo un deludente nono posto (su 14): perse con Aronian e Topalov (vincitori alla pari insieme a Radjabov) e con Navara, vinse con Karjakin e con Magnus Carlsen (da ricordare che questi giunse ultimo alla pari con Shirov).
Poi nel maggio 2007 ad Elista nel primo turno del Torneo Candidati Ruslan fu sconfitto da Rublevsky allo spareggio ‘rapid’ (partite da 25 minuti) ed eliminato.
Nel 2009 l’Informatore (n. 105) gli dedica la parte monografica. In dicembre nella Coppa del Mondo a eliminazione diretta a Kanthy Mansyisk arriva alla finale, ma viene battuto, negli spareggi lampo, da Boris Gelfand.
Nel 2010 in luglio vince il torneo di Dortmund (due anni dopo arriverà terzo dietro Caruana e Karjakin).
Nel 2011 in giugno vince il Campionato Ucraino, il che gli permette nella lista elo di luglio 2011 di raggiungere il suo massimo punteggio, 2764, che lo pone al 10’ posto nel mondo.
Poi gioca la Coppa del Mondo e arriva alla semifinale, dove viene sconfitto da Svidler, che poi vincerà il torneo; gioca lo spareggio per il terzo posto, valido per l’ammissione al Torneo dei Candidati, con Ivanchuk, ma perde alle partite ’rapid ’.
Il quarto posto lo qualifica per la Coppa del Mondo 2013, dove viene eliminato al secondo turno da Dubov, allora teenager, all’Armageddon.
Nel 2014 riprova a qualificarsi per i Candidati giocando le prove del Grand Prix, ma anche questa volta non ce la fa; arriva terzo a Danzhou, poi delude a Dortmund e a Bilbao.
Nel 2016 partecipa per l’ultima volta alle Olimpiadi con la squadra dell’Ucraina. Aveva esordito nella competizione a squadre nel 1998 vincendo l’argento di scacchiera come riserva, poi aveva giocato nel 2000 vincendo l’oro individuale in 2a scacchiera; poi nel 2004 e nel 2010 aveva contribuito alla vittoria dell’Ucraina nel torneo, quindi aveva giocato ancora nel 2012, nel 2014 e appunto nel 2016.
In questi ultimi anni ha praticamente preso parte quasi solo al campionato europeo individuale: nel 2018 a Batumi (Geo) è soltanto 33°-50° (45° per spareggio) con 7 punti, migliora un poco nel 2019 a Skopje quando si piazza 12°-35° (25° per spareggio) con 7.5.
Non va bene nel Grand Prix Fide 2021 (il torneo che ha qualificato Firouzja e Caruana per i Candidati) dove si piazza a metà classifica: 47° con 5.5 su 11.
Ma recentemente, aprile 2022, ottiene un buon risultato nel campionato europeo individuale a Terme Čatež in Slovenia, dove si piazza 3°-8° (7° per spareggio) e, a marzo 2023, a Vrnjacka Banja in Serbia, gioca di nuovo nel campionato europeo individuale, arrivando 16°-45° (29° per spareggio).
L’ultimo canto del cigno oppure il risveglio del campione alla vigilia dei 40 anni?