La debolezza inguaribile dei pedoni doppiati
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Antonio Bueno – Il manichino
(Riccardo Moneta)
“La debolezza inguaribile dei pedoni doppiati” è un articolo di Mario Monticelli, scritto nel 1950. Forse mi sto ripetendo per l’ennesima volta, perdonatemi. Il punto è che questo vostro misero redattore, oltre a non essere Reshevsky, non è nemmeno … Paganini.
L’ho già detto che il miglior commentatore di partite in Italia dal dopoguerra ad oggi è stato il grande Monticelli? Sì? E lo ribadisco. Ecco oggi un esempio della qualità dei commenti del bravo giocatore veneziano, il quale non aveva bisogno di riportare neppure una variante per illustrare al suo pubblico una partita in modo compiuto ed esemplare.
Aggiungo pure che di Sammy Reshevsky qui parliamo volentieri, almeno da quando quest’altro nostro post … “Sammy Reshevsky, un po’ cobra e un po’ asino” … ebbe un successo di lettori sopra ogni aspettativa (alcuni … milioni di contatti), un successo davvero inatteso ed in un certo senso misterioso: un nostro amico ha perfino ipotizzato che a leggere quel post fosse stata una sterminata mandria di asini. Ma poi ci han detto che gli asini non sanno leggere, proprio perché sono asini e non sono andati a scuola. E allora restiamo col dubbio irrisolto, fa niente.
Riecco pertanto in azione, dopo 73 anni, l’accoppiata Monticelli-Reshevsky, con un campione del mondo come Botvinnik, pensate un po’, … a fare poco di più dello spettatore o dello sparring-partner.
Divertiamoci quindi con Mario, al quale lascio idealmente il mio PC, anzi lascio la parola … o meglio: tutta la mia umile scrivania e con la lampada già accesa! Buona lettura.
Botvinnik nel torneo del 1948 per il campionato del mondo perdette due sole partite. Presentiamo quella in cui Reshevsky riuscì a sconfiggerlo in maniera niente affatto casuale, ma imponendo la bontà della propria concezione strategica all’impianto difettoso prescelto dal grande avversario. E’ uno dei pochissimi casi in cui il maestro russo si sia trovato nella impossibilità di correggere un lieve difetto posizionale e abbia dovuto soccombere senza che la sua resistenza, tenace come al solito, gli aprisse uno spiraglio di speranza.
Mikhail Botvinnik – Samuel Reshevsky
Mosca 14.4.1948
Bravissimo. (Monticelli, naturalmente, mica Reshevsky!)
Firmato: (Mario Monticelli, 1902-1995)
P.S.:
- L’articolo di Mario Monticelli apparve sul numero 1, anno II (1950), della rivista mensile milanese “La Scacchiera”.
- Nella immagine di copertina: Antonio Bueno – Il manichino – 1948/49 – Olio su tavola telata – Venezia, collezione privata (da: ASIGC Yearbook 2017).