Non tutti i finali di torre sono patti
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(di Riccardo Moneta)
Grigoriev, Cheron, Paoli ….. chi erano costoro? E chi disse che “tutti i finali di torre sono patti?” Mah, probabilmente lo disse qualcuno che non ha mai giocato un finale di (due o quattro) torri con la bellezza di tre pedoni in più. Questi finali di solito dovrebbero, o potrebbero, esser vinti. Più raramente si pattano o addirittura, ebbene sì, si perdono! Questo è quanto accaduto ieri nella partita di undicesimo turno del campionato europeo femminile fra la bulgara Tsveta Galunova e la russa Vlada Sviridova, entrambe classe 1995, campionato che si è appena concluso sulle coste romene del Mar Nero con la vittoria dell’ucraina ed ex-Campione del Mondo Anna Ushenina.
Nella posizione del diagramma il Bianco non avrebbe nemmeno bisogno di saper trovare la mossa migliore. Basterebbe in qualche modo evitare l’unica minaccia del Nero e la partita è (quasi) vinta. E invece Tsveta, forse anche pressata dal tempo, inciampa nella disastrosa 67.Tc6??
Un “gioco da ragazze” per la fortunata Vlada, che ringrazia e prosegue con 67. … Td2+ 68.Rb1 Tf3 69.Rc1 Ta2 70.Rb1,Te2 71.Th6+ (troppo tardi!!) Rg2 e il Bianco abbandona prima dell’inevitabile matto. Cose che capitano.
(foto: Tsveta Galunova – fonte: http://www.youngchess.com)