Uno Scacchista

Annotazioni, Spigolature, Punti di vista e altro da un appassionato di cose scacchistiche

Doha, WCC Rapid (3): Ivanchuk & Muzychuk campioni

5 min read

(UnoScacchista)
I battistrada di fine seconda giornata si confermano campioni del mondo a fine torneo, ma i percorsi per arrivare al titolo sono stati molto diversi: mentre Anna Muzychuk ha navigato senza scossoni chiudendo con due brevi patte, il grande Vassily ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie (e ricevere anche qualche grazioso dono) per arrivare primo a pari merito con Grischuk e Carlsen, vincendo solo per spareggio tecnico.

Dopo notevoli vicissitudini (cominciando con l’orrenda sconfitta di Carlsen con Korobov e quella di Ivanchuk con Nepomniachtchi in apertura di giornata), Il torneo Open ha raggiunto l’apice della tensione all’ultimo turno, quando ben cinque campioni si sono ritrovati in testa con 10 punti: Ivanchuk (omaggiato da una svista colossale di Anand al penultimo turno), Grischuk (che si era appena sbarazzato di Vachier-Lagrave, autore di un timido tentativo di affacciarsi sulle prime scacchiere dopo un torneo deludente), Carlsen (che aveva appena inflitto a “Nepo” la sua prima sconfitta del torneo), Mamedyarov (in rallentamento con 2,5 nelle ultime 5 partite) e Nepomniachtchi (che aveva appena sprecato un “match-ball” con Carlsen).

doha-wcc-rapid-day-3-gri-nep-car-mam
Molti spettatori per le partite sulle prime due scacchiere

I cinque hanno dato vita quindi a due appassionanti scontri diretti (Carlsen-Mamedyarov e Grischuk-Nepomniachtchi), con il solo Ivanchuk (che aveva già giocato con tutti) a pescare tra i giocatori a 9.5 il più abbordabile Melkumyan.

Un ruolo fondamentale ha ovviamente giocato il meccanismo di spareggio (nel seguito TB1), definito dagli organizzatori come “la media Elo degli avversari incontrati, con l’esclusione dell’Elo più basso“. In questa particolare graduatoria, il favorito era Ivanchuk, come si vede dalla tabella qui sotto, mentre Carlsen sarebbe potuto diventare campione solamente nel caso in cui avesse vinto e nessuno degli altri a pari merito avesse fatto altrettanto.

doha-open-wcc-rapid-tb1
Notevole il TB1 di Levan Pantsulaia, che una disastrosa striscia di 5 sconfitte consecutive ha relegato al 61° posto dopo un eccellente torneo

Ivanchuk è stato il primo a terminare la sua partita, battendo Melkumyan grazie ad una svista in un finale di alfieri di colore contrario nel quale l’ucraino ha sempre esercitato una notevole pressione. Dopo poco Carlsen ha chiuso vittorioso con la sua quarta vittoria consecutiva e infine Grischuk ha infranto i sogni di medaglia di Nepomniachtchi infliggendogli la seconda sconfitta consecutiva.

doha-wcc-rapid-day-3-gri-nep-car
Carlsen attende di sapere se arriverà secondo o terzo: alla fine sarà terzo.

La classifica finale, stilata anche tenendo conto del primo criterio di spareggio, è riportata qui sotto.

doha-open-wcc-rapid-final
Notevolissima (e fortunatissima) la conclusione del torneo per lo spagnolo David Anton Gujarro, giunto settimo dopo un torneo mediocre, impreziosito però da una striscia finale di 6 vittorie consecutive.

Il verdetto è chiaro: Vassily Ivanchuk è il nuovo Campione del Mondo Rapid.

doha-wcc-rapid-day-3-iva-press
Il neo-campione seguito dai media: Anastasiya Karlovich (FIDE), Peter Doggers (Chess.com) e Lennart Ootes (Fotografo)

Molto si è detto e si dirà di Ivanchuk, ma l’apprezzamento generale da parte dei campioni del passato (Kasparov in primis) e del presente (Carlsen ha onestamente detto che lo ha surclassato nell’incontro diretto e che un giocatore di tale classe e longevità è il miglior vincitore diverso da se stesso che potesse augurarsi) la dice lunga su quanto Vassily rappresenti per gli scacchi: genio, classe, passione, dedizione… fate voi.

Prima di passare a qualche annotazione “a margine”, vi voglio mostrare una analisi grafica dell’andamento del torneo. Sono evidenziati in verde i leader per turno, in giallo gli inseguitori a mezzo punto e in rosso quelli a un punto.

doha-open-wcc-rapid-trends
Ivanchuk, Grischuk e Mamedyaroiv sono praticamente sempre stati in testa, mentre Carlsen ha dovuto inseguire fin da subito. Aronian è andato in calando, così come Korobov, che, perdendo all’ultimo turno, ha permesso a Gujarro David (sempre indietro) di arrivare settimo.

Alla voce “annotazioni statistiche”, annoveriamo i recordman: maggior numero di vittorie per Carlsen (10), maggior numero di patte per … (indovinate, non è difficile)… Leko (12) e minor numero di sconfitte per Cheparinov, Anand e Leko (1). Nessun giocatore imbattuto.

Deludente, nel complesso, la prestazione di Nakamura, Karjakin e Vachier Lagrave. Nonostante un torneo abbastanza incolore, Anand avrebbe potuto dire la sua nella classifica finale se non avesse semplicemente regalato un pezzo a Ivanchuk al quattordicesimo turno. Peccato per Korobov: il ragazzo sta dimostrando stoffa e coraggio, ma difetta ancora di tenuta (e forse di convinzione).

A adesso, qualcosa di sorprendente nella classifica finale. Guardate voi stessi.

doha-open-wcc-rapid-arg
Divertente l’ordine di arrivo dei quattro argentini: una combinazione ad altissimo grado di improbabilità!

Ecco i quattro giocatori argentini in azione.

Molto convincente la prestazione dell’iraniano Alireza Firouzja (68° con 7 su 15)

doha-wcc-rapid-day-3-fir
Firouzja: tredici anni e tanta voglia di divertirsi con gli scacchi

Il nostro Luca Shytaj conclude molto in basso, con 5 punti su 15. Visto che la moglie Esizabeth Paehtz non ha concluso il torneo femminile, spero che non ci siano ragioni personali dietro questo risultato.

Passiamo adesso al torneo femminile, che, come detto, ha visto una sola dominatrice dall’inizio alla fine: l’ucraina Anna Muzychuk.

doha-wcc-rapid-day-3-muzychuk
Un torneo apparentemente semplice per la veniseienne ucraina.

La classifica finale vede al secondo posto la russa Alexandra Kosteniuk (ed è il suo terzo piazzamento d’onore in questa competizione) e al terzo posto la georgiana Nana Dzagnidze.

doha-women-wcc-rapid-final

Solo 14a Valentina Gunina,recente vincitrice a Londra e ultimo ostacolo sulla strada per la vittoria per la Muzychuk.

doha-wcc-rapid-day-3-gun-muz
Alla fine della partita, l’unica a sorridere sarà Anna Muzychuk

Bene, calato il sipario sui tornei Rapid è adesso ora dei Campionati Blitz. Vediamo se Carlsen sarà in grado di tornare a casa con almeno un titolo e se la Muzychuk completerà il “cappotto” nei tornei femminili.

(dove non indicato espressamente, le foto sono  tratte dal sito ufficiale del torneo e da #dohachess2016)

About Author

1 thought on “Doha, WCC Rapid (3): Ivanchuk & Muzychuk campioni

  1. E’ molto indovinata la tabella progressiva a colori. Senza dubbio i lettori la sapranno apprezzare.

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

%d