White Clockwork
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(UnoScacchista)
Nella posizione del diagramma, che nulla ha a che vedere con “Arancia Meccanica” (“A Clockwork Orange” è il titolo originale del film) il Nero ha ben poche mosse a sua disposizione e la sua armata è praticamente bloccata. Ma il Bianco ha qualcosa di serio su cui riflettere, perchè ha davanti un problema molto complicato: dare scacco matto in 6 mosse. Dove sta la difficoltà? Nel fatto che il Nero può fare veramente poche mosse …
Come sempre in questi matti con soluzioni lunghe, è utile visualizzare la posizione finale e poi provare a costruirla. Qui sembra chiaro che sarà il Cavallo in h1 a dare lo scacco fatale; resta da vedere se in b4, c7 o b8. Altre possibilità non sembrano percorribili, perchè appena il Nero si scioglie dalle inchiodature, ha a disposizione scacchi e difese che renderebbero impossibile il matto come stipulato.
Ad esempio, non si può pensare di portare a promozione il pedone c5 con 1.cxd6, perchè dopo 2. … c5 la Tb6 esce dalla prigione, rendendo possibile (tra le altre cose) la spinta in b6 con fuga del Re e schiodatura degli altri pezzi. Allo stesso modo, prendere la Torre in b6 permette axb6 con fuga del Re in a7, schiodando la Torre b5.
Tenendo conto che il Nero ha a sua disposizione la spinta in d5 (che fa perdere un tempo al Bianco), vediamo dunque se il Ch1 riesce ad arrivare in b8 in 5 mosse. Un percorso possibile è h1-g3-h5-f6 (il Pg7 dovrà muovere) -d7 b8: 5 mosse, perfetto. Proviamo a giocarla.
1.Cg3 d5 2.Ad3 g5! 3.Ch5 g4 4.Cf6 g3 5. Cd7 …ci siamo? No, perchè il Nero è in stallo. Accidenti. Va bene, proviamo l’altro giro: h1-f2-g4-f6-d7-b8:
1.Cf2 d5 2. Ad3 g5! 3.Cg4 Stallo! Càspita, non funziona neanche così. Proviamo ancora un’altra manovra: h1-f2-d3-e5-d7-b8:
1.Cf2 d5 2. Ae2 g5! 3.Cd3 Tb1+! e salta tutto. Mannaggia, il Cavallo in d3 interrompe l’inchiodatura da parte dell’Alfiere e il meccanismo si blocca di nuovo.
[E’ bene notare, a questo punto, che la cattura in c5 da parte del Nero, viene controbattuta da dxc5 e il fatto che l’Alfiere del Bianco rimane in c4 permette al Cavallo bianco di transitare senza problemi per d3: per questo motivo nelle varianti analizzate il Nero spinge sempre in d5].
Proviamo allora a dare il matto in c7. Come ci arriva il Ch1? Via e6, quindi un percorso possibile è h1-f2-h3-f4-e6-c7: sempre 5 mosse, può funzionare. Proviamo:
1. Cf2 d5 2.Ad3 g5! 3.Ch3 g4 4.Cf4 (tutto va come previsto) 4. … g3 5.Ce6 e… ed è di nuovo stallo! Proviamo con l’altro giro: h1-g3-e2-f4-e6-c7:
1.Cg3 d5 2.Ad3 g5! 3.Ce2 g4 4.Cf4 g3 5.Ce6 e stallo. Niente da fare.
Dobbiamo provare allora ad arrivare in b4. Qui il percorso è più semplice e servono solo 3 mosse di Cavallo: h1-f2-d3-b4. Il problema però è che passando in d3, come abbiamo visto, si interrompe l’inchiodatura delle Tb5. C’è un giro per arrivare in b4 via c2? Vediamo: h1-g3-f1-e3-c2-b4. Sono sempre 5 mosse:
1.Cg3 d5 2.Ad3 g5! 3.Cf1 g4 4.Ce3 g3 5.Cc2 e stallo. Sembra proprio impossibile trovare una sequenza di 5 mosse del Cavallo che non metta il Nero in stallo, quindi dobbiamo considerare come riuscire a dare matto passando da d3. Sono 3 mosse di cavallo e 1 di alfiere: le rimanenti 2 le dobbiamo sfruttare per evitare che la mossa della Torre b5 (che risulterà schiodata) ci impedisca di dare matto.
In effetti, con il Cavallo in d3 e l’alfiere, diciamo, in e2, si creerà una batteria in grado di dare lo scacco matto con Cb4 grazie allo scacco doppio (Cavallo e Alfiere di scoperta). Bene, vediamo se funziona:
1. Cf2 d5 2. Ae2 g5! 3.Cd3 Tb1+! 4.Rf2 (se 4. Cc1+ T6b5 non ci sarà il matto in 6 mosse) 4. … T6b5 (o anche prima 4. … Tf1+, ma non 4. … Txa1 5.Cb4#) e il matto in 6 ce lo possiamo scordare.
Bene, dobbiamo quindi evitare lo scacco in b1, che è l’unica mossa che impedisce lo scacco (doppio) vincente in b4. Non potendolo evitare muovendo la Torre in c1 o in d1 perchè così facendo libereremmo l’Aa5, non resta che una possibilità: spostare il Re Bianco! Ma dove? Ricordiamoci che abbiamo a disposizione solo 2 mosse, perchè le altre 4 servono al Cavallo e all’Alfiere per spostarsi quando sarà attaccato del pedone nero.
La casa f2 dovrà essere libera per la manovra del Cavallo, quindi può essere solo una casa di passaggio verso altre case. In due mosse potremmo arrivare in e3 (non in f3 perchè il pedone nero ci darà scacco in g4 e non in g3 perchè il Nero finirà in stallo prima che il Cavallo giunga in d3). Proviamo.
1.Rf2 d5 2.Ae2 g5 3.Re3 g4 4.Cf2 g3 5.Cd3 Tb3! e il Cavallo è inchiodato. Come fare? La seconda traversa è ugualmente inutile, perchè la casa e2 serve all’Alfiere, quella f2, come detto, al Cavallo e la casa h2 dista 3 mosse, una di troppo. Non resta che la prima traversa, ma lì ci beccheremo lo scacco in b1, no?
1.Rf1 d5 2.Ae2 g5 3.Rg1 g4 4.Cf2 g3 5.Cd3 Tb1+!, come volevasi dimostrare. Però da questa variante si comincia a vedere la luce: se l’Alfiere si fosse ritirato in f1 invece che in e2, la Torre non darebbe scacco in b1! Eccola la soluzione:
1.Rf2! d5 2.Af1! g5 3.Rg1 g4 4.Cf2 g3 5.Cd3
5. … T muove 6.Cb4#
Per completezza, verifichiamo cosa succede se il Nero prende in c5 invece di spingere in d5: 1. Rf2! dxc5 2.dxc5? g5 3.Rg1 g4 4.Cf2 g3 5.Cd3 e stallo. Non va bene, e bisogna sfruttare invece il fatto che il Nero non controlla la casa e4 con:
1.Rf2! dxc5 2.Cg3! cxd4 (altre mosse non cambiano nulla, perchè non c’è più il tema dello stallo) 3.Ce4 c5 (o qualsiasi altra mossa – il Nero non fa in tempo a liberarsi) 4.Cxc5#
In queste varianti, finalmente, tutto funziona come un orologio per il Bianco, come un white clockwork.
[Il problema, bellissimo, è del tedesco Hans-Peter Rehm, che lo ha composto nel 1980]