Uno Scacchista

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Mondiali seniores 2017

4 min read

(Topatsius)
Ecco i due nuovi campioni mondiali seniores “over 65”: Tamar Khmiadashvili, georgiana classe 1944, ed Evgenij Sveshnikov, lèttone classe 1950. Due ex-sovietici. Il torneo si è svolto nella cittadina piemontese di Acqui Terme (Alessandria) dal 6 al 18 novembre.

(Foto di apertura di Gerhard Bertagnolli)

Di Evgenij Sveshnikov ci è capitato di parlare qui spesso, e torneremo (mi auguro) a parlarne ancora e più approfonditamente. Il personaggio lo merita, e non soltanto per aver dato il nome ad una fortunata variante della difesa siciliana.

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Sveshnikov durante il match di quest’anno a Riga contro il connazionale Shirov

Qui ad Acqui era partito male, con due sconfitte al 4° e 5° turno (dallo svedese Renman e dal kazako Primbetov), che parevano estrometterlo dalla corsa al titolo (anche per via del compromesso “Buholc”). Ed invece il 5,5 su 6 finale (8,5 su 11 per lui alla fine) e le incertezze dei vari capiclassifica lo hanno issato di mezzo punto sopra un gruppo di 9 giocatori:

Questi sono: il francese ex russo Anatoly Vaisser (già campione senior nel 2010, 2013, 2014 e 2016, che ha chiuso imbattuto), il ceco Vlastimil Jansa (che era al comando dopo 9 turni ed è stato fermato da Sveshnikov nella partita decisiva al decimo), il francese di origine ucraina Okhotnik (già campione nel 2011 e, proprio ad Acqui Terme, nel 2015), il tedesco Vogt (ex campione DDR nel 1977 e 79), il russo Balashov, il celebre filippino Eugenio Torre, l’altro russo Vasjukov e due MI: il belga Rooze e ancora un russo, Lysenko. Carlo Barlocco, migliore fra i nostri, è giunto 42° a 6,5 punti.

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Tamar Khmiadashvili nel corso del mondiale 2011 ad Opatija

La signora Tamara Khmiadashvili, che è anche arbitro FIDE, non finisce di stupire, avendo già vinto il titolo femminile altre 4 volte: 1998, 1999, 2003 e 2010. Lei era appena la sesta del seeding ed il suo vincente 7,5 su 9 ha avuto le basi nel successo al terzo turno contro la numero 1 georgiana e campionessa da tre anni consecutivi, la sua grande connazionale Nona Gaprindashvili, superata solo per spareggio tecnico. Terza, dietro di un punto, la russa Natalia Titorenko. In fondo alla classifica, ma ugualmente meritevoli visto il valore delle altre, le nostre due rappresentanti: Marisa Cucoch (2,5) e Maria Rosa Centofante (2).

Due sole parole sul mondiale “over 50”. Nell’open una facile (9,5 su 11) affermazione del peruviano Granda Zuniga (classe 1967, 2650 Elo), il quale, una volta ritirato il russo Khalifman, poteva vantare oltre 100 punti Elo di vantaggio su tutti. Migliore fra i nostri Daniel Contin, 15° con 7 su 11.

Anche nel femminile “over 50” ha vinto la favorita, la lussemburghese Elvira Berend (classe 1965, 2292 Elo). Nessuna italiana iscritta qui.

Nel secolo in corso, questa è l’ottava volta che il mondiale seniores ha luogo in Italia. I precedenti sono: Arco di Trento 2001 e 2010, Lignano Sabbiadoro 2005, Arvier 2006, Condino 2009, Acqui Terme 2015 e 2017. Una bella tradizione, anche se i nostri mass-media, da altro affacendati, al solito snobbano anche questa manifestazione.

Qualche dubbio non possiamo non averlo sulla formula che a partire dal 2014 prevede il mondiale senior stranamente “duplicato” in due fasce: over 65 e 50. Ed è per questo motivo che dedichiamo meno spazio all’over 50. Oggi che si parla di andare in pensione a 67 anni (almeno in Italia), che l’aspettativa di vita cresce (anche se non uniformemente nel mondo), ci pare infatti un pochino incongruente etichettare come “senior” una persona di 50 o 51 anni. Preferiremmo vedere un solo campione senior, magari unificando a 60 anni il limite per esser definito tale.

Guardiamo infine una posizione del 9° e terz’ultimo turno. E’ una partita fondamentale per la classifica.

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Balashov-Jansa, Acqui Terme 2017

Nei suoi anni migliori, quando si aggiudicò i torni di Lone Pine 1977 o Wijk an Zee 1982, il GM russo Yuri Balashov non avrebbe mai commesso (sua ultima mossa, la n. 38) la leggerezza di portare la Regina in g5 dalla casa d2, erroneamente ritenendo forse che il Nero sarebbe stato costretto a giocare Dg6 (e dopo il cambio delle Donne una patta poteva essere assai probabile).

Ed era pure in largo vantaggio con l’orologio! Davvero non si doveva lasciare il controllo della casa “e2”. Il praghese Vlastimil Jansa ne approfitta immediatamente con una combinazione neanche troppo difficile da vedere:

38….Te2+ 39.Rh1 Dxf3+! E Yuri abbandona in vista di: 40.Txf3 Te1+ e poi matto.

Una sconfitta che è costata di certo il podio a Balashov, il quale fino all’ottavo turno si trovava al comando con 6,5 punti su 8.

Si è giocato presso la bella e accogliente sede del Centro Congressi “Acquae Statielle”.

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