FIDE GP 2017: vincitori e qualificati
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(UnoScacchista)
Sabato 25 Novembre si è concluso a Palma di Majorca il quarto e ultimo torneo del FIDE Grand Prix 2017. A sorpresa ha vinto il russo Dmitry Jakovenko, ma il risultato più atteso riguardava la classifica finale del Grand Prix, visto che i primi due si sarebbero classificati per il Torneo dei Candidati. Il verdetto è stato: Mamedyarov (primo) e Grischuk (secondo) staccano il biglietto per Berlino.
[Nella foto Jakovenko, vincitore del torneo – Foto di Anastasia Karlovich dal sito FIDE]
Un torneo abbastanza sotto tono, come un po’ tutto il Grand Prix. La formula di coinvolgere 18 giocatori un un torneo svizzero da 9 turni avrà di sicuro portato soldi in cassa alla FIDE (le iscrizioni dei giocatori sono pagate dalle federazioni nazionali), ma si è rivelata molto deludente in termini di combattività. L’alto numero di patte ha reso il torneo poco attraente e la solita scadente organizzazione da parte di WorldChess ha fatto il resto: nonostante ci fosse il divieto di ritrasmissione in diretta delle mosse delle partite, la qualità della copertura è stata di scarsa qualità e non meritevole neanche dei 25 dollari che erano chiesti per accedere allo streaming delle partite (per altro disponibile gratis sulla pagina Facebook del torneo…).

Anche il montepremi non era particolarmente attraente per i “big”: pensate che il vincitore ha preso la metà dei soldi che ha preso chi ha perso i match del Champions Showdown di Saint Louis! Cosa quindi rimasto in ballo? La qualificazione al Torneo dei Candidati, ovviamente, che Vachier-Lagrave e Radjabov avevano ancora a portata di mano.
Ebbene, dopo un avvio molto promettente con la vittoria su Gelfand al primo turno, Vachier-Lagrave si è “avvitato” in una serie di patte fino a quando, nel disperato tentativo di agguantare uno dei primi due posti nel torneo (ancora alla sua portata dato che nessuno aveva un score migliore di +2) ha finito per perdere con Jakovenko, consegnandgli di fatto la vittoria nel torneo.

Radjabov ha avuto qualche possibilità in più, ma la sconfitta con Nakamura al quarto turno lo ha mantenuto nel gruppone per tutta la seconda parte del torneo. Alla fine ha perso le speranze quando, complici le molte patte, avrebbe avuto in realtà ancora qualche possibilità. Una patta con Rapport all’ultimo turno, in una posizione ancora “viva”, ha infine sancito la sua rinuncia al Torneo dei Candidati.
Fabiano Caruana ha espresso la sua sorpresa per l’atteggiamento rinunciatario dell’azero, dichiarando che, in quella situazione, c’era solo da giocare il tutto per tutto. Forse Fabiano si è dimenticato di quello che fece lui il 4 Ottobre 2013 a Elancourt (vicino Parigi). All’ultimo turno dell’ultimo torneo del FIDE Grand Prix 2012-2013, Caruana aveva la chance di qualificarsi per il Torneo dei Candidati se avesse battuto Dominguez: una patta dopo 16 mosse fu tutto quello che l’allora GM italiano riuscì a ottenere. Altro che “o la va o la spacca”…
Vediamo un paio di conclusioni di partita, cominciando con la spettacolare vittoria di Aronian contro Giri al quarto turno.

La partita, iniziata con una Grunfeld, ha visto il pedone h del Bianco avanzare rapidamente: una strategia abbastanza di moda ultimamente. Il problema del Nero si può riassumere un un solo pezzo: il Cavallo a5. Aronian imbastisce rapidamente un attacco pericolosissimo.
20. f5 g5 21. Dd1! (bellissima manovra, che porta rapidamente la Donna bianca in gioco) 21. … gxh4 22. Txh4 Td8 23. Dh5 Rf8 24. Tg4 Af6? (Giri non coglie l’occasione per sfruttare l’imprecisione di Aronian, che avrebbe dovuto giocare 24. Dg4. Adesso con 24. … Dd6 l’olandese avrebbe potuto resistere ancora) 25. Ah6+ Re8 26. Tg8+ Rd7 27. d6! 1-0 Il Nero perde inevtiabilmente materiale. La posizione finale merita un diagramma.

Divertente (per il Bianco e per gli spettatori) la conclusione della Eljanov-Hammer al settimo turno.

Il Nero ha sacrificato due pedoni per la pressione sul Re bianco, ma non sembra ci sia abbastanza compensazione, visto che il Bianco non ha molti punti deboli. Forse un sacrificio di Torre in f2? Hammer si butta: 22. … Txf2 23. Rxf2 De3+ 24. Rf1 Ce4

La minacce di matto 25. … Df2# e 25. … Cd2# sono chiare e sembrano imparabili. Invece…. 25. Qxg7+! 1-0 Il doppio in f5 decide la partita.
Ma torniamo al torneo e alla sua classifica finale: a Jakovenko e Aronian è bastato un +2 per vincere davanti ad un nutrito gruppetto a +1. La vittoria del russo è stata sancita dal terzo Tie-break (!) e, ad ulteriore conferma dei problemi organizzativi del torneo, ci sono volute più di 3 ore per ottenere la classifica finale ufficiale.

Questo risultato ha definito la classifica finale del FIDE Grand Prix 2017 che, come detto, ha laureato vincitore l’azero Shakhriyar Mamedyarov davanti al russo Alexander Grischuk, entrambi qualificati alla finale del Torneo dei Candidati 2018.

La griglia dei qualificati al Torneo dei Candidati è mostrata qui sotto: i giocatori si affronteranno a Marzo 2018 a Berlino e il vincitore si scontrerà con Magnus Carlsen a Novembre 2018.
Dispiace molto non vedere nella lista Maxime Vachier-Lagrave. Il francese è arrivato vicino alla qualificazione secondo tutti i criteri (Elo, FIDE World Cup e FIDE Grand Prix), ma non è mai riuscito a dare la zampata finale. Come avevamo già scritto, sportivamente doveva essere data a lui la Wild Card, ma la scelta di Kramnik è altrettanto difficilmente criticabile.