Mosse illegali a Riyad
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(UnoScacchista)
Non preoccupatevi, non stiamo parlando di scandali finanziari, censure o cheating, ma di quello che è successo al primo turno del Campionato Mondiale Blitz 2017 che è cominciato ieri a Riyad. Nella partita tra Carlsen e Inarkiev si è visto un po’ di tutto ed è finita con un appello al Comitato arbitrale.
[UPDATE: Aggiunte interviste al primo arbitro e a Malcolm Pein, della Commissione di Appello]
Andiamo con ordine. Siamo subito dopo la 24ª mossa del nero (Inarkiev), che è stata 24. … Cd5. La situazione del tempo residuo è: Carlsen 10 secondi, Inarkiev 6 secondi. L’incremento per ogni mossa giocata è di 2 secondi.

Il Bianco sta evidentemente meglio e l’ultima mossa del Nero è un errore che perde un pedone, ma il fattore critico qui è il tempo, ovviamente. Carlsen intuisce la combinazione e gioca rapidamente 25. Cxc6 Rxc6 26. Ab5+ Rb6.

Situazione orologio: Carlsen 14 secondi, Inarkiev 6 secondi. Il norvegese ha un attimo di smarrimento perchè si accorge che non guadagna la qualità come aveva pensato, ma trova subito un buon ripiego: 27. Rxb7+. Il bianco guadagna un bel pedone dopo 27. … Txb7 28. Axe8+ Ra6 29. Txb7 Rxb7 30. Axf7 Ce3+ 31. Rd3 Cxg2 e, vista anche la situazione sull’orologio, si avvia a vincere.
Invece Inarkiev produce una mossa assolutamente imprevista: 27. … Ce3+ ??!!??

Avete visto bene: invece di togliere il Re dallo scacco, il russo dà scacco a Re bianco! Non c’è nessun arbitro a guardare e Carlsen, preso ovviamente alla sprovvista, rimane un attimo interdetto e poi muove 28. Rd3. A questo punto Inarkiev ferma l’orologio e chiama l’arbitro, chiedendo la partita vinta per mossa illegale da parte del Bianco.
L’arbitro arriva e chiede “Patta?“, immaginando che l’abbiano chiamato per ratificare il risultato. Inarkiev dice “No, ho vinto io“. L’arbitro risponde “Va bene” e, dopo una breve discussione, fa firmare il cartelino ai giocatori. Carlsen sempre più interdetto comincia a reagire, poi si alza stizzito.
Ma la cosa, ovviamente non finisce lì. Carlsen reclama la vittoria e Inarkiev inizia una discussione con l’arbitro capo, il quale gli mostra il regolamento. La cosa non è così lineare come potrebbe sembrare: Inarkiev ha effettuato una mossa illegale (27. … Ce3+), ma Carlsen invece di fermare l’orologio e chiamare l’arbitro, ha mosso e premuto l’orologio, di fatto perdendo il diritto alla contestazione.
La contestazione di Inarkiev è però surreale: la registrazione effettuata dalla TV norvegese (che segue con grande copertura l’evento) chiarisce che secondo lui Carlsen giocando 28. Rd3 ha effettuato una mossa illegale, visto che il Re del Nero è sotto scacco.
L’arbitro prima tenta di spiegargli che la mossa di Carlsen non è illegale (e infatti 28. Rd3 è una mossa legale) ma crea una posizione illegale che Inarkiev può sanare con la sua prossima mossa. A norma di regolamento, Inarkiev potrebbe rifiutarsi di farlo e ciò porterebbe alla dichiarazione di partita patta.
Inarkiev invece vuole la partita vinta perchè secondo lui è illegale che Carlsen abbia mosso il Re invece di chiamare l’arbitro perchè Re del Nero era sotto scacco. A quel punto l’arbitro fa tanto d’occhi e gli chiede: “Insomma sta dicendo che lei ha effettuato una mossa illegale (NdA: lo scacco di cavallo) ma che la colpa è del Bianco?” e Inarkiev “Sì, perchè ha schiacciato l’orologio“.
L’arbitro a questo punto si riferisce al regolamento e gli chiede se ha intenzione di continuare a giocare o se vuole chiedere la patta. Inarkiev dichiara che non continuerà a giocare e che farà appello. Accontentato: la partita viene confermata come vinta da Carlsen e l’appello discusso durante il torneo.
La decisione finale è che l’appello di Inarkiev viene respinto e la vittoria di Carlsen confermata. La decisione formale, firmata dai tre membri del Comitato d’Appello Jorge Vega, Malcolm Pein e Hisham Al Taher si trova sul sito della FIDE (in inglese).
Per chi ha dieci minuti di tempo e capisce l’inglese, consiglio di seguire l’intervista che Malcolm Pein (organizzatore del London Chess Classics e membro del Comitato di appello a Riyad) ha rilasciato ieri a Anastasya Karlovich. Oltre a parlare di scacchi in Arabia Saudita (sta pensando di organizzare tornei di Shatranj!) e di aspetti organizzativi, spiega le ragioni della decisione del Comitato d’Appello. L’interpretazione dello spirito della regola è evidente e le conseguenze pratiche molto chiare: regnerebbe l’anarchia sulla scacchiera se si potesse provare a vincere una partita giocando una mossa illegale nella speranza che l’avversario non fermi l’orologio e chiami l’arbitro!
Ecco l’intervista di oggi di Anastasya Karlovich al capo degli arbitri, Takis Nikolopoulos (sempre in inglese). Il caso viene spiegato nei sui risvolti: apparentemente l’opzione di una patta non è mai stata considerata, mentre Inarkiev si è rifiutato di continuare la partita perchè la riteneva ormai persa e ha preferito proseguire con l’appello. Secondo Nikolopoulos, molti giocatori, incluso Inarkiev in questo frangente, non conoscono bene le regole e sarà necessario fare qualcosa per farle capire ed evitare casi simili in futuro.
Uno potrebbe dire “Tanto rumore per nulla“, ma a me rimane un retrogusto amaro: credo che Inarkiev abbia usato uno sporco trucco per vincere una partita persa. E che lo abbia fatto sapendo bene cosa stava facendo, probabilmente perchè è un trucco che aveva già usato con successo. Diciamo che è una mia illazione, ma lo spettacolo di vedere un giocatore compiere una mossa illegale e poi chiedere partita vinta perchè l’avversario, frastornato dalla sorpresa, non reagisce chiamando l’arbitro è molto triste. Sapendo poi che quel giocatore, al secolo Ernesto Inarkiev, è il presidente della Federazione Scacchistica della Inguscezia (quindi più che dovuto al rispetto delle regole e del loro spirito) mi fa abbastanza pena.
Ma qui mi fermo: meglio pensare a Anand Campione del Mondo Rapid e a Pia Cramling in testa al Campionato del Mondo Blitz femminile dopo la prima giornata: Forza ragazzi e ragazze degli anni ’60!
Chiaramente l’opzione della patta non era contemplabile: l’arbitro deve dichiarare patta se rileva entrambi i re sotto scacco E viene completata la mossa successiva senza che questa illegalità venga risolta. Carlsen ha tolto subito il suo re dallo scacco con una mossa legale, sanando l’illegalità dell’avversario e, di conseguenza, rinunciando al diritto di reclamare. La partita doveva proseguire.
E’ vero, ma per quello che ho scritto ieri io mi ero basato sulla trascrizione del dialogo tra il primo Arbitro Takis Nikolopoulos (TN) e Ernesto Inarkiev (EI) come registrato da NRK (la televisione norvegese) e riportato da Tarjei J. Svensen:
La situazione non era effettivamente molto chiara.
Ad Inarkiev no di certo!😂
Takis ha risposto sbrigativamente, citando la questione della patta, ma è chiaro che non sussiste! Se Inarkiev avesse completato un’altra mossa senza parare lo scacco, allora avrebbe completato una mossa illegale e, non essendoci più i due re sotto scacco, l’arbitro (che col cavolo che va a farsi un giro come in precedenza!), osserva il completamento di una mossa illegale, a quel punto DEVE assegnare sconfitta ad Inarkiev.
Nel video Pein legge la regola che afferma che in situazioni del genere ” the game shall continue” da Rd3. La partita deve proseguire senza patta o sconfitta.