Uno Scacchista

Annotazioni, Spigolature, Punti di vista e altro da un appassionato di cose scacchistiche

Stefano Sala tra la scacchiera e il noir

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(Glauco S.)
Stefano Sala è uno scrittore, nato a Palermo nel 1949. Pensionato, vive a Cecina. Ha svolto diversi lavori: è stato direttore di varie aziende (l’ultima lattiero casearia) e ha gestito per quindici anni una libreria a Follonica. Ha vissuto a lungo in campagna dirigendo una cooperativa agricola ed ha girato per un anno il Mediterraneo in barca a vela. Ma è anche appassionato di montagna e di trekking, ed è un eclettico scacchista.

Ha scoperto tardi gli scacchi, intorno ai cinquanta anni, e annovera la vittoria all’open C di Montecatini nel 2009. Ha scritto quattro libri a tema scacchistico: nel 2013 “Una partita a scacchi giocando con la vita”, nel 2015 “Il sacrificio dell’Alfiere-L’Alfiere cattivo”, nel 2016 “La scacchiera d’oro” e nel 2018, quindi appena pubblicato, “Il pedone avvelenato”.

Ho incontrato Stefano Sala alcuni anni fa, durante un Torneo invernale di scacchi a Montecatini; era intento a sistemare, all’apertura del torneo, dei bigliettini sulle scacchiere prima del turno di gioco. Pubblicizzava il suo primo lavoro “Una partita a scacchi giocando con la vita”.

E’ stato grazie alla curiosità del Maestro Carlo Alberto Cavazzoni che ho vinto la mia timidezza ed ho avuto la fortuna di conoscere e divenire amico di Stefano. Nel tempo, durante l’annuale torneo invernale, abbiamo scambiato opinioni e condiviso passeggiate per le strade di Montecatini dissertando di scacchi e filosofia. Non potrò mai dimenticare una lunga camminata in un pomeriggio pungente; dopo il turno di gioco eravamo talmente intenti a parlare del “senso della vita ” che ci siamo ritrovati fuori dell’abitato: Montecatini era finita !

In seguito Stefano si proponeva al pubblico con “la trilogia nera”.

Ho avuto il privilegio di leggere le sue versioni in “bozza”, di potere recensire i suoi lavori e di visitare i luoghi di montagna dove in compagnia del suo fedele cane si dedica ai suoi libri; devo dire che da subito mi è piaciuta la sua capacità di scrivere con dovizia di particolari ed allo stesso tempo con fluidità, la lettura dei suoi scritti risulta accattivante e veloce.

Veniamo ai tre libri, tutti editi da Le Due Torri.


IL SACRIFICIO DELL’ALFIERE, L’ALFIERE CATTIVO

Gianni e Giorgio si sfidano a scacchi. Gianni è un malavitoso di piccolo cabotaggio, Giorgio è un artista di buona famiglia. La loro partita è un susseguirsi di scontri violenti, di amori perduti ed impossibili. Le Regine sono donne impenetrabili e camaleontiche. Il tema del sacrificio viene proposto più volte ed accettarlo o rinunciarvi modificherà per sempre il risultato. Lo scrivere veloce dell’autore coinvolge emotivamente, la storia scorre tra sesso, droga, omicidi e fantastiche evasioni in mare e montagna. Il nord ed il sud così diversi tra loro fanno parte della scenografia del racconto. La partita è avvincente ed i due giocatori appaiono in tutte le sfumature dei loro caratteri. I due Re restano apparentemente soli in una partita senza vincitori ma a trionfare sarà Stefano Sala che con arguzie e tempismo darà alla storia la giusta fine.


LA SCACCHIERA D’ORO

La Sicilia è lo sfondo di questo libro di Stefano Sala, un intrigo internazionale coinvolge un abile giocatore di scacchi, Rodolfo, e un principe arabo, Salman, in una avvincente lotta tra i sogni e le opprimenti realtà della povertà, della disoccupazione e dei violenti rapporti padre-figlio.
Rodolfo rappresenta l’antieroe, il principe è l’uomo bambino vissuto con le favole di Andersen e le affascinanti storie che il suo precettore gli narra per farlo sognare.
Rodolfo è pronto a rubare ma, ancorché nella disperazione economica, è rispettoso delle regole del gioco.
L’antica arte della falconeria e la realtà palermitana si avvicendano in una sottile storia ricca di fantasia e di vita.
Quando il sogno diviene realtà, quando il gioco termina e si rimane soli con i propri limiti, la razionalità si confonde e la corsa verso la libertà pone la parola fine ad un destino già scritto.
Stefano Sala veleggia con facilità nei luoghi della sua infanzia, conosce bene le realtà di Palermo e con una consolidata maestria conduce la partita.


IL PEDONE AVVELENATO

La storia del maestro di scacchi Gioacchino Greco e gli intrecci socio-politici di una Europa in pieno fermento culturale fanno da sfondo a questo Noir storico di Stefano Sala.
L’autore coglie lo spunto dalle frammentarie notizie biografiche di Gioacchino Greco per tessere il suo canovaccio legato alle arti pittoriche (Caravaggio), musicali (Salieri) e scacchistiche (Greco).
Sala attraversa i confini della Calabria e del Lazio per invadere la Francia, l’Inghilterra e la Spagna con la sua scrittura articolata e veloce.
Non esistono confini per la supremazia scacchistica di Gioacchino Greco se non quelli delle paure e delle angosce umane; accompagnato dalla sua triste ombra e da un losco prelato, il maestro riporta grandi successi sulle scacchiere di mezza Europa, scoprendo che il più grande avversario è lui stesso ed erge il suo cammino come missione di vita per la diffusione del nobil giuoco.
Alternando la prima persona alla terza la scrittura risulta audace ed intrigante, la passione per gli scacchi e per il mare firmano l’opera.


Stefano Sala ha scritto inoltre un libro di mare: “Un anno su Cochise, navigando nel Mediterraneo” ebook-Amazon ed una forte testimonianza di vita vissuta: “La scimmia sulle spalle”; ma è nel genere del noir-scacchistico che oggi la sua figura di scrittore ha raggiunto la giusta notorietà collocandolo di diritto nella letteratura scacchistica.

Potete trovare informazioni e aggiornamenti sulle iniziative si Stefano Sala sul suo sito personale.

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