Due studi di Ignazio Calvi
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(Riccardo M.)
Attenzione, non stiamo affatto riaprendo il “caso Roberto Calvi”, il banchiere italiano trovato nel 1982 misteriosamente impiccato a Londra sotto il Blackfriars Bridge (il “Ponte dei Frati Neri“). Qui parliamo, con l’aiuto di un grande esperto del settore, Marco Campioli, più semplicemente di Ignazio, giocatore e compositore di scacchi dell’800.
(I.Calvi, Reggio Emilia, 21.1.1797- Finale Emilia, 17.8.1872)
“Durante un soggiorno di circa quattordici anni in Francia come rifugiato politico divenne fra i protagonisti al Café de La Regence e pattò un match con Kieseritzky (+7 = 1 -7) nel 1845. I suoi numerosi contributi alla “Le Palamede” includono analisi e composizioni.
Tornato definitivamente in Italia, si arruolò nell’esercito, arrivando al grado di maggiore. Si ritirò a vita privata nel 1862 e, mettendo a frutto la sua prima formazione in chimica, diventò un farmacista”.
(tratto da: “The Oxford Companion to chess” di D. Hooper e K. Whyld, Oxford University Press, 1987, pag 54).
Aggiungiamo che Ignazio era fuggito a Parigi a seguito dell’insuccesso dei moti insurrezionali del 1831 nel ducato di Modena (Ciro Menotti) e che la sua notorietà in Francia è dimostrata dal fatto che la rivista “Le Palamede” gli pubblicò un corso di scacchi fra il 1842 e il 1845. Il “Dizionario Enciclopedico” di A.Chicco e G.Porreca menziona il successo di questo “Cours d’échecs”, che ebbe, a cura di C.Kenny, anche una traduzione inglese per il “The Chess Player’s Chronicle”.
Ignazio Calvi abitò per la precisione, e per più di 15 anni, nel paesino di Grézieux-la-Varenne, nella valle del Rodano, ma si recava spesso a Parigi. E a Parigi arrivò a battersi, oltre che con Kieseritzky, anche con Saint Amant e altri forti giocatori francesi. Nel 1849 a Modena, che in quegli anni era probabilmente la capitale italiana degli scacchi, vinse un match contro Francesco Discart (+10 =2 -5) e pattò con Carlo Bonetti (+8 =4 -8).
Ignazio Calvi è stato forse il primo al mondo ad utilizzare promozioni ad Alfiere o Torre in due studi del 1836. Ve li presento.

1.gxh7 Axe3 (se 1. … Aa5 2.h8=D) 2.h8= A! e vince. Infatti non si può promuovere a Donna per via di Ad4+ e conseguente stallo.

1.a8=T! Infatti non si può promuovere a Donna per via di 1. a8=D? Ch7 2.Dg8 Cg5 che, grazie alla minaccia di matto in f3, forza 3.Dxg5 con stallo. 1. … Ch7 2.Tg8 Cg5 3.Txg5 e vince, perchè lo stallo non c’è più.
E bravo Ignazio Calvi, farmacista, patriota e scacchista (A.Chicco, IS 4/1971), “nel giuoco degli scacchi primo fra i primi in Europa” ! Torneremo volentieri a parlarvi più approfonditamente di lui.
Caro Riccardo, leggendo questo tuo articolo ho fatto un balzo nel letto in cui ora mi trovo. Calvi l’ho scoperto recentemente studiando Kieseritzki. L’ho introdotto nel l’ebook che sto facendo e studiero
Di certo si parla troppo poco di questo straordinario personaggio della nostra storia.
L’ultimo (forse) che un po’ più a lungo s’intrattenne su di lui fu il benemerito Adriano Chicco, in “L’Italia Scacchistica”, a.LXI, 1971, pp. 83 e segg.
Peccato che poi nella “Storia degli scacchi in Italia” (Ed.Marsilio, 1990) gli autori, Rosino e lo stesso Chicco, gli abbiano dedicato scarsissimo spazio.
Ivano, ti saluto caramente.