Schach Schlussel
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(Riccardo M.)
Anche questo non è uno scherzo!
“Una pubblicazione veramente originale è quella edita dalla Casa Wityo’s Handelsanderneming di Amsterdam. Sotto il titolo “Schach Schlussel” i grandi maestri Dr.Euwe, ex campione del mondo, ed R.Fine hanno compilato una specie di indice delle aperture, ma di una forma del tutto nuova.
(foto dal museo “Max Euwe” di Amsterdam)
Un cartone, piegato in due, racchiude un disco, pure di cartone, che può rotare sul suo centro. Su ciascuna delle due parti del cartone sono praticate tre finestre rettangolari, attraverso le quali si possono quindi vedere tre porzioni del disco centrale. Sul disco sono stampate le aperture del gioco in modo che esse vengono ad essere visibili solo quando, girando il disco, vengono a trovarsi in corrispondenza delle finestre. Alla fine di ogni apertura un segno convenzionale ne esprime la valutazione. I nomi delle aperture e la chiave che spiega i segni convenzionali sono stampati sulle due faccie [1] esterne del cartone.
Lo scopo dell’apparecchio è quello di ritrovare le principali varianti delle aperture e di averne un giudizio valutativo. Lo scopo si può ritenere raggiunto, ma se consideriamo il numero delle varianti, che sorpassa di poco il centinaio, in relazione all’ingombro dell’apparecchio (cm. 25×30 circa), si può senz’altro dare la preferenza al metodo di classifica delle aperture proposto dall’Ing. Miliani nel suo ultimo Manuale, dove in circa 200 paginette si trovano riportate un migliaio di varianti, disposte in ordine alfabetico e cioè nell’ordine più chiaro e semplice possibile”.
Questo non è uno scherzo, si diceva all’inizio. E’ infatti quanto riportato, con il titolo “Una pubblicazione originale”, dalla nostra “L’Italia Scacchistica” [2] nel numero di agosto del 1938. Indubbiamente Max Euwe e Reuben Fine ne avevano da vendere di fantasia! Oggi ci viene da sorridere immaginando quello strano apparecchio e paragonandolo alle attuali tecnologie. Eppure non sono trascorsi neppure 80 anni, un tempo brevissimo della storia dell’umanità.
Non sappiamo se presso il Museo Max Euwe di Amsterdam (il MEC: Max Euwe Centrum) sia conservata copia di quell’apparecchio. Ma una visita al Museo ci ripromettiamo di metterla in programma in una nostra prossima visita della città.
Il MEC ha una delle collezioni più grandi al mondo di libri di scacchi, quasi 11.000 titoli della collezione originaria di Euwe, tutti (ci dicono) ben disposti e facili da trovare e anche da consultare. E poi il MEC non è soltanto un museo, dal momento che organizza tornei, corsi di scacchi, gite in barca, visite guidate lungo i canali della città (a piedi o in bicicletta), cene: è insomma un vero e proprio centro di attività sociali e culturali.
Che ne dite, prenotiamo un volo per Amsterdam? Ah, dimenticavo: il MEC si trova in centro, a poche centinaia di metri dal celebre Rijksmuseum, è aperto dal martedì al sabato dalle 12.00 alle 16,00 e l’ingresso è gratuito.
E si gioca pure, in Max Euwe Square…
[1] scritto proprio così!
[2] Arti Grafiche Ammannati-Firenze; Stefano Rosselli Del Turco, Direttore-Responsabile.
Wow, thank you Ricardo for this interesting article and a nice short visit tip
Wow, grazie Ricardo per questo interessante articolo e un bel suggerimento visita breve
Danke, Sabine.
Tschau!