Uno Scacchista

Annotazioni, Spigolature, Punti di vista e altro da un appassionato di cose scacchistiche

[R] 1875: il “personaggio misterioso” e l’enigma Vannutelli

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R I S T A M P A

(Roberto C.)
Questa fotografia in bianco e nero, relativa al “Primo Torneo Nazionale dei giuocatori di scacchi” che si giocò a Roma nella primavera del 1875, sparì dalla circolazione per più di un secolo e riapparve pubblicata in un libro del 1983 [1].

[Gioacchino Altobelli – Associazione Nazionale de’ Giuocatori di Scacchi.
Primo Torneo tenuto in l’anno Roma 1875]

La fotografia fu notata casualmente da Angelo Bruni [2] che informò Adriano Chicco, il maggior storico italiano degli scacchi, che nel 1987 [3] la diffuse tra gli scacchisti con il principale scopo di “individuare i singoli personaggi”. In tanti tornarono sull’argomento, anche parecchio tempo dopo la sua morte avvenuta nel 1990 (Tramacere [4], Leoncini [5], Luciani [6], Cassano-Leoncini [7] e ancora Tramacere [8]). Come mai in così tanti ? Perché nella scena di questa vecchia fotografia, ci sono ben ventuno personaggi come in un’altra riproduzione della stessa fotografia segnalata da Salvatore Tramacere nel 1988 e riconfermato successivamente in un altro suo più recente articolo del 2012 che, oltre ad avere una differente didascalia, Torneo di Scacchi (1875), riporta anche i nomi dei personaggi, purtroppo soltanto venti, uno in meno dei presenti; per cui c’è almeno un “personaggio misterioso”.

Tra tutti quei personaggi il più importante, scacchisticamente parlando, è senza ombra di dubbio Serafino Dubois (1817-1899), universalmente riconosciuto come il più forte giocatore italiano dell’Ottocento ed oggi, dopo trent’anni, nonostante le cinque o sei (ri)apparizioni, i personaggi non sono ancora stati individuati tutti e, purtroppo, nemmeno in questa occasione lo saranno ma se continuerete la lettura scoprirete alcune interessanti novità e più di un nome tra i quali cercare…

Che ci sia Dubois tra i personaggi lo sappiamo con certezza dal lontano 2003 grazie a Luciani ed alla didascalia di questa bella incisione realizzata Da una fotografia del signor Verzaschi di Roma (per approfondimenti sul vero autore della fotografia vai qui), dalla quale è stato possibile conoscere i nomi di tutti gli altri diciannove personaggi presenti perché qui, attenzione, sono venti e non ventuno… e anche se non c’è nessun “personaggio misterioso”, è meglio trattare l’argomento “con i piedi di piombo”.

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L’Illustrazione Universale dell’11 luglio 1875 (anno II, n. 45-46, pag. 364)

Dubois, è il personaggio in secondo piano e leggermente spostato sulla destra rispetto al tavolino centrale: quello in piedi, stempiato e con la barba bianca che alla data del torneo aveva 58 anni; e lui, seppur socio dell’Accademia Scacchistica Romana, a quel torneo non partecipò. Adesso, partendo da questi due elenchi di nominativi, proviamo ad assegnare ai personaggi dell’incisione e della foto B/N una numerazione ‘posizionale’ (andando da sinistra a destra, col grassetto ai nomi dei partecipanti al torneo): il primo in piedi a sinistra è l’Ing. S. Altobelli (nella foto B/N è seduto), il secondo, è l’Ing. P. Degli Abati (allungatosi per meglio leggere sopra un foglio), il terzo è il Cav. Fantacci (in piedi e con barba lunga), il quarto è il Conte Francesco Cini (quello col foglio di carta in mano e Presidente del Tribunale arbitrale del torneo), il quinto è E. Vannutelli (ottavo nella foto B/N, è il personaggio posizionato più in alto di tutti, ma tra questi due E. Vannutelli la somiglianza non c’è affatto: uno è decisamente più giovane dell’altro… capiremo a breve il perché !), il sesto è l’Ing. V. Bevilacqua (seduto con barba bianca, nella foto B/N è quinto), il settimo l’Ing. L. Rancorelli (in piedi con barba scura, nella foto B/N è sesto), l’ottavo è l’Ing. Vanzetti (in piedi, osserva la scacchiera del tavolino centrale, nella foto B/N è il nono perché poco prima, più in alto, ci sono Seni e, così come è riportato nel suo elenco, E. Vannutelli), il nono è il Cav. L. Tormene (seduto con la mano appoggiata a un bastone, nella foto B/N è decimo), decimo è il Cav. Giovan Battista Maluta (con le gambe accavallate ed il cappello tenuto dalla mano sinistra, undicesimo nella foto in B/N seminascosto da Tormene), undicesimo è l’Ing. Pietro Seni il vincitore del torneo (ha i baffi e porta il pince-nez [9], nella foto B/N è settimo), il dodicesimo è il Principe di Teano e Duca di Sermoneta Onorato Caetani, in qualità di Vice-Presidente Onorario il tredicesimo è Giovanni Tonetti (‘tutto assorto nella meditazione del gioco’, con la tuba in testa nella foto B/N), il quattordicesimo è Serafino Dubois, il quindicesimo è il marchese Giuseppe Forcella, insigne mecenate degli scacchi (seduto con cappello e bastone) e qui in veste di Presidente Onorario, il sedicesimo è Luigi Sprega (con il gomito sinistro appoggiato al tavolino, nella foto B/N è diciassettesimo), il diciassettesimo è l’Ing. L’Inganni (l’ultimo in piedi verso destra, nella foto B/N è sedicesimo), il diciottesimo è Filippo Cantoni (seduto, nella foto B/N è diciassettesimo), il diciannovesimo è il Cav. D’Aumiller (seduto, nella foto B/N è ventesimo) e il ventesimo più a destra di tutti è l’Avv. Curio Marchetti (seduto con la sedia al contrario e nella foto B/N, seduto e con le gambe accavallate, è ventunesimo).

Torniamo al nostro E. Vannutelli perché dall’Elenco dei Membri dell’Associazione Nazionale riportato nel libro del torneo [10], abbiamo notizia che con questo cognome ce n’erano ben tre a Roma, molto probabilmente soci dell’Accademia Scacchistica Romana: Em., En. e M. Vannutelli. A questo punto possiamo meglio ipotizzare che gli E. Vannutelli siano due differenti persone: Em. (Emanuele ? Oppure Emiliano, Emilio, Emidio, Emmerico o Empirio ?) ed En. (Enrico ? Oppure Enzo, Enea, Ennio, Endrigo o Enecone ?) giustificando così anche la loro non somiglianza; probabilmente due appartenenti alla famiglia dei Vannutelli dell’epoca, cioè di quella borghesia emergente “come i Mazio, gli Spada, i Mencacci che all’epoca avevano legami familiari con l’alta prelatura o incarichi importanti di governo[11].

Pertanto, i due elenchi di nomi non sciolgono tutti i dubbi; dubbi che restano anche dopo aver attentamente osservato un’altra fotografia (di color albumina), ancora con venti personaggi ma senza nominativi e riportante soltanto questa differente didascalia:

ASSOCIAZIONE NAZIONALE DE’ GIUOCATORI DI SCACCHI
PRIMO TORNEO TENUTO IN ROMA L’ ANNO 1875

Per questa (nuova) fotografia, presente nell’Archivio Fotografico Comunale di Roma, gentilmente inviataci nel 2012, che non possiamo riprodurre perché ha la dicitura “Copyright Comune di Roma”, possiamo segnalare che è stata in precedenza inserita in un volume del 2002 [12].

Anche le colonne a pag.367 dello stesso numero de L’Illustrazione Universale, con tanto di nomi ed altri particolari, non sono di grande aiuto.

3_1875_ritaglio
Ritaglio di pag. 367 de
L’Illustrazione Universale dell’11 luglio 1875 (anno II, n. 45-46)

Quindi le fotografie per ricordare quell’evento furono almeno due, quella in B/N e questa color albumina, che presenta molte più coincidenze con l’incisione rispetto alla fotografia in bianco e nero; ad esempio i quattro i cappelli ed i tre i bastoni da passeggio [13] e ci pare sia proprio quella utilizzata come ‘base’ per realizzare l’incisione. Nella foto albumina e nell’incisione le undici persone sedute sono nella stessa sequenza e quasi nella medesima identica posizione; così com’è anche vero che l’Ing. Altobelli è in piedi in entrambe, mentre nella foto in B/N è seduto, e tutta la parte destra della scena è quasi identica, cioè da Vanzetti (che dietro non ha nessun’altro) fino a Marchetti (l’ultimo personaggio, a cavalcioni sulla poltrona), a parte la persona indicata come Inganni (il più a destra in piedi). Ovviamente non possiamo nemmeno escludere l’utilizzo di entrambe le fotografie con la libera scelta da parte degli autori [14] di apportare delle modifiche migliorative per l’incisione come ad esempio l’eliminazione dalla scena di quella vuota sedia, presente in entrambe le foto, in primo piano tra Bevilacqua e Tormene (i due seduti che si danno le spalle) e l’avvicinamento ai tavolini di alcuni personaggi posti in alto (Seni ed uno dei due E. Vannutelli).

Quindi, oltre a riconoscere chi è il “personaggio misterioso”, si dovrà anche risolvere l’enigma Vannutelli; entrambi quesiti di non facile soluzione.

Nella foto albumina tra Sprega e Cantoni non c’è nessuno e nell’incisione c’è L’Inganni mentre nella foto B/N tra Cantoni e Sprega (che sono scambiati di sedia e di posto) c’è un giovanotto, assente nell’incisione e nella foto albumina, del quale praticamente nulla sappiamo: è vestito elegantemente con il papillon ed il fazzoletto nel taschino sinistro della giacca, forse con la riga in mezzo ai capelli (la non ottimale chiarezza della foto in B/N non aiuta abbastanza ma che, solo per questa particolare pettinatura ed il fazzoletto nel taschino della giacca, potrebbe anche essere il giovane E. Vannutelli, qui al posto 18, e al 5 nella foto albumina e nell’incisione).

Nell’incisione L’Inganni della posizione 17 potrebbe essere, per la stempiatura e, forse, anche per la rotondità delle guance ed i baffi, quello della posizione 8 nella foto color albumina ma questa considerazione se esatta dimostrerebbe che entrambi gli elenchi dei nomi siano sbagliati, cosa davvero poco probabile; così come è improbabile che tra i ventuno personaggi ci siano i due fotografi, Gioacchino Altobelli (Terni, 1814-1879) il direttore artistico dello studio fotografico all’epoca quasi sessantenne o il Verzaschi [15].

Quindi dobbiamo cercare il ‘personaggio misterioso’ prima di tutto tra i nominativi per il ruolo svolto e gli incarichi avuti per l’organizzazione del torneo dal quale sappiamo che: “A questa seduta intervennero… il Presidente e Vice-Presidente d’onore, i membri del Comitato direttivo, qualche membro del Tribunale arbitrale e vari altri soci, in tutto 21.” e che “Così il 25 Aprile giorno destinato per l’apertura del Torneo, tutti i concorrenti (meno il Cav. D’Aumiller aspettato per il 6 Maggio) insieme ai soci di Roma si trovarono riuniti nelle magnifiche sale del Circolo Filologico (Palazzo Del Drago). E qui sieno rese le dovute grazie al signor Conte Gnoli Presidente e al signor Cav. Gabelli Vice-Presidente del Circolo[16].

Verosimilmente tra il Conte Gnoli, il Cav. Gabelli, i membri del Tribunale arbitrale, il Barone Farina di Napoli, il Maestro elementare Leopoldo Bellotti di Roma, il Ruspazzini o l’Ing. R. Villa, avversari abituali del Ramorelli di Fossano e tra gli altri giocatori romani indicati nell’Elenco dei Membri dell’Associazione Nazionale [17]. In tutto una quarantina di persone!


[1] Becchetti P., La fotografia a Roma dalle origini al 1915, Colombo, 1983, pag.184

[2] Angelo Bruni di Roma, all’epoca Direttore della rivista Telescacco nuovo

[3] Chicco A.: Un cimelio fotografico, Telescacco Nuovo, luglio 1987, pag.215-216 e Postilla a un cimelio fotografico, Telescacco Nuovo, novembre 1987, pag.336

[4] Tramacere S.: Ancora sul cimelio fotografico, Telescacco Nuovo, maggio 1988, pag.167-168

[5] Leoncini M., Disquisizioni su una foto, L’Italia Scacchistica, aprile 2002, pag. 92-93 e in SCACCHI DA LEGGERE, pag.107-114

[6] Luciani Valerio: Il vero volto di Serafino Dubois, L’Italia Scacchistica, n. 1158, gennaio-febbraio 2003, pag.60

[7] Cassano R.-Leoncini M.: L’Italia a Scacchi – Guida turistica ai luoghi degli scacchi, Le Due Torri, Bologna 2014, pag.74-76

[8] Tramacere S.: Una fotografia storica , Newsletter A.SI.G.C. n.18 Ottobre 2012, pag.85-88

[9] Occhiali senza stanghette che si stringono sul naso tramite una molletta tesa tra le due lenti.

[10] Dubois S., Tonetti G.: Il primo torneo nazionale dei giocatori di scacchi, contenente una scelta delle migliori partite giuocate in questa memorabile occasione / con note analitiche di Serafino Dubois, Tipografia della Pace, Roma 18

[11] «Aristocrazia da sacristie e di quelle nutrite» come denunciò Petruccelli della Gattina nel Parlamento italiano nella Discussione sulla convenzione di settembre: v. Atti Parlamentari, Camera, novembre 1864 in Bartoccini F.: L’aristocrazia romana nel tramonto del potere temporale in DIMENSIONI E PROBLEMI DELLA RICERCA STORICA, Franco Angeli, 1993

[12] Fotografia ne Il Museo di Roma racconta la città” a cura di Leone R. ed altri, Gangemi Editore, 2002, pag.383-384

[13] Il cappello dell’Ing. Altobelli è riverso sulla poltroncina, quello del Bevilacqua è appoggiato sul ginocchio sinistro e tenuto dalla mano sinistra, quello del Maluta è appoggiato sulle sue gambe accavallate, mentre il Forcella ce l’ha in testa; il bastone da passeggio dell’Ing. Altobelli tocca la poltroncina con la punta, quello del Tormene è in verticale e tenuto dalla mano destra e quello del Forcella è tenuto obliquo sopra le gambe accavallate).

[14] Incisione a firma CANEDI (Francesco, Milano 1841 – Lions 1910) – FOLI (Augusto)

[15] Enrico Verzaschi, fotografo romano attivo a Roma dal 1860 circa; intorno al 1869 – 1870 rileva lo “Stabilimento fotografico in Passeggiata di Ripetta 16” da Gioacchino Altobelli. Fonte: Roma 1840 – 1870. La fotografia, il collezionista e lo storico, Peliti Associati, 2008 a cura di M. F. Bonetti con C. Dall’Olio e A. Prandi

[16] A scanso di equivoci evidenziamo che nel libro del torneo non è menzionata una fotografia del giorno d’inaugurazione.

[17] Questi i giocatori di Roma citati nel libro del torneo: G.B. Alfonsi, Prof. G. Amati, Maestro elementare L. Bellotti, Ing. A. Bruschelli, Cav. C. Camilleri, G.B. Carretti, Cav. Ciacchi, Cirillo B., De Bonis G., Comm. V. Errante (Senatore del Regno), P. Fambri, Avvocato P. Fazzini, Capitano E. Felisi, Commendatore F. Filippi, Maggiore P. Friggeri, Generale Garibaldi Menotti, G. Gualdo, Avvocato B. Guardabassi, L. Iacopi, L. Maggiorani, Ingegnere V. Marzini, Ingegnere G. Marzuzzi, Ingegnere C. Mazzarini, P. Moro, Avvocato P. Muratori, Avvocato L. Oddone, P. Podesti, F. Prosperi-Buzi, Dottor G. Rasinelli, Commendatore L. Ripari, F. Ruspaggiari, L. Sprega, Em., En. e M. Vannutelli, Professor P. Volpicelli, Dottor R. Volpicelli

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