I luoghi degli scacchi: Bari
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(Claudio S.)
Centro industriale e commerciale, grazie al suo porto Bari fu sempre crocevia di traffici con l’oriente e il nord Africa. La romana “Barium” entrò a far parte dell’impero d’oriente, poi fu saracena e bizantina, normanna, angioina e aragonese, in seguito spagnola e nel ‘700 borbonica. Oggi è nota grazie all’affermazione della Fiera del Levante, che si ha in settembre di ogni anno a partire dal 1929.
Bari ha un patrono famoso nel mondo anche fra i non cristiani, in quanto San Nicolò, vescovo di Myra (Turchia), è colui che originò il mito di Santa Claus (St.Nicolaus), cioè di Babbo Natale. Ma come ha fatto San Nicola/Babbo Natale a diventare ancor più famoso della Befana o dei re Magi? Ebbene, la storia racconta che a Myra il suo vicino di casa avesse tre figlie ma non i denari per farle sposare, e che stesse pensando di farle prostituire per raggranellare la somma necessaria. Allora Nicola pensò bene di lanciare un sacchetto di monete d’oro entro una finestra della casa dell’uomo, al quale fu così possibile maritare la prima figlia. Il buon Nicola ripeté successivamente il generoso gesto e anche le altre due ragazze poterono sposarsi. Quando nel 1613 gli olandesi fondarono New Amsterdam, cioè New York, vi portarono le loro tradizioni e con esse la devozione a Santa Klaus, che così entrò definitivamente nella storia.
Nel gennaio del 1948 Bari ospita un interessante torneo magistrale. Il peruviano Canal precede il romano Giustolisi e Mario Napolitano, un figliol prodigo tornato nel suo paese natio.
Bari, Torneo Anna Zapler 1948: 1°Canal 7,5/8, 2°Giustolisi 6,5, 3°Napolitano 5,5, 4°Nestler 4,5, 5°Ornstein 4, 6°-7°Del Pezzo e Gabinara 2,5, 8°Maragliano 2, 9°Bozzo 1
Il primo torneo internazionale si tiene a Bari nel 1970.
L’ungherese Dragoljub Janosevic si impone davanti agli ungheresi Barcza e Dely e al tedesco Unzicker, favorito della vigilia.
Ottimo sesto posto per Roberto Cosulich, primo degli italiani con punti 8/15, ed imbattuto contro i primi quattro classificati.
Il secondo torneo internazionale si tiene a Bari nell’estate del 1971, con la formula del torneo open a 36 partecipanti. Dopo nove turni la spuntano Mariotti e l’ungherese Forintos. “Subito al primo turno sono stato sorpreso“, ci ricorda Sergio Mariotti, “dal non più giovane maestro Remo Calapso, che aveva ben 42 anni più di me, ma poi ho infilato una bella serie di sei vittorie consecutive“.
Bari 1971: 1°-2°Mariotti e Forintos 7/9, 3°Martinovic 6,5, 4°-6°Cosulich, Gasic e Sakhovic 6, 7°-11°Bertok, Cappello G., Flesch, Nestler e Paoli 5,5, 12°-13°Ljubisavljevic e Pflichthofer 5, 14°-22°Baretic, Cavallo, Dimitrijevic, Hottes, Mlcousek, Rosino, Schurr, Vuruna e Wagman 4,5, 23°-26°Calapso, Jadrijevic, Meo e Troianescu 4, 27°-30°Ginouhliac, Giustolisi, Micheli e Veskov 3,5, 1 31°-33°Magrini, Mariani e Simic 3, 34°Romi 2, 35°Mrsa 1,5, 36°Milovanovic 0
Nel 1972 il torneo internazionale torna al formato del girone all’italiana. L’ungherese Levente Lengyel si impone precedendo il bulgaro Padevsky.
In contemporanea si tiene un forte torneo open, che vede il terzetto straniero composto dagli jugoslavi Bukal e Bjelajac e l’ungherese Flesch al primo posto.
Il quarto torneo internazionale di Bari torna nuovamente alla formula open. Tra i sessantaquattro partecipanti vi sono molti jugoslavi ed i vincitori delle due precedenti edizioni Mariotti e Lengyel, ma tutti si devono inchinare all’ottimo stato di forma di Bela Toth.
Bari 1973: 1°Toth 7,5/9, 2°Knezevic 7, 3°-6°Bukal, Bjelajac, Cebalo e Kicovic D. 6,5, 7°-13°Kicovic B., Paoli, Kizov, Nikolic St., Raskovic, Majorani e Milicev 6, 14°-19°Mariotti, Joksic, Capuano, Magrini, Sindik e Lengyel 5,5 (64)
Il torneo internazionale di Bari del 1974 viene vinto dallo jugoslavo Stanimir Nikolic, che precede i connazionali Nikolac e Abramovic. Bela Toth è lontano dai livelli dell’anno precedente.
Bari 1974: 1°Nikolic St. 7,5/9, 2°Nikolac J. 6,5, 3°-6°Abramovic, Dell’Accio, Palmiotto e Walker 5,5, 7°-9°Bukal, Paoli e Toth 5, 10°-12°Amadesi, Blasi e Primavera R. (20)
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