Uno Scacchista

Annotazioni, Spigolature, Punti di vista e altro da un appassionato di cose scacchistiche

[R] Vinciamo facile come vinceva Alekhine!

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R I S T A M P A

(Topatsius)
“Alekhine opera all’infuori di ogni facoltà umana. E’ il signore di qualche potenza di cui ci è occulto ogni principio” (Massimo Bontempelli in “La Donna del Nadir”).
Ieri era il 31 di ottobre. Nasceva a Mosca il 31 ottobre 1892, 125 anni fa, Alexander Alekhine, campione del mondo 1925-’35 e 1937-’46.

[nella foto, Alekhine con Chess, il suo gatto siamese]

Un giovanissimo Alekhine (classe 1892) nel 1908 già era capace di cose come questa:

Viakhirev-Alekhine, Russia, 1908
Viakhirev-Alekhine, Russia, 1908

1. … Dh1+  2.Ag1 (forzata) Ah4! (minaccia Dxh3+ e matto alla successiva) 3.Th2 (e adesso la Donna nera è in trappola. Ma ….) 3. … Dg2+!!   4.Txg2 fxg2 matto. Lo avevate visto tutti, sì o no? Bellissimo!

E adesso mettiamo da parte la coppia degli alfieri e, sempre per seguire le orme vittoriose di Alexander Alekhine, eccovi una delle più belle “chiuse” che mai si siano viste:

Grunfeld-Alekhine, Karlsbad 1923
Grunfeld-Alekhine, Karlsbad 1923

30. … Txd4!   31. fxe4 (se 2.cxd4 Axd4+   3.Rf1 Cf4!   4.Dxe4 Dc4+   5.Re1 Cxg2+   6.Rd2 Ae3+ e vince) 31. … Cf4!   32.exf4 Dc4!   33.Dxc4 (che altro?) Txd1+   34.Df1 Ad4+ e poi matto con Txf1.

Finiamo con un’altra conclusione devastante, con la quale il campione russo travolge nientedimeno che …. la corazzata Potemkin!

Potemkin – Alekhine, Russia 1912
Potemkin – Alekhine, Russia 1912

Di certo la posizione dei pezzi bianchi non ispira alcuna fiducia. Dov’è finita la corazzata di un tempo? Alekhine non perdona in casi come questo.

15. … Cd3+   16.Rg3 Cxd4!   17.gxf5 (su Cxd4 segue De5+ e poi matto) Cxf5+   18.Rh3 Cf2 matto.

Eppure tutto sembra così facile quando a “muovere” è Alekhine! Non pare anche a voi che vincere è tanto facile?

Il 24 di marzo del 1946 la notizia della morte di Alekhine, avvenuta ad Estoril (Portogallo) in circostanze mai del tutto chiarite, ci privò di quello che probabilmente sarebbe stato (considerato che i contatti erano già a buon punto) uno dei “matches del secolo”, quello fra Alexander Aleksandrovic Alekhine e Mikhail Moiseevic Botvinnik. Un vero peccato.

Alekhine in simultanea a Liegi, 18 agosto 1930
Alekhine in simultanea a Liegi, 18 agosto 1930

POST SCRIPTUM:

Titti, nipote di un amico e discreta giocatrice, ci ha un po’ seguito fin qui mentre preparavamo quei diagrammi. E osserva: “Zio, ma non dite che per vincere facile come vinceva Alekhine si dovrebbero prima raggiungere posizioni vinte?”. “Va bene, Titti, hai ragione; lo aggiungo qui nel post scriptum, eh?”. Incontentabili davvero, questi giovani di oggi!

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