Uno Scacchista

Annotazioni, Spigolature, Punti di vista e altro da un appassionato di cose scacchistiche

Richard Teichmann dalla benda nera

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(Riccardo M.)
Teichmann: un nome che per un trentennio (1893-1923) fu tra i più temuti al mondo. Ma no, mica era un pirata! Anzi, era una delle persone più buone e simpatiche, a detta di molti che lo conobbero, che frequentavano il mondo degli scacchi.

Richard Teichmann era nato il 24.12.1868 (lo stesso giorno di Lasker!) a Lehnitsch, un paesino della Turingia, pittoresca zona montana della Germania Occidentale. Frequentò il ginnasio nella vicina Altenburg, poi studiò a Berlino e a Jena, soprattutto filologia. Apprese l’inglese, il francese, l’italiano e lo spagnolo, che parlava correntemente. Imparò il gioco a Berlino, da studente, frequentando i locali maestri e perfezionando sempre più le sue conoscenze. E così gli accadde di vincere nel 1891 il campionato di Berlino, superando a sorpresa gente del calibro di Walbrodt e Bardeleben. Nel 1892 si trasferì a Londra, dove proseguì nell’abitudine di frequentare i migliori ritrovi scacchistici.

Nel 1894 si iscrisse al suo primo torneo importante, quello di Lipsia; ma la sua domanda venne in un primo tempo rigettata perché pareva non avesse titoli di merito sufficienti. Qualcuno per fortuna ricordava il successo di Berlino di tre anni prima, e così poté giocare. E fu incredibilmente terzo alla fine, dietro Tarrasch e Lipke, ma davanti a Blackburne, Walbrodt, Janowski, Marco, Mieses, Schlechter, Schiffers e altri 8 giocatori. Nel 1895 fu settimo ad Hastings (su 22 partecipanti).

teichmann
Un giovane Teichmann, ancora senza benda

Tornò a stabilirsi in Inghilterra, dove rimase a vivere per quindici anni. Insegnava lingue. Una grave lesione oculare lo costrinse a indossare una benda sull’occhio destro, che gli dava il minaccioso aspetto di un pericoloso pirata. Al torneo di Londra del 1899 fu costretto, per i problemi all’occhio, a ritirarsi dopo soli quattro turni.

Vinse a Londra nel 1900, a Montecarlo fu 4° nel 1902 (dietro Maroczy, Pillsbury e Janowski) e 5° nel 1903. Nel 1904 tentò la sorte americana, giocando a Cambridge Springs ma senza fortuna. Nella traversata dell’Atlantico scherzava coi compagni di viaggio (tra i quali Lasker, Schlechter, Chigorin, Janowski e Marco) con i quali imbastiva interminabili partitelle amichevoli. Ogni volta che perdeva una partita, era solito esclamare: “e ti credo, ho dovuto giocare con un occhio solo!”. Ogni volta che ne vinceva una, consolava il suo avversario con battute del tipo “dovreste ringraziarmi, così vi passa il mal di mare!”.

Nel novembre 1905 fu invitato in Argentina, dove rimase tre mesi, a tener lezioni, simultanee e incontrandosi con i migliori giocatori del posto (M.A.Gelly e B.Villegas) presso il “Club de Ajedrez” di Buenos Aires. Fu una visita proficua per lo scacchismo locale, perché sembra che pochi mesi dopo quella visita il numero dei soci balzò da 160 a 250.

Ma torniamo all’attività agonistica di Teichmann, che fu 5° a Ostenda nel 1906 (vinse Maroczy), primo a Berlino nel 1907, 6° ancora ad Ostenda nel 1907 (vinse Schlechter). Quindi sempre 5°: a Vienna 1908 (vinse Mieses su Duras), Praga 1908 (vinse Duras) e Amburgo 1910 (dove Schlechter precedette Duras e Nimzowitsch). Qualcuno, a causa di tali frequenti quinti posti, stava cominciando a chiamarlo “Riccardo V°”, prendendo spunto dal “Riccardo III°” di Shakespeare. Certi risultati accondiscendenti e tranquilli erano del resto molto allineati con l’indole del personaggio, pacifico e di gradevole compagnia.

Ma Richard fu poi di nuovo primo a Monaco nel 1909 e a Berlino nel 1910. E mostrò finalmente tutta la sua classe a Karlsbad nel 1911, il supertorneo nel quale mise in riga tutti i 25 avversari, praticamente l’intera èlite mondiale. Un trionfo!

Questa la tabella.

Torneo di Karlsbad 1911
Torneo di Karlsbad 1911 – Classifica finale

Da quel momento, purtroppo, fu quasi costretto a rinunciare ai tornei per dei sopraggiunti problemi cardiaci. Fece il suo rientro a Karlsbad nel 1923, e fece un signor torneo, nonostante le precarie condizioni di salute, con 3 vittorie, 2 sconfitte e 12 patte in mezzo a tutti i migliori giocatori dell’epoca. E lì fu pure vittima di un episodio strano e sfortunato, quando l’avversario di turno, un altro Richard (Reti), gli propose una patta che lui, troppo affaticato, volle accettare nonostante un certo vantaggio sulla scacchiera: intervenne l’arbitro, un tal Tietz, che ordinò la continuazione della partita dichiarando che la posizione di Teichmann, nettamente superiore, impediva la divisione della posta. Ebbene, Teichmann continuò cercando di semplificare per arrivare ugualmente alla patta, ma semplificò troppo e male, tanto che Reti prevalse nel finale. Un risultato ingiusto che lo vide ingiustamente penalizzato in classifica, dove così perse le orme dei primissimi.

Teichmann morì in un ospedale di Berlino, sofferente di cuore e di reni, il 2 giugno del 1925.

Richard Teichmann fu altresì autore di un libro sul torneo di Ostenda del 1907 e fu pure problemista, buon teorico dei finali e autore di svariati articoli apparsi sulle riviste dell’epoca. Tra le sue frasi rimaste celebri, questa: “un genio sa come trasgredire al momento giusto!”.

Teichmann_Arosa_1916

Da ultimo i suoi tanti matches, non dimentichiamoli! Ecco i principali risultati: Teichmann- Mieses 4,5-1,5 (Londra 1895), Teichmann-Rubinstein 2,5-3,5 (Vienna 1908), Teichmann-Mieses 6-1 (Berlino 1910), Teichmann-Capablanca 0-2 (Berlino 1913), Teichmann-Alekhine 3-3 (Berlino 1921), un bel pareggio che costituì il suo canto del cigno e l’affermazione, a 53 anni, delle qualità del suo gioco. Non si dimentichi infatti che in quegli anni Alekhine era già in pole position per portare la sfida mondiale a Lasker e Capablanca. In altri matches il nostro Richard sconfisse Napier, Loman, Lee, Von Bardeleben (due volte), Spielmann, Fahrni, Samisch. I due matches con Frank Marshall terminarono con un successo per parte.

Qualcuno si chiederà perché non abbiamo aggiunto qui la nota fotografia dei partecipanti al torneo di Karlsbad 1911, la vetta della carriera di Teichmann. Ebbene, non c’è la foto perché in quella foto mancava proprio lui, il vincitore: era andato a farsi medicare l’occhio! Non vorrei sbagliare, ma è molto probabile che quell’handicap fastidioso abbia assai condizionato l’attività del giocatore e lo abbia sovente indotto a chiudere prima del tempo delle bonarie amichevoli patte.

La buona salute e la fortuna, lo sappiamo, sono elementi imprescindibili per le prestazioni di un giocatore, non solo di scacchi. Dopo l’occhio, furono la Grande Guerra e poi i gravi problemi al cuore che impedirono a Teichmann di dar altro seguito a quel meritato trionfo di Karlsbad:  è da posizionare fra i grandi, il Richard dalla benda nera!  

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