Uno Scacchista

Annotazioni, Spigolature, Punti di vista e altro da un appassionato di cose scacchistiche

Aleksandr Kronrod ed il primo match di scacchi tra calcolatori

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(Mario Spadaro)
Aleksandr Semenovich Kronrod (Mosca, Russia 22 ottobre 1921 – 6 ottobre 1986), è stato uno dei geni più brillanti nati in quella che fu l’Unione Sovietica.

[In apertura, John McCarthy Boston (4/9/1927 – Stanford 24/10/2011) – Fonte: https://exhibits.stanford.edu/stanford-stories/feature/stanford-innovators]

 

Questo eccezionale talento fu un matematico, uno scienziato informatico, ha arricchito con importanti contributi la fisica teorica, l’economia teorica e la medicina, ed ha insegnato all’Istituto pedagogico di Mosca.

Per il suo lavoro su problemi di importanza nazionale, gli venne assegnato il Premio Stalin nel 1953, l’Ordine della Bandiera Rossa del Lavoro e L’Ordine della Stella Rossa.

Ebbe un ruolo importante nella costruzione del primo grande computer russo, il Relay Computer RVM-1.

Nel 1955 usò per la prima volta un computer elettronico presso il laboratorio Krzhizhanovskii dell’Istituto di energia dell’Accademia delle scienze russa, in seguito chiamato Istituto per le macchine di controllo elettronico.

Ha diretto la divisione matematica di ITEP, istituto che nel 1965 sfidò il programma di scacchi americano Kotok-McCarthy, approfittando del fatto che in quell’anno John McCarthy (grande ricercatore americano in informatica e pioniere nel campo dell’intelligenza artificiale, nonché docente di elettronica all’Università di Stanford) era in visita nell’ Unione Sovietica.

Alla fine del 1966 fu organizzato un match di quattro partite contemporaneamente tra il Kotok-McCarthy (che all’epoca era considerato il miglior programma degli Stati Uniti), in esecuzione su un computer IBM 7090, e il Programma ITEP su un M-2 sovietico, programma per il quale aveva lavorato come consulente anche il campione del mondo Mikhail Botvinnik.

L’incontro, iniziato per telegrafo il 22 novembre del 1966, ebbe la durata di nove mesi (le mosse venivano telegrafate una volta alla settimana) e fu vinto per 3-1 dal Programma ITEP sovietico.

John McCarthy sta per muovere 2.e5 dopo le mosse 1.e4 Nf6 (https://news.stanford.edu/news/2011/october/john-mccarthy-obit-102511.html)

 

Il Team ITEP durante l’intervista TV, 24 novembre 1967, M-20 in background, da sinistra: Anatoly Uskov , Georgy Adelson-Velsky , giornalista, Alexander Bitman, Vladimir Arlazarov e Alexander Zhivotovsky (nella didascalia della foto è erroneamente riportato l’anno 1968) [https://www.chessprogramming.org/Stanford-ITEP_Match]
Nonostante ITEP giocasse su hardware più debole, aveva un programma migliore, attuato da Georgiy Adelson-Velskiy, Vladimir Arlazarov, Alexander Bitman, Anatoly Uskov e Alexander Zhivotovsky, che lavoravano tutti nel laboratorio di Alexander Kronrod.

Le partite erano state concordate per il pari, qualora non venisse annunciato nessun scacco matto entro le 40 mosse, poiché entrambi i programmi avevano mostrato scarsa competenza nel finale.

Nelle partite 1 e 2, contro la versione più debole del programma ITEP, l’elaboratore Kotok- McCarthy riuscì a pareggiare due volte per la regola delle 40 mosse, anche se era leggermente inferiore in uno dei giochi e molto in svantaggio nell’altro.

Invece è stato battuto nettamente contro la versione più forte, perdendo la partita 3 in 19 mosse e la partita 4 in 41 con lo scacco matto; in tutte le partite il programma ITEP ha giocato posizionalmente meglio.

Qui di seguito le quattro partite:

Turno 1

Turno 2

Turno 3

Turno 4


Questo evento ebbe un finale molto triste: Alexander Kronrod, che ricordiamo dirigeva il laboratorio computazionale dell’ITEP (Institute for Theoretical and Experimental Physics), era una persona di alti principi morali, ed insieme a 99 matematici sovietici, firmò una lettera in difesa del matematico Alexander Esenin-Volpin (figlio del poeta Sergei Esenin), contro la sua detenzione forzata in un ospedale psichiatrico per motivi politici, in quanto aveva manifestato opinioni anticomuniste.

Per la sua firma in questa lettera Kronrod venne censurato ed ebbe l’aspro biasimo da parte del Partito Comunista, cadendo in disgrazia.

I fisici di ITEP, usarono tale rimprovero come scusa per estrometterlo dalla sua posizione, e nello stesso tempo, Kronrod fu licenziato dalla sua cattedra presso l’Istituto pedagogico di Mosca; i due provvedimenti punitivi di fatto stroncarono la carriera del brillante scienziato e da quel momento gli furono assegnati soltanto incarichi secondari.

L’ideatore del primo match di scacchi tra intelligenze artificiali, è sepolto nel Cimitero Donskoe di Mosca, in Russia.

(Fonte: Могила А. С. Кронрода)

Mario Spadaro è nato a Catania nel 1946. Ha iniziato a giocare a scacchi a metà degli anni ’60 e nel 1970 ha partecipato a Bari ai quarti di finale del Campionato Italiano, ottenendo la qualificazione alla semifinale a cui non partecipò per motivi di studio. Dopo alcuni incontri internazionali a squadre per corrispondenza, per circa 46 anni abbandonò completamente il gioco. Nel 2016 improvvisamente ha sentito «il richiamo della foresta», e ha ripreso l’attività agonistica a tavolino: “«hasta la muerte», come dicono i miei amici sudamericani.” (Mario Spadaro)

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