Uno Scacchista

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Carlsen batte Nakamura solo all’Armageddon del 7° set

10 min read

(Uberto D.)
La conclusione del Magnus Carlsen Chess Tour è stata una lunga ed emozionante battaglia tra Carlsen e Nakamura. Uno spettacolo agonistico tra i due migliori giocatori del mondo alle cadenze rapide, ma anche un lungo match (42 partite in totale nei 7 set giocati) di alto livello qualitativo. E l’intero Tour è stato premiato da un totale di 70 milioni di contatti sul web e in TV, un successo tale che ieri è già stato annunciato il nuovo Tour, che partirà a Novembre 2020 per concludersi con le Finali a Settembre 2021.

I toni iniziali di questo post possono sembrare enfatici, ma davvero lo svolgersi della finale sui 7 set in continua altalena dei risultati, le difficoltà impreviste che si è trovato ad affrontare Carlsen (incluso un improvviso mal di schiena), la grande capacità di Nakamura di resistere nelle posizioni difficili e addirittura di battere Carlsen da posizioni di mediogioco apparentemente aride… tutto ha contribuito a far definire da molti il match come “epico”.

Capisco che, in questa stagione povera di tornei, un match come questo sia stato un vero regalo per gli appassionati, ed è chiaro che l’impatto emotivo di una lunga settimana di gioco e del continuo inseguimento del norvegese (che è stato sempre indietro) fino al culmine della decisione con una partita secca abbia esaltato gli aspetti positivi della formula del Tour.

Un ruolo importante nella formula di successo sono stati i commentatori: Peter Leko e Yasser Seirawan sono stati molto abili nel miscelare valutazioni tecniche, sempre precise, con aneddoti dalla loro lunga frequentazione, in epoche diverse, dell’elite mondiale. Le interviste di Tania Sachdev sono sempre state gradevoli e il giocatore vincente nel set del giorno ha avuto  modo di dare qualche spiegazione sul perché di certe scelte (e ce ne sono state tante!).

Ma prima di entrare nel dettaglio del match di finale, torniamo all’inizio di queste Finali, con i due incontri di semifinale. La classifica del Tour, come vi avevo detto, ha definito gli accoppiamenti delle semifinali. Vediamo come sono andate.


Ding Liren – Carlsen 1-3

Sembrava dovesse essere una semplice formalità per il Campione del Mondo, reduce dalla terza vittoria “di tappa”, contro un giocatore che nel “Legends of Chess” di pochi giorni prima aveva giocato veramente male.

Invece le cose sono diventate inaspettatamente interessanti quando Ding Liren ha vinto la prima partita del primo set in ottimo stile. Carlsen, mostrando la sua ormai proverbiale capacità di reazione, ho rimediato subito con una bella partita di attacco. Dopo due patte Ding Liren è di nuovo passato in vantaggio vincendo la prima partita blitz grazie ad una incredibile svista di Carlsen che, in un finale sostanzialmente pari, si è semplicemente fermato a ragionare sulla posizione per più di 15 secondi, fino a perdere per il tempo! Come gli vedremo fare spesso nel torneo, il norvegese ha rimesso subito il set in parità vincendo la seconda partita Blitz arrivando così all’Armageddon.

Per regolamento, la scelta del colore nella partita decisiva è riservata al giocatore che si è classificato meglio nelle quattro tappe del Tour, quindi inequivocabilmente Carlsen. Il Campione del Mondo, tra la sorpresa di molti, ha scelto di giocare con il Bianco e un minuto di vantaggio ma Ding Liren ha dimostrato chiaramente come sia difficile vincere di Bianco a questo livello quando il Nero sa che la patta equivale alla vittoria. Insomma… patta e 1 set a zero per Ding Liren!

Come immaginate, Carlsen ha subito pareggiato il conto vincendo il secondo set in sole 3 partite, ed ha poi vinto sempre in 3 partite il terzo set, obbligando Ding Liren a giocare il tutto per tutto per vincere il quarto set. Quello che si rivelerà essere l’ultimo set del match era iniziato bene per Carlsen, ma il cinese ha sfoderato un bell’attacco nella seconda partita e ha pareggiato lo score.


Carlsen ha rischiato di perdere più di una volta e nella seconda partita del match di spareggio aveva una posizione difficile da difendere, invece…


Ecco il tabellone finale del match, giocato al meglio dei 5 set.

Una conclusione brutale e immeritata per Ding Liren, ma la superiorità di Carlsen è stata complessivamente netta. Qualche spavento e, soprattutto, la dimostrazione di qualche cedimento qua e là, non tanto tecnico quanto psicologico.

L’altra semifinale ha invece dato un segnale ben diverso, quello di un Nakamura in grande forma.


Dubov – Nakamura 0-3

Il match è durato praticamente un solo set, il primo, nel quale Dubov ha avuto ottime chances di passare in vantaggio, per poi perdere lo spareggio blitz. L’inizio del primo set è stato vivacissimo, con quattro partite decisive consecutive e belle combinazioni da ambo le parti, ma la partita che più mi è piaciuta è stata la quarta, che Dubov, con il Nero, doveva vincere per poter arrivare allo spareggio blitz. Guardate come ci è riuscito.


Nonostante la delusione, Nakamura andrà a vincere lo spareggio blitz e quindi il set. I successivi set saranno senza storia, con Dubov sempre condannato da un errore in più.

Una dimostrazione di forza e sicurezza da parte di Nakamura che, autodefinitosi qualche anno fa “… forse l’unico in grado di fermare Sauron” ha potuto preparare con un paio di giorni di anticipo il viaggio verso Mordor.


Nakamura – Carlsen 3-4

Ed eccoci quindi alla finale annunciata ed attesa, che è stata giocata al meglio dei 7 set, per una settimana di gioco e di tensione che non ha deluso.

Il primo set è iniziato subito con Carlsen che gioca una Siciliana Najdorf, chiarendo di non essere affatto intimidito dall’avversario. La partita decisiva del set è stata la seconda, con il Campione del Mondo che non solo non è stato in grado di sfruttare il vantaggio che si era costruito, ma che ha anche via via perso prima il ritmo e poi la partita. Chi pensava che il match sarebbe stato un monologo di Carlsen è stato subito accontentato!

Il secondo set è iniziato nel peggiore dei modi per il norvegese, che ha perso con il Bianco dopo aver impostato un attacco selvaggio. La seconda partita ha visto Nakamura optare per una rapidissima patta (14 mosse) in una insipida variante della Berlinese, ma nella terza partita è stato sconfitto dopo aver avuto ottime prospettive all’uscita dall’apertura. Sul punteggio di parità, cosa vi sareste aspettati? Tutto tranne la stessa identica variante di patta giocata nella seconda partita! La scelta di puntare tutto sulle partite blitz non ha però pagato e Carlsen ha vinto la terza Berlinese del set grazie a una svista di Nakamura (in posizione inferiore, comunque). 1 a 1 e si comincia tutto da capo.

Rinfrancato dal recupero nel secondo set, Carlsen ha vinto con stile la prima partita del terzo set e ha poi impostato anche lui una patta rapida (17 mosse) contro la Berlinese! Nakamura ha riso divertito, ma poi ha riso di soddisfazione quando ha subito pareggiato vincendo la terza partita nello stile di Carlsen.


La quarta partita ha visto una incredibile prestazione difensiva di Nakamura, tanto impressionante per il grado di difficoltà che deve aver scombussolato Carlsen: nella prima partita blitz ha infatti commesso una incredibile leggerezza in apertura perdendo subito un pedone centrale e, disunitosi, abbandonando in posizione disperata dopo sole 22 mosse. Con un’altra coriacea e brillante difesa Nakamura ha poi pattato la seconda partita blitz aggiudicandosi il terzo set per la frustrazione di Carlsen. “Ho già superato le mie aspettative” dirà Nakamura, ma nessuno gli ha creduto…

Conoscendo Carlsen, cosa credete che abbia fatto nel quarto set? Si è messo lì di buzzo buono e l’ha vinto! Ovviamente la cosa è più facile a dirsi (o a scriversi) che a farsi e per vincere la terza partita del set Carlsen ha dovuto fare ricorso a tutte le sue capacità strategico-tattiche: un piccolo capolavoro.

Il quinto set è stato molto equilibrato, con quattro patte comunque di ottima qualità Poi… hanno “scatenato l’inferno” come dice sempre Guido Meda riprendendo la famosa battuta de “Il gladiatore” alla partenza delle gare di Moto GP. Prima Carlsen ha tirato fuori dal taschino una Difesa Alekhine (“Ho avuto l’impressione che sia stato un errore con il mouse” dirà poi Nakamura) che, complice la rischiosa variante dei 4 pedoni impostata dall’americano, gli ha fatto vincere la prima partita Blitz. Poi, in un momento cruciale del match, Nakamura ha rispolverato la sua amata Est-Indiana alla quale Carlsen ha risposto giocando sorprendentemente una variante che concede molto al gioco al Nero, finendo per perdere molto nettamente. E’ stato quindi necessario lo spareggio Armageddon e di nuovo, come contro Ding Liren, Carlsen ha scelto il Bianco (“Una scelta impulsiva e sbagliata” dirà dopo la fine del match): Nakamura ha impostato una solida Nimzo-indiana, alla quale Carlsen ha risposto male, finendo in posizione leggermente inferiore e, nel tentativo di giocare per vincere, ha finito per perdere. 3 a 2 per Nakamura, risultato pienamente meritato.

Il sesto set è stato reso ancora più difficile per Carlsen di quanto già lo fosse da un improvviso mal di schiena che lo ha colpito poco prima dell’inizio delle partite mentre stava correndo sulla spiaggia. Il dolore, evidente nelle smorfie del norvegese e dai tentativi di assumere posture strane (addirittura inginocchiato), non gli ha impedito di giocare una splendida prima partita di attacco.


Nella partita successiva Nakamura avrebbe potuto pareggiare il conto, ma non ha trovato il bandolo della matassa in un finale di Torri e pedoni in realtà quasi vinto. Nella terza partita Carlsen ha optato per una rapida patta con l’ennesima Berlinese e di nuovo la variante di patta in 17 mosse. Questa volta però la maledizione della “patta rapida col bianco” non lo ha colpito ed ha chiuso il set con una convincente vittoria di Nero: 3 a 3 e tutto da decidersi nel settimo e ultimo set! Come ha detto Seirawan “Se qualcuno avesse scritto il copione del match in questo modo e l’avesse portato ad un produttore, avrebbe ricevuto un secco ‘No’, vista l’impossibilità che uno scenario del genere si avverasse“, Invece…

Un Carlsen di nuovo in forma ha vinto con sicurezza la prima partita, di Nero, ed è andato vicino alla vittoria anche nella seconda partita. Poi… una pessima terza partita ha rimesso in gioco Nakamura, mostrando, anche visivamente, che Carlsen era molto stanco o spento, in ogni caso poco reattivo. La quarta partita non ha portato altro che un vantaggio puramente nominale per il norvegese e la patta che ha ristretto la decisione sulla vittoria finale agli spareggi.

A confermare la pessima condizione di Carlsen, la prima partita di spareggio è stata vinta da Nakamura (anzi è stata persa da Carlsen) in un finale di colore contrario giocato malissimo dal norvegese. Tutto sembrava deciso, quanto meno dall’inerzia del match, quando il Campione del Mondo ha tirato fuori chissà da dove nuove energie confermando, se ancora ce ne fosse bisogno, la sua natura di combattente. Nakamura non ha giocato bene la sequenza di semplificazione in una Inglese e si è ritrovato, stavolta lui, in un finale di alfieri di colore contrario e Torri che non ha potuto difendere. Insomma mesi di partite, una settimana intera di match e tutto si è deciso in una partita secca, il tanto vituperato Armageddon.

Stavolta Carlsen ha scelto il Nero e, dopo essere stato anche in vantaggio, ha deciso per l’ingresso in un finale con Torre e Alfiere contro la Donna. il finale è patto a gioco corretto e con tempo a disposizione, ma per una conclusione all’Armageddon (dove non c’è incremento) è sembrata una decisione molto rischiosa. Il rischio ha comunque pagato e, mentre Nakamura scuoteva la testa sorridendo amaramente, il norvegese ha costruito una posizione in cui può oscillare per sempre con la Torre tra b6 e d6 senza neanche pensare: una cosiddetta “fortezza” per colui che ha sempre detto di “non credere alle fortezze“.

Ecco la posizione che ha concluso il match con la vittoria per 4 a 3 di Carlsen.

Non è certo una vittoria da leggenda come quella dell’Italia contro la Germania ai Mondiali di calcio del 1970, ma comunque un risultato che rimarrà nella memoria di molti. Ecco il tabellone completo del match.

Un risultato che in realtà poteva tranquillamente essere in favore di Nakamura, come ha ammesso onestamente Carlsen: “Nakamura mi ha spinto ai miei limiti e di questo gliene va dato atto.”

Anche Nakamura ha ottimi motivi per essere contento (a parte averci rimesso 60.000 US$ all’Armageddon) perché di fatto ha pareggiato il match dopo essere stato più volte in vantaggio e dando la dimostrazione di essere di poco superiore a Carlsen in questo formato misto: “Ho così tanta esperienza di posizioni inferiori contro Magnus, che ho giocato bene quando ero sotto pressione” ha scherzato poi Hikaru.

Come ho detto all’inizio, il match e il Tour in generale hanno ricevuto ottimi risultati sia in termini di audience sia in termini di apprezzamento da parte degli esperti, affascinati dall’alto livello qualitativo ed emotivo della battaglia.

Personalmente preferirei veder continuare il percorso di avvicinamento al sistema di punteggio del tennis, eliminando l’Armageddon e sostituendolo con una serie di minimatch Blitz 3’+2″, allo stesso modo con cui i tie-break nel tennis continuano fino a quando uno dei due giocatori non ha due punti di vantaggio. Se è vero che il match potrebbe continuare a lungo, è anche vero che vincere un match di questa durata solo pattando con il Nero non può essere la soluzione migliore.

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Vedremo se e quali affinamenti apporteranno gli organizzatori per il prossimo Magnus Carlsen Chess Tour. Nel frattempo congratulazioni agli organizzatori e ai giocatori, sempre nell’attesa di vederli presto giocare alla scacchiera. Se tutto andrà bene, tra il 5 e il 16 Ottobre 2020 si giocherà in Norvegia il torneo “Altibox Norway Chess” con Carlsen, Caruana, Aronian, Giri, Firouzja e Tari: non vedo l’ora!

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1 thought on “Carlsen batte Nakamura solo all’Armageddon del 7° set

  1. Complimenti Sig. Uberto D.Ottimo Articolo!!! Grande e ulteriore vittoria del GRANDISSIMO
    Magnus, anche SE sul filo di lana, comunque vincere 5 dei sei ultimi Supertornei on line
    è veramente SENSACIONAL!!!!!!!!!!!!!!!!
    Cordiali Saluti.

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