Uno Scacchista

Annotazioni, Spigolature, Punti di vista e altro da un appassionato di cose scacchistiche

Chess Tweet – La perla di Kavalek

2 min read

(Antonio M.)
Dopo la dedica di UnoScacchista apparsa recentemente sul Blog, mostriamo rapidamente una delle più famose partite di Lubomir Kavalek, uno dei più forti giocatori che abbia mai avuto la Cecoslovacchia, che arrivò ad essere tra i primi dieci al mondo e che è recentemente scomparso. È stato definito uno dei più talentuosi giocatori tra quelli che inaugurarono “l’età d’oro” dello scacchismo Ceco, insieme ai Grandi Maestri Vlastimil Hort, Vlastimil Jansa e Jan Smejkal.

Come molti scacchisti dell’Est europeo, si trasferì negli Stati Uniti (dopo una breve parentesi in Germania Ovest) in seguito ai fatti della Primavera di Praga, e lì vinse per tre volte il Campionato Individuale, dopo essere stato il più giovane scacchista a vincerlo nella madrepatria. Fu poi uno dei secondi di Fischer nel celeberrimo match mondiale del 1972.

Consiglio di vedere la partita senza usare i vari “Chess Engines”, per gustare al meglio le mosse a sorpresa che hanno messo in difficoltà uno dei fortissimi giocatori sovietici dell’epoca, incontrato in un Campionato Mondiale a Squadre Studentesco, cosa che fa capire la classica “baldanza giovanile” nella scelta di una variante così tattica e rischiosa.

Bella partita degna dei tempi Romantici, favorita è vero dalla classica irruenza giovanile che spesso porta ad azioni senza compromessi, ma di sicuro piena di spunti dove la fantasia l’ha fatta da padrona. Simpatico, tra l’altro, il commento dello stesso Gufeld che ebbe a dire: “Since this game I always maintain that the dark squared Bishop has a magic all its own.” (“Da questa partita io sempre sostengo che l’Alfiere campo scuro abbia una propria aura magica”).

About Author

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Scopri di più da Uno Scacchista

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading