Uno Scacchista

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Jonas Bjerre sarà il nuovo Bent Larsen?

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Jonas Buhl Bjerre (Foto di David Llada)

(Topatsius)
Nel 2020 Peter Heine Nielsen, che è stato il “secondo” di Magnus Carlsen nei suoi match mondiali ed ex n° 30 al mondo, disse che presto Jonas Buhl Bjerre (che è nato a Silkeborg il 26 giugno del 2004) sarebbe diventato il giocatore più forte di Danimarca.

Jonas è coraggioso e preparato. Può essere lui il primo danese ad entrare nella ‘top ten’ mondiale dopo Bent Larsen”, si sbilanciò Peter.

E David Llada (autore della foto sotto il titolo) scriveva così su Twitter a fine 2019: “Jonas sta progettando di prendersi un anno sabbatico lontano dai suoi studi per dare una spinta alla sua carriera scacchistica”. Le vicende legate al COVID non hanno di certo favorito le aspirazioni professionistiche del ragazzo danese. Ma staremo a vedere.

Nielsen ha comunque indovinato e Jonas Bjerre è Grande Maestro dal febbraio del 2020 (quando aveva 15 anni e mezzo), il più giovane scacchista danese di sempre. In realtà oggi di grandi maestri quindicenni in giro per il mondo ce ne cominciano ad essere abbastanza: l’età media dei giocatori titolati scende sempre di più, dappertutto.

Al movimento italiano Jonas Bjerre è già noto per aver giocato lo scorso aprile nel torneo di Bassano, dove si è classificato al 3°-4° posto pattando, tra gli altri, con il GM Pier Luigi Basso.

Bjerre ha preso parte di recente (agosto/settembre) al Campionato europeo individuale disputatosi a Reykjavik. Si è messo in luce in alcune partite ma non è stato continuo per l’intero torneo come probabilmente aveva sperato. A fermare la sua marcia iniziale è stata la sconfitta del 7° turno contro David Navara, una sfida importante che ad un certo punto lo aveva visto in favorevole posizione.

Tuttavia il mio amico maestro Izidorius mi riferisce di aver scelto proprio una partita di Bjerre a Reykjavik come uno degli esempi da mostrare ai suoi allievi in questi giorni, perché è una partita semplice da comprendere dal lato strategico e contemporaneamente ha diversi elementi significativi, dal punto di vista tecnico e tattico, ideali per parlarne con degli allievi intorno ai 12 – 13 anni di età. Ve la mostro con i commenti dello stesso Izidorius.

Jonas Buhl Bjerre – Tamas Banusz
Reykjavik, 31 agosto 2021

Ryšardas, tu che impressione hai da questa posizione?

A me pare una posizione equilibrata, abbastanza piatta” – replica subito Ryšardas, che è il meno giovane fra tutti – “le Torri nere ancora non sono entrate in gioco, ma anche il Bianco, dopo 20… Dc4, dovrà perdere un tempo per non cedere l’isolato pedone “a”.

Zibartas, sei dello stesso parere del tuo compagno?”. Altrettanto pronta la sua risposta:

Non direi che la posizione è proprio piatta. Le Torri nere non sono ancora in gioco e il Bianco ha una certa iniziativa contro il Re nero. Tenderei a preferire il Bianco. Il piano a mio parere è quello di portare il Cavallo in f5, puntellandolo con g4 e puntando sul fatto che il Nero difficilmente potrà giocare g6 per non indebolire le case nere che diventerebbero indifendibili. Io penso che col Cavallo in f5 e magari l’Alfiere in d4 il Nero dovrà organizzare la difesa e non potrà puntare sul controllo della settima con le sue Torri”.

Interessante, Zibartas, bene. Qualcun altro vuole intervenire?” Alza la mano Leonas:

Io preferisco di gran lunga il Bianco. In breve riuscirà ad attaccare g7 e, se appena riesce a far giocare g6 al Nero, le debolezze dell’arrocco nero si faranno sentire in maniera decisiva. In linea generale, e questo ce lo hai insegnato tu, maestro, se chi possiede la Torre contro due pezzi leggeri non ha evidenti compensi posizionali o di materiale (tipo: un paio di pedoni), chi ha i due pezzi leggeri di solito ha le migliori possibilità”.

Avete capito com’è determinato e sicuro Leonas, sì? In effetti lui è un allievo tra i più promettenti. Ed è stato anche rapidissimo (ma come fa?) a cercare …

“Ho trovato tre partite nelle quali si è raggiunta questa posizione “… -aggiunge Leonas- “ma a prima vista mi pare che, al di là del risultato, le mosse giocate e il piano seguito potrebbero non essere stati dei migliori. Sono: Abreu Delgado-Poulsen del 2002, Dvojris-Vladimirov del 1988 e Kuusk-Teemae del 2007. Le prime due le vinse il Bianco dopo una lunga battaglia, la terza finì patta”.

Andiamo avanti con attenzione.

Tamasz Banusz (classe 1989, GM, Elo 2631)


Rispondiamo infine alla domanda del titolo? No, non credo che Bjerre sarà il nuovo Larsen. Però di margini di miglioramento ne ha certamente ancora molti, quindi ugualmente questo è il miglior augurio che gli possiamo fare.

Il Campionato europeo è terminato domenica 5 settembre. Il russo Anton Demchenko è il nuovo Campione d’Europa (8,5/11). Secondo per spareggio tecnico il giovane tedesco Vincent Keymer, del quale vi avevamo parlato qui in passato. Ad 8 punti un altro russo, Sarana (sconfitto al 6° turno da Demchenko) e il rumeno Deac. Nel gruppone di 14 giocatori con 7,5 c’è anche Daniele Vocaturo, battuto da Keymer all’ultimo turno.

Jonas Bjerre è giunto 22° con 7 punti. E’ un ventiduesimo posto che, tuttavia, gli basta per ottenere la qualificazione alla FIDE World Cup 2022.

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