Sacrifici di Donna fra campioni del mondo
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(Topatsius)
Fra i momenti più esaltanti di una partita a scacchi c’è senza dubbio il sacrificio di Donna. Quanti ne avete veduti nella vostra carriera? E voi stessi ne siete mai stati protagonisti? Io sì: una volta. Ma il sacrificio era sbagliatissimo e abbandonai una mossa dopo. Lasciamo stare pertanto i sacrifici-suicidi e limitiamoci a parlare dei sacrifici di Donna corretti.
Sacrifici di Donna fra campioni del mondo sono ovviamente abbastanza rari da vedere, anzi rarissimi, ma hanno naturalmente un sapore diverso dagli altri anche quando sono meno brillanti e improvvisi di altri.
Il primo della storia di cui si ha conoscenza (almeno io …) è quello confezionato da Emanuel Lasker a Steinitz nel dicembre 1895 a San Pietroburgo.
Lasker – Steinitz
San Pietroburgo 1895
Nella posizione del diagramma Lasker trova
“Chi di spada colpisce, di spada perisce”. E così accadde che Steinitz fu vendicato quasi 40 anni più tardi da Alekhine, che colpì Lasker nel 1934 a Zurigo con un sacrificio di Donna in verità di altrettanto semplice esecuzione (meno semplice arrivare fin lì).
Alekhine – Lasker
Zurigo 1934
Nella posizione del diagramma Alekhine trova
A differenza di Lasker, non mi sembra che Alekhine abbia offerto la possibilità a qualche altro campione del mondo di sacrificare contro di lui la Donna.
La offrì invece il campione Botvinnik nel 1954 a Smyslov, senonché Smyslov, a differenza di Steinitz e Lasker, non era un ex-campione del mondo, bensì proprio lo sfidante al titolo mondiale, titolo che in quella occasione Botvinnik a Mosca conservò grazie alla regola che in caso di parità (e lì fu un 12-12) il titolo rimaneva al campione in carica. Quindi mi sa che non rientra esattamente nella tipologia oggi in tema.
In ogni modo ve la presento lo stesso la fase decisiva di quella partita, che fu la nona ed anche la più breve del match.
Smyslov – Botvinnik
Mosca 1954
Botvinnik ha appena giocato 18… Tc4-e4+. Possibile che un giocatore come lui non si sia accorto del sacrificio in arrivo? Eppure è così…

Ed infine eccovi un altro campione del mondo, Mikhail Tal, che subisce il sacrificio della Donna da un altro futuro campione del mondo, Fischer, in una celebre partita (chi non la conosce?) di un altrettanto celebre torneo, quello di Bled 1961, dove il diciottenne Bobby fece tremare fino all’ultimo round il giocatore di Riga. Su Bled 1961 abbiamo già scritto qui.
Forse anche questa partita esula un po’ dal nostro tema odierno in quanto Tal, quando la giocò, aveva da qualche mese perduto per mano di Botvinnik il titolo mondiale, mentre la strada di Fischer per la sua Reykjavik sarebbe stata ancora lunga.
Fischer – Tal
Bled 1961
E anche la strada per vincere questa partita sarebbe più ardua se Tal non desse una bella mano all’avversario spingendo ottimisticamente (22… e6-e5?) un pedone che avrebbe dovuto lasciare in “e6” dove stava.
Una volta chiesi a dei miei allievi di guardare questa posizione e dire quale fosse per loro il particolare più rilevante. Il più pronto a rispondere fu Mateusas: “m’impressiona la colonna ‘a’ completamente aperta!”. Mateusas divenne un discreto giocatore di … hockey su ghiaccio!
In apparenza il pedone in g7 è destinato a cadere dopo un eventuale 23.Dg5 h6 4.Dg4 d5 si potrebbe pensare a 23. Dxe5+ Dxe5 24. fxe5 Txg7, ma il vantaggio del Bianco mi pare minimo. Ecco allora …