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WaZ 2022 – Ottavo titolo per Carlsen

8 min read

I trofei del Tata Steel chess 2022 (© Jurriaan Hoefsmit – Tata Steel Chess Tournament 2022)

(UnoScacchista)
Magnus Carlsen e Arjun Erigaisi vincono i due tornei del Tata Steel 2022 con un turno di anticipo. Una frase secca, che potrebbe suggerire una seconda parte dei tornei noiosa o prevedibile, ma, come sempre a Wijk aan Zee, non è stato così. Se il giovane indiano ha potuto giocare una seconda parte di torneo in tranquillità visto il vantaggio dopo l’8° turno, Carlsen ha continuato a giocare ad alto livello ed ha battuto Mamedyarov e Caruana, chiudendo i giochi in anticipo grazie alla vittoria a forfeit contro Dubov, che, causa COVID, ha dovuto abbandonare il torneo dopo il 10° turno.

Due tornei molto combattuti, con relativamente poche patte, che, oltre alla bravura dei due vincitori, hanno confermato il ritorno a ottimi livelli di Mamedyarov, il valore di Rapport e le promesse Thai Dai Van Nguyen (imbattuto nel Torneo Challengers) e Jonas Buhl Bjerre (di cui ha scritto recentemente Topatsius, chiedendosi se “sarà il nuovo Bent Larsen“).

Lo sfortunato Dubov non ha potuto completare il torneo (© Jurriaan Hoefsmit – Tata Steel Chess Tournament 2022)

Anche nel mio primo report sul torneo ho dovuto parlare del COVID e dei problemi che hanno subito Caruana, Praggnanandhaa e Dubov a causa della positività di persone nel loro team. Dopo il 10° turno, Dubov è purtroppo risultato positivo ad un test PCR, con l’immediata conseguenza del suo ritiro forzato dal torneo. Il russo non ha per fortuna avuto nessun sintomo grave (“Sono asintomatico al COVID, ma se devo giudicare dalla mie partite contro Duda e Grandelius, sono sicuramente sintomatico!” ha poi scherzato) e un test successivo lo ha dichiarato negativo al COVID. Secondo le leggi olandesi, comunque, in caso di risultati contrastanti viene mantenuto cautelativamente lo stato di “positivo” e quindi gli organizzatori non hanno potuto fare altro che confermare le vittorie a forfait di Rapport, Praggnanandhaa e Carlsen. Speriamo che Dubov risulti negativo rapidamente in modo che possa giocare il primo torneo del FIDE Grand Prix che inizia il 3 febbraio prossimo a Berlino.

Torneo Master

Il torneo si è rivelato l’ennesima cavalcata vincente per Magnus Carlsen, che ha chiuso con 9,5 punti su 13 e un punto e mezzo di vantaggio su Shakhriyar Mamedyarov e Richard Rapport. Decisiva per la vittoria finale è stata la partita con Caruana del 12° turno, che vi mostrerò più sotto.

Il Tabellone finale del Torneo Master 2022

Carlsen è il solo giocatore ad aver finito il torneo imbattuto e ha costruito la sua ottava vittoria nel Torneo Master (o “Gruppo A” come si chiamava una volta) grazie alle vittorie sui giocatori con l’Elo più alto dopo di lui. Questa particolarità, evidenziata nel tabella qui sotto, sfata uno di miti a cui i detrattori del norvegese erano soliti riferirsi: la sua ipotizzata incapacità di battere i suoi “pari” e la sua “implacabilità” con gli avversari più deboli (relativamente, è chiaro: diciamo 2700 basso e più giù). Quest’anno è successo esattamente il contrario, con la sola eccezione della vittoria su Praggnanandhaa.

WaZ 2022 – Tabellone ordinato per Elo (blu=vittoria, arancione=sconfitta)

Nel torneo virtuale “over 2750”, Carlsen ha ottenuto 4 punti e mezzo su 5, in qualche modo dimostrando che la sua rincorsa a 2900 Elo ha una sua giustificazione. Certo, in questo torneo ha guadagnato solo 3 punti Elo ma, come ha tenuto a sottolineare, aveva ottenuto una posizione vincente in 9 partite su 12, nonostante abbia giocato 5 volte con il Bianco e 7 volte con il Nero: averne concretizzato “solo” 5 su 9 può essere un cruccio, ma la qualità del suo gioco è stata comunque sempre una spanna abbondante sopra tutti.

Magnus Carlsen vincitore del Tata Steel Master 2022 (© Jurriaan Hoefsmit – Tata Steel Chess Tournament 2022)

Come detto, Mamedyarov e Rapport hanno giocato un torneo molto buono e sono riusciti a rimanere in scia a Carlsen fino al penultimo turno, nonostante entrambi avessero perso lo scontro diretto con il norvegese. Il loro risultato è un toccasana per chi vuole vedere partite interessanti e combattute: da questo punto di vista il Tata Steel ha mantenuto la parola e il 42% delle partite giocate sono finite con una vittoria. Fanno eccezione alcune rapide patte di Karjakin, ma nel complesso ogni turno ha regalato più di una partita ad alto contenuto emotivo.

La classifica finale del Torneo Master 2022 (blu=vittoria, arancione=sconfitta)

Subito dietro di loro, troviamo Anish Giri che è stato sorprendentemente sconfitto da Jorden Van Foreest all’11° turno e ha dovuto quindi accantonare i sogni di rimonta dopo aver perso da Carlsen al 2° turno. Nel complesso un buon torneo per l’olandese, che si è comunque detto molto soddisfatto. A mezzo punto da Giri si è classificata la coppia formata da Sergey Karjakin (che ha rimediato la sconfitta patita per mano di Shankland al 12° turno grazie alla vittoria su Vidit all’ultimo turno) e dal vincitore dello scorso anno, Jorden Van Foreest (5 vittorie per lui, come quelle ottenuta da Carlsen sulla scacchiera, ma anche 4 sconfitte).

Continuando a leggere la classifica, troviamo due coppie di giocatori che hanno alquanto deluso. Con 6 punti e mezzo ci sono Andrey Esipenko (che all’ultimo turno ha perso con Praggnanandhaa rovinando un torneo altrimenti soddisfacente) e Fabiano Caruana, che è sembrato ancora fuori forma; volendo aggrapparsi alla scaramanzia, Fabiano giocò un disastroso Tata Steel Chess nell’anno in cui poi vinse il torneo dei Candidati. Sotto il 50% troviamo Jan-Krzysztof Duda (che non ha mai dato veramente l’impressione di essere in grado di lasciare un segno nel torneo) e Vidit Santosh Gujrathi, che ha chiuso in maniera disastrosa un torneo che lo aveva visto ben in evidenza: negli ultimi 4 turni ha perso prima con Praggnanandhaa, poi con Mamedyarov (a causa di una svista incredibile) e infine con Karjakin.

Chiudono con 5 punti e mezzo lo statunitense Sam Shankland (che ha sofferto più del dovuto e che ha brillato solamente per la vittoria su Karjakin al 12° turno) e il giovane Praggnanandhaa, che deve essere molto soddisfatto del suo debutto su un palcoscenico così difficile: 3 vittorie sulla scacchiera (Vidit, Esipenko e Grandelius, oltre a quella a forfait su Dubov) sono un bel bottino e le 6 sconfitte saranno utilissime come esperienza per il futuro.

In fondo alla classifica ci sono lo svedese Nils Grandelius (sempre combattivo ma talvolta ha dato l’impressione di non “reggere” nelle partite più tecniche) e lo sfortunato Daniil Dubov, sul quale c’è ben poco da dire, se non che è l’unico giocatore a non aver vinto neanche una partita (pur tenendo conto che ne ha giocate solamente 9).


Partite scelte

Alla cerimonia di chiusura, Mamedyarov ha definito questa partita “la migliore del torneo”, specificando che non ha mai perso in maniera così netta contro un avversario che ha giocato 25 mosse che sono la prima scelta del computer e solo 2 volte la seconda scelta.

La stretta di mano tra Carlsen e Mamedyarov prima della loro partita del 9° turno (© Jurriaan Hoefsmit – Tata Steel Chess Tournament 2022)


La battaglia tra olandesi è stata molto vivace e Jorden Van Foreest ha giocato in maniera molto ispirata, sacrificando una qualità e chiudendo con una bella manovra.

Giri abbandona contro Van Foreest (© Jurriaan Hoefsmit – Tata Steel Chess Tournament 2022)

Alla vigilia della sfida tra Caruana e Carlsen, lo statunitense aveva ancora qualche possibilità di battersi per la vittoria finale, ma non tutti credevano che i due si sarebbero impegnati per davvero, preferendo un comoda patta. Per fortuna, entrambi si sono seduti alla scacchiera con la voglia di giocare per vincere: il risultato è stato a favore di Carlsen, che ha giocato in maniera brillante sacrificando una qualità e dimostrando come una coppia di alfieri ben coordinata è una vera potenza.

Una partita che non si vedeva da un po’ di tempo… (© Lennart Ootes – Tata Steel Chess Tournament 2022)


Questa partita è stata molto importante per la classifica finale e, per sua sfortuna, Vidit è incappato in una clamorosa svista.

La disperazione di Vidit dopo la svista (© Jurriaan Hoefsmit – Tata Steel Chess Tournament 2022)

Torneo Challengers

Arjun Erigaisi premiato (© Jurriaan Hoefsmit – Tata Steel Chess Tournament 2022)

Nessuna sorpresa nel torneo Challengers: Arjun Erigaisi ha vinto il torneo in maniera convicente nonostante negli ultimi 5 turni abbia un po’ “tirato i remi in barca”. Certo, lo ha fatto vincendo comunque due partite e pattandone tre, quindi con un passo veloce che gli ha permesso di qualificarsi per il Tata Steel Masters 2023 con ben 2 punti di vantaggio sul ceco Thai Dai Van Nguyen e sul danese Jonas Buhl Bjerre. Ed è proprio quest’ultimo il giocatore più in vista degli ultimi 5 turni, con 3 vittorie.

Jonas Buhl Bjerre (© Jurriaan Hoefsmit – Tata Steel Chess Tournament 2022)

Seguono a un punto il terzetto di testa due giocatori esperti, il kazako Rinat Jumabayev (che ha frenato nel finale) e l’olandese Erwin L’Ami, autore di due vittorie negli ultimi due turni. Subito dietro i giovani Lucas Van Foreest e il russo Volodar Murzin, che chiudono con un +1 promettente, ma non entusiasmante. Segue a mezzo punto l’altro olandese, Max Warmerdam, che ha perso proprio all’ultimo turno con Dharda.

Il Tabellone finale del Torneo Challengers 2022

Entrando nella zona “negativa” della classifica, incontriamo l’esperto GM indiano Surya Shekhar Ganguly che non è riuscito mai a “ingranare”. Dopo di lui è arrivato il belga Daniel Dharda che non è riuscito a migliorare il suo torneo negli ultimi 5 turni. Come per lui, anche per il francesino Marc’Andria Maurizzi e per la russa Polina Shuvalova questo Torneo challengers va in archivio con un risultato non pienamente soddisfacente ma con tanta esperienza accumulata, che verrà comoda nei prossimi tornei.

La classifica finale del Torneo Challengers 2022 (blu=vittoria, arancione=sconfitta)

Chiudono la classifica il tedesco Roven Vogel (unico giocatore a non aver vinto nessuna partita) e la giovane cinese Zhu Jiner, che non si è di certo risparmiata nel giocare sempre a viso aperto.


Chiudo con la partita divertente tra i due giovanotti francofoni; l’impianto scelto dal Nero ha destato da subito molti sospetti, ma l’attacco del Bianco è stato veloce e preciso.

La partita Maurizzi-Dharda nella sua fase iniziale (© Jurriaan Hoefsmit – Tata Steel Chess Tournament 2022)


Si chiude quindi l’84ª edizione del torneo olandese, con Carlsen che ottiene la sua nona vittoria su 18 partecipazioni, contando anche quelle ai tornei minori; il suo ottavo titolo nel torneo principale è stato fortemente voluto, come ha tenuto a rimarcare durante la semplice cerimonia di chiusura.

2022: La sala di gioco, senza spettatori (© Jurriaan Hoefsmit – Tata Steel Chess Tournament 2022)

Speriamo davvero che l’anno prossimo si possano rivedere i tanti appassionati, giocatori e spettatori, che hanno da sempre caratterizzato i torneo di Wijk aan Zee. Assieme alla tradizionale zuppa di piselli dopo le premiazioni, ovviamente!

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3 thoughts on “WaZ 2022 – Ottavo titolo per Carlsen

  1. Riporto questa frase dall’articolo:
    *… Mamedyarov ha definito questa partita “la migliore del torneo”, specificando che non ha mai perso in maniera così netta contro un avversario che ha giocato 25 mosse che sono la prima scelta del computer e solo 2 volte la seconda scelta.*
    Ma l’uso del computer non ha tolto fascino e sorpresa a questo gioco? Intendo ad altissimi livelli. In fondo non studiano tutti la stessa successione di mosse? Boh.. forse non mi rendo conto, io sono solo un infimo appassionato.

    1. Il commento di Mamedyarov era di ammirazione per la capacità di Carlsen di giocare, ben oltre la preparazione di apertura, praticamente tutte le mosse che avrebbe giocato il computer, trovandole in partita. Come si è visto bene al Tata, c’è ancora fascino e spazio per le sorprese negli scacchi, tranquillo. 🙂

      1. sì è vero, sorprese ce ne sono.
        Volevo cogliere l’occasione per fare i complimenti a tutto lo staff di “Uno Scacchista”. Blog dai contenuti eccellenti. Grazie per la “compagnia” giornaliera.
        Carlo

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