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Khasin il longevo si ferma poco prima dei 99 anni

6 min read

Abram Khasin al festeggiamento del suo 95° anniversario (15 Febbraio 2018) [Foto da ruchess.ru]

(Mario Spadaro)
Con profonda tristezza apprendo dalla stampa che ad Essen in Germania, dove da molti anni si era trasferito con la famiglia, il 6 febbraio scorso è venuto a mancare Abram Khasin, a soli 15 giorni dal compiere 99 anni.
Sono affezionato a tutti personaggi di cui ho scritto, in particolar modo a quelli «positivi» e Khasin è stato un eroe di guerra ed un esempio di vita, perché ha dimostrato come si possano superare le difficoltà fisiche, è stato un grande giocatore di scacchi che ha vinto partite con diversi campioni del mondo, ed ha svolto il meraviglioso lavoro di insegnante e formatore di giovani studenti.
Gli avevo augurato di vivere 100 anni ma il Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe lo ha voluto un po’ prima con lui.

Come redazione di UnoScacchista abbiamo deciso di riproporre l’articolo su Abram Khasim che Mario Spadaro pubblicò qualche mese fa sulle nostre pagine.


Abram Khasin il longevo

(Mario Spadaro)
C’è un proverbio siciliano che recita «Un muzzuni ruttu campa cent’anni» (una brocca lesionata dura cento anni, probabilmente perché viene maneggiata con più cura), e viene usato quando una persona malaticcia riesce a vivere più di altre che durante la loro vita non avevano avuto patologie, modo di dire che si adatta perfettamente al personaggio di questo articolo.

Abram Khasin è nato a Zaporozhye in Ucraina il 15 febbraio 1923, ma i suoi genitori di origine ebrea, si sono trasferiti poco tempo dopo a Kiev, dove lui iniziò a giocare a scacchi.

Lui stesso dice di non ricordare quanti anni aveva quando imparò a giocare a scacchi da solo, guardando il fratello maggiore giocare.

A 16 anni entrò a far parte del Palazzo dei Pionieri, dove Bronstein e altri famosi giocatori di scacchi si allenavano, e divenne prima campione di stato, poi campione regionale.

Alla semifinale di Kiev, Khasin diventò candidato maestro dello sport e nel 1941 si qualificò per la finale; quel campionato cittadino rimase incompiuto perché iniziò la guerra.

La sua famiglia venne evacuata e lui andò al fronte come volontario, ed anche se aveva seri problemi di vista lui volle assolutamente recarsi in prima linea e fu arruolato nella divisione mortai; nel dicembre del 1942, venne gravemente ferito a Stalingrado, e gli furono amputate entrambe le gambe.

È sopravvissuto in ospedale dopo aver sofferto per le ferite, congelamento, polmonite, infezione del sangue e altre malattie.

Immagine da “partner-inform.de

Finita la guerra, Khasin, che ha trascorso tutta la sua vita con delle protesi e si è aiutato nella deambulazione con l’uso di un bastone, si è laureato all’istituto di lingue straniere ed è andato a lavorare in una scuola come insegnante di inglese.

Ha continuato a giocare a scacchi ed è diventato uno dei maestri più forti del paese; fu vincitore della semifinale del Campionato URSS del 1956, davanti ad Averbakh, Simagin, Polugayevsky e Ragozin, e si classificò al 17° posto nella finale di Leningrado.

Khasin spesso ha vinto con i più forti maestri di quel tempo, ha incontrato cinque volte il decimo campione del mondo Boris Spassky e tutte le partite si sono rivelate estremamente combattute, ma tutte sono finite in parità.

Vanta un punteggio in parità anche con Smyslov, ha giocato tre volte con Paul Keres nei campionati dell’URSS, nei quali ha vinto una partita e ne ha pareggiate due, ed ha vinto una partita anche con Petrosian, impresa difficile per chiunque.

Questa la partita:

Si classificò 1°-5° nella semifinale del Campionato URSS del 1957 a Leningrado, e terminò al 20° posto, facendo registrare 7,5 punti su 21, nella fortissima finale di Mosca.

Classifica del 24° campionato sovietico del 1957
Partecipanti al 24° campionato sovietico del 1957
[Fonte: diario facebook di Alexander Zasukhin]
In prima fila da sinistra: 1.Boleslavsky 2.Bannik 3.Vinogradov (giudice capo) 4.Keres 5.Tolush 6. Taimanov 7.Spassky 8.Khasin. 9.Korchnoi; in seconda fila da sinistra: 10.Gurgenidze 11.Nezhmetdinov 12.Petrosian 13.Mikenas 14.Aronin 15.Tal 16.Antoshin 17.Aronson 18.Stoliar 19.Kholmov 20.Bronstein 21.Furman 22. Personaggio senza nome; Tarasov Klaman non è nella foto.

Un campionato nazionale con tre Campioni del mondo (Tal, Spassky, Petrosian), due sfidanti al titolo (Bronstein, Korchnoi) e due candidati (Keres, Taimanov) e si può pure considerare come candidato Boleslavsky, che perse lo spareggio con Bronstein (match tra suocero e genero).

Contemporaneamente ai tornei si dedicò a quello che sentiva come la sua vocazione e cioè l’insegnamento.

La squadra giovanile di Mosca nel campionato a squadre svoltosi a Riga del 1959
[http://proint.narod.ru/publ2013/chariton_1957.htm](proprietà Sergei Grigorievich Rosenberg)
In prima fila da sinistra a destra: Vera Sternina (accanto a lei c’è l’allenatore della squadra nazionale Abram Iosifovich Khasin, senza occhiali!), poi Alla Kushnir, Natasha Belyaeva, Larisa e Nadezhda Kalashnikovs. In seconda fila a sinistra gli allenatori Viktor Lvovich Khenkin e Alik Roshal. Dietro le spalle di Roshal c’è la testa di Sasha Kuindzhi. Inoltre, da sinistra a destra Edik Spektor, Volodya Pribylov, Zhenya Gik, Seryozha Rosenberg, Yasha Murey, Volodya Suteev, tra Khenkin e Roshal – Borya Chertkov.

In quel torneo a Riga, i ragazzi di Mosca hanno conquistato il primo posto!

Khasin, in qualità di Istuttore osserva i suoi giovani allievi [https://chesspro.ru/thesaurus/kalinin_moy_uchitel]
[https://chesspro.ru/thesaurus/kalinin_moy_uchitel]
Ha insegnato scacchi al Central Chess Club, il Palazzo dei Pionieri a Mosca, in un collegio sportivo, ed è diventato un allenatore onorato dell’URSS (1968).

Tra i suoi studenti ci sono grandi maestri, allenatori, giornalisti, commentatori: Boris Gulko, Evgeny Bareev, Leonid Yurtaev, Yakov Murey, Natalya Konopleva, Vera Sternina, Elena Fatalibekova, Tamara Minogina, Marina Dolmatova, Marina Makarycheva, Alexander Zlochevsky, Alexander Kalininin, e sua figlia Anna Dergacheva è una maestra internazionale di scacchi.

Si è anche qualificato per la finale del Campionato URSS del 1961 (13°, 8/17) e del Campionato URSS del 1965 (13°, 8.5/17), mentre nel Campionato di Mosca fu 2° (1963) e 3° (1955), (1957), (1958) e (1961).

Fu terzo a pari merito nel torneo di Hastings 1963-1964 vinto da Mikhaïl Tal davanti a Gligoric e si classificò al quarto posto nel torneo di Kislovodsk nel 1964 (vittoria di Tal davanti a Stein ed Averbakh); nel 1964 gli venne conferito il titolo di maestro internazionale.

Si classificò 1°-4° al torneo internazionale di Mosca nel 1967, terzo nel torneo di Belgrado nel 1968, quinto nel torneo di Kislovodsk del 1968, vinto da Geller, quarto nel campionato RSFSR (Russia) del 1987.

Giocò anche per corrispondenza rappresentando l’URSS alle Olimpiadi internazionali di scacchi per corrispondenza dal 1968 al 1987; l’URSS ha vinto la competizione della 6a, 7a e 8a Olimpiade per corrispondenza (1968-1972, 1972-1976 e 1976-1982).

Fu nominato GM per corrispondenza nel 1972 e finì quarto nel Campionato mondiale per corrispondenza 1975-1980 e sesto nel Campionato mondiale per corrispondenza 1983-1989.

Ha iniziato a prendere parte attiva alle competizioni per veterani fin dai primi tornei, e nel 1992 finì 2° a mezzo punto dal vincitore, il maestro internazionale S. Zhukhovitsky, nel torneo internazionale di veterani di guerra nella città di Zhukovsky vicino a Mosca, dedicato al 50° anniversario della battaglia di Mosca, organizzato dalla All-Union Chess Club of Trade Unions e dalla Health and Sports Foundation.

[https://ruchess.ru/news/report/chtoby_pomnili/]
Nel 1994 ha vinto il campionato russo tra veterani, nel 3° torneo internazionale di veterani di guerra nel 1995 ha condiviso il 1°-2° posto con A. Cherepkov, e nel 4° torneo internazionale di veterani nel 1998 ha condiviso il 2°-4° posto (arrivò primo V. Osnos); ha partecipato ai campionati del mondo seniores in Germania (1993, 1995 e 1999), nei primi due si è classificato 6 ° con un punteggio di 8 punti su 11.

Dal 2002, Abram Iosifovich vive con la moglie in Germania nella città di Essen (nella casa accanto vive sua figlia, la maestra internazionale Anna Dergacheva con il marito e il figlio), continuando a giocare nelle competizioni dell’Unione tedesca di scacchi (il suo nome risulta nei data base fino al 2013).

[https://www.partner-inform.de/content/besedy-s-abramom-hasinym/84/]
Khasin ha incontrato il nono campione del mondo Tigran Petrosian non solo alla scacchiera; infatti erano amici e spesso si recava a casa sua dove aveva conosciuto anche sua moglie Rona Yakovlevna, che ebbe un ruolo importante nel risolvere il suo problema alle gambe, perché Rona aveva delle amicizie nell’Istituto Ortopedico e lì furono realizzate le protesi sperimentali con le quali avrebbe convissuto per sempre.

L’idoneità fisica non gli ha permesso di giocare al massimo e lui stesso diceva: «i campionati dell’URSS sono almeno con 20 partecipanti, cioè con una durata di più di un mese di gioco, e non sono mai stato in grado, a causa dei noti problemi di salute, di giocare bene. Se la quinta ora di gioco è una prova seria per qualsiasi giocatore di scacchi, per me già la quarta ora è diventata una prova del genere, verso la fine del torneo mi sento svuotato di energie sciupandolo per via degli ultimi 4-5 turni.».

Cosa sarebbe potuto diventare Abram Khasin negli scacchi, se non ci fosse stata la bomba a Stalingrado, che lo privò della sua salute e dell’opportunità di avere la forma fisica e la resistenza necessarie per giocare ai più alti livelli?

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1 thought on “Khasin il longevo si ferma poco prima dei 99 anni

  1. “fu vincitore della semifinale del Campionato URSS del 1956, davanti ad Averbakh…”
    E proprio Averbakh, ieri, è riuscito ad arrivarci, ai 100 anni!!!

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