Vasja Pirc
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(Adolivio Capece)
Vasja Pirc nacque il 19 dicembre 1907 a Idria, cittadina che poi sarebbe entrata a far parte della Jugoslavia; era di etnia slovena. Morì il 2 giugno 1980 a Lubiana, dove lavorò come insegnante di storia e geografia.
Non era un professionista, anzi a scacchi imparò da autodidatta, nonostante sia diventato presto uno dei migliori giocatori slavi. Parlava bene tedesco e inglese, era un estimatore del buon vino.
I suoi successi
Il suo primo risultato importante fu il terzo/quinto posto (con Maroczy e Takacs) nel torneo di Rogaška Slatina del 1929, vinto da Rubinstein davanti a Flohr.
Nel 1931 a Bled sconfisse Nimzowitsch.
Ancora nel 1931 giocò per la prima volta nelle Olimpiadi, conquistando la medaglia d’argento di scacchiera.
Giocherà ancora nel 1933, poi nel 1936 alle Olimpiadi non ufficiali di Monaco, poi nel 1937, poi nel 1950 (portando la Jugoslavia alla vittoria), e poi ancora nel 1952 e nel 1954 con la Jugoslavia che in entrambe le occasioni ottenne il bronzo.
Nel 1933 si classificò 2º dietro a Salo Flohr nel torneo di Hastings.
Nel 1935 vinse a Novi Sad.
Nel 1938 vinse a Bad Harzburg, davanti a Bogoljubov, e a Lodz, davanti a Tartakower.
Vinse il campionato Jugoslavo nel 1935 (1-2’ ex aequo), 1936, 1937, poi 1948 (alla pari con Gligoric) e ancora nel 1953.
Da ricordare anche che nel 1938 Pirc era la ‘prima riserva’ del famoso Torneo AVRO giocato in Olanda.
Nel 1948 giocò l’Interzonale di Saltsjobaden.
Nel 1949 pareggiò 5 a 5 un match con Max Euwe (+2, =6, -2), giocato a Bled.
Quando nel 1950 la FIDE istituì i titoli, gli fu attribuito quello di Maestro Internazionale; poi nel 1953 divenne Grande Maestro e anche Arbitro Internazionale.
Vinse alla pari con Bouwmeester l’Hoogovens Tournament a Beverwijk nel 1954.
La Difesa Pirc
Quanto alla difesa che porta il suo nome, sembra che la prima volta che la giocò in torneo fu a Belgrado nel 1946 contro Radulescu, abbandonando la abituale Caro-Kann.
In realtà risulta che l’avesse giocata già nel 1930 in un torneo lampo a Lubiana, e proprio con la sua difesa in quella occasione ebbe la soddisfazione di sconfiggere Alekhine con i pezzi neri.
Pirc perfezionò la difesa che porta il suo nome (ma che è nota come Ufimtsev per i russi) partendo da una idea di Paulsen (che la giocò nel 1883 e nel 1889): è caratterizzata dalle mosse d7-d6, Cg8-f6 e g7-g6 sia dopo 1. e4 sia dopo 1. d4.
Ha svolgimenti tattici simili alla Est Indiana, ma con la differenza che nella Pirc il Nero spesso evita di giocare le spinte c7-c5 o e7-e5.
Ancora in tema di aperture, a Pirc, insieme a Georgi Lisicyn, è attribuita la paternità del gambetto 1.Cf3 f5 2.e4, denominato appunto Gambetto Pirc-Lisicyn.
Vasja Pirc ‘fantasma’ a Carlsbad
Credo che quasi tutti gli scacchisti sappiano cosa fosse il “Vera Menchik Club”.
Vera Menchik (16.2.1906 – 27.6.1944) è stata una grande campionessa: vinse tutte le otto edizioni del Mondiale femminile, giocate dal 1927 al 1939.
Nel 1929 fu invitata al grande torneo di Carlsbad, unica donna: c’erano tra gli altri Capablanca, Euwe, Tartakower e Nimzowitsch, che la accolsero senza problemi. L’unico che ebbe da ridire fu il maestro viennese Becker, il quale – per scherno – disse che coloro che avessero perso la partita con la campionessa avrebbero dovuto essere iscritti d’ufficio a un costituendo “Vera Menchik Club”.
Becker fu sconfitto da Vera Menchik e così divenne il primo socio del club!
In seguito Vera sconfiggerà Euwe, Reshevsky, Sultan Khan, Sir George Thomas, C.H. O’D.Alexander, Colle, Yates e vari altri.
Riferendo del torneo di Carlsbad, nel 1987 John Graham nel libro Women in Chess scrisse che la Menchik si era classificata all’ultimo posto ex aequo con Vasja Pirc e Gideon Stahlberg, e che entrambi erano entrati a far parte del “Vera Menchik Club”. In realtà la Menchik arrivò davvero ultima, ma da sola, e né Pirc né Stahlberg presero parte al torneo!