Le danze di Alfieri di Alois Wotawa
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(Topatsius)
Alois Wotawa (Vienna 11.6.1896-12.4.1970) è stato un compositore di studi austriaco. Suoi ben 350 lavori, in grande maggioranza studi, molto apprezzati per tecnica costruttiva e per profondità di analisi.
Pur non avendo partecipato a molti concorsi, venne nominato “maestro internazionale della FIDE” nel 1966 per l’eccellenza dei suoi lavori. Di professione magistrato, raccolse 150 dei suoi studi nel libro “Auf Spurensuche mit Schachfiguren” (Berlino 1965), commentandoli con precisione e arguzia. Dal 1957 era “arbitro internazionale per la composizione”, nel campo degli studi (da: G.Porreca e A.Chicco “Il dizionario enciclopedico degli scacchi”).
Eccellenti ed arguti, allora. Non ci credete? Guardate questi tre qua (dove “il Bianco vince”), che mostrano uno dei preferiti divertimenti di Alois, cioè le schermaglie nei finali con Alfieri.
A. Wotawa
“Deutsche Schachzeitung” 1937
Il Bianco muove e vince
Le “danze” di Alfieri di Alois sono a volte danze di alfieri morenti, di alfieri impotenti di fronte ai precisi movimenti dei pezzi avversari. Come in questo lavoro, la cui soluzione è:
E passiamo al secondo lavoro.
A. Wotawa
“Schach Magazin” 1951
Il Bianco muove e vince
Qui gli alfieri sono di campo avverso ma di uguale colore, pertanto il Bianco un modo per vincere, grazie al suo minaccioso pedone centrale (fuori dal quadrato del Re nemico), potrebbe trovarlo. Voi lo trovate?
Terzo ed ultimo lavoro:
A. Wotawa
“Schach Magazin” 1949
Il Bianco muove e vince
Qui, infine, le ‘danze’ sono minime e appartengono ai due alfieri bianchi, che si sacrificano al momento giusto per consentire la promozione del proprio collega pedone ‘b’.