Ju Wenjun si conferma Campionessa del Mondo
4 min read
Ju Wenjun, vittoriosa nel match 2023 per il titolo (Stev Bonhage)
(Uberto Delprato)
A conclusione di un match avvincente, di ottima qualità tecnica ed alta tensione emotiva, Ju Wenjun ha battuto la connazionale Lei Tingjie e si conferma Campionessa del Mondo. La sua è stata una vittoria conquistata proprio nell’ultima partita, dimostrando una eccellente forza mentale e un’ottima tecnica nello sfruttare un vantaggio la cui conversione non era banale. Molte lodi vanno alla sfidante, che ha giocato in maniera dinamica e fresca, cercando di forzare le cose, specialmente in apertura; anche il suo comportamento al di fuori della scacchiera è stato esemplare, sempre sorridente ed ottimista anche dopo la sconfitta.

Il match mondiale è stato giocato sulla distanza delle 12 partite ed è stato organizzato in due fasi distinte: le prime 6 partite a Shanghai e le ultime 6 a Chongqing. La stessa separazione in fasi si è vista nell’andamento del match.
Nelle prime 6 partite la sfidante si è dimostrata preparata, volitiva e capace di mettere pressione sull’avversaria, ottenendo la vittoria nella quinta partita. La seconda parte del match è stata invece all’insegna delle capacità nervose e tecniche della Campionessa del Mondo, che ha cominciato a prendere il sopravvento, pareggiando lo score con una vittoria nell’ottava partita.

Le ultime due partite sono stata un’altra cosa: prevedibilmente affrontate con un carico psicologico pesante, aggravato dalla stanchezza, hanno mostrato due giocatrici dalle caratteristiche opposte. Lei Tingjie è apparsa stanca, a corto di energie soprattutto mentali e con l’obiettivo di arrivare agli spareggi Rapid. Ju Wenjun ha invece dimostrato una decisione e una capacità di prendere rischi che sono tipici di chi sa riconoscere quando è il momento di mettere pressione e sfruttare le debolezze dell’avversario. Il suo indubbio talento scacchistico ha fatto il resto, permettendole di vincere una dodicesima partita che per me è un piccolo capolavoro di psicologia applicata e di tecnica di gioco.


Insomma, Ju Wenjun vince per la quarta volta la competizione che assegna il titolo mondiale e si inserisce di diritto tra i grandi nomi del recente scacchismo femminile. Lo ha fatto con pazienza e fiducia, recuperando un match che non si era messo molto bene.
“Sono al settimo cielo e sollevata allo stesso tempo. Sono molto emozionata in questo momento. Sono stata molto concentrata sulla partita fino alla fine e perciò, quando è finita, ho pensato “Il bianco vince,”, e nient’altro.“: queste le prime parole di Ju Wenjun dopo la vittoria nel match.

E ancora “Ogni volta che vinco il Campionato del Mondo è qualcosa di molto speciale per me. Mi sento molto bene adesso; la qualità di gioco è stata buona ed entrambe abbiamo giocato molto bene stavolta: mi sento molto fortunata.”

Ovviamente non contenta Lei Tingjie, che però non ha perso la sua serenità ed espressività che l’hanno contraddistinta durante tutto il match. Il suo carattere solare è evidente anche dalle sue parole in conferenza stampa: “Okay, ho perso una partita, ho perso un match, ma ci sono molte cose per cui guardare avanti con fiducia. Continuerò a giocare e a cercare di farlo al mio meglio. Sono molto contenta di aver giocato questo match contro Ju Wenjun e ho imparato molto. E’ possibile che giocherò di nuovo un match per il titolo, ma è difficile dirlo con certezza.“.

E ancora: “La prima lezione che ho imparato da questo match è come mantenere il controllo sotto pressione. Ho anche imparato dalla mia avversara che si deve lottare in ogni partita fino alla fine“.

Ad una domanda specifica, le due ragazze hanno svelato chi ha fatto parte dei loro team. Per la ventiseienne Lei Tingjie hanno lavorato il suo ragazzo, il taiwanese Raymond Song, e il GM azero Teimour Radjabov. “Penso che in generale la nostra preparazione è stata niente male. Mi ha fatto piacere lavorare con loro, abbiamo passato un buon periodo assieme.”
La trentaduenne Ju Wenjun ha tenuto a ringraziare i suoi due allenatori, il Gm cinese Wei Yi e il GM indiano Pentala Harikrishna: “Con Wei Yi ho lavorato solo per circa sei mesi e con Harikrishna anche meno, ma mi hanno veramente aiutato e li ringrazio molto.”
Adesso seguirà solo un brevissimo periodo di riposo per Ju Wenjun, che sarà di nuovo alla scacchiera nella FIDE World Cup femminile 2023, che inizia a fine luglio a Baku. Una scelta rischiosa dopo un match così tirato (anche Ding Liren gioco subito dopo il mondiale il Grand Chess Tour a Bucarest, con un risultato deludente), ma fa piacere vedere questa grande giocatrice di nuovo in competizione e non ripetere la lunga assenza del 2022.
