In Qatar incubo indiano per Carlsen, battuto da Karthikeyan
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Carlsen-Karthikeyan, 7° turno del Qatar Masters Open 2023 (Aditya Sur Roy)
(UnoScacchista)
Il Qatar Masters Open si sta trasformando in un incubo per Magnus Carlsen: non solo ha perso contro il kazako Alisher Suleymenov al secondo turno, ma ieri è stato battuto anche da Murali Karthikeyan (2611), sesto avversario indiano in sette partite. Una lunga serie di “eredi di Anand” che, nonostante un punteggio Elo medio di 2508, ha messo in seria difficoltà l’ex-Campione del Mondo che sta imparando a proprie spese come sia difficile entrare nella “fossa delle tigri”.
Già, perché giocare (e vincere) i tornei Open richiede un’abilità diversa da quella che serve per vincere i tornei chiusi ad invito. Bisogna giocare contro avversari poco conosciuti e spesso mai incontrati prima, quindi è praticamente impossibile basare le proprie scelte in apertura sulla storia pregressa. Inoltre, bisogna essere pronti a giocare con il coltello tra i denti contro molti giovani giocatori, forse ancora acerbi strategicamente ma abilissimi tattici che, come Carlsen ha detto di Pranesh, sono in grado di attaccare “a destra, al centro e a sinistra”.
Non è quindi un caso se, dopo 7 turni, a Doha il solo 2700+ tra i sei giocatori del gruppo di testa è il ventenne indiano Arjun Erigaisi, mentre i VIP Nakamura, Giri e Abdusattorov inseguono a mezzo punto e Carlsen e Gukesh sono più indietro a un punto di distacco.
I vari Narayanan, Sindarov, Paravyan, Karthikeyan e Yakubboev (assieme a Erigaisi) hanno un’età media di 20 anni e mezzo e tanta capacità di giocare posizioni complicate senza troppe remore. Un atteggiamento che nei super-tornei difficilmente paga, ma che permette di raccogliere tante vittorie negli Open, terreno di caccia per questio giovani e agguerriti GM.

Ecco come Carlsen ha perso contro Karthikeyan, abbandonando così qualunque speranza di vincere il torneo.

Oggi per il norvegese, che a questo punto deve limitare i danni e contenere la perdita di punti Elo, c’è il 64-enne statunitense Kaidanov. Un cambio radicale di avversario: staremo a vedere se la doppia sconfitta avrà lasciato strascichi…