Carlsen vince all’Isola di Man
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chess.com Isle of Man Masters, Prizegiving, 1 October 2017 (Nikon)
(UnoScacchista)
“Finalmente!” si sarà detto Carlsen. Dopo un lungo digiuno di vittorie (nessuna nel 2017), il Campione del mondo vince un torneo: non un classico, non un torneo a inviti, non una World Cup, ma uno dei più forti Open visti di recente. Tutto è andato per il verso giusto per lui, ma il torneo ha riservato alcune sorprese.
[foto di John Saunders dal sito del torneo]
Per riassumere cosa di interessante è successo all’Isola di Man, scorreremo una sorta di album fotografico, usando le immagini scattate da Maria Emelianova e da John Saunders.
Il torneo
L’Open Internazionale dell’Isola di Man ha visto 230 giocatori affrontarsi in 3 tornei nella splendida sede del “The Villa Marina“. In aggiunta al torneo “Master” (160 giocatori) sono anche stati organizzati i tornei denominati “Major” e “Minor”, che dal 23 Settembre al 1 Ottobre hanno trasformato l’antica Insula Mona nel luogo scacchistico della settimana scorsa, ancor più importante della finale della FIDE World Cup 2017 di Tbilisi. E l’sola del triscele non ha deluso le aspettative.
La sede, ampia ed elegante, ha fornito l’ideale contorno alle partite dei 67 GM che sono accorsi per competere in un Open vivace e organizzato benissimo: addirittura il tempo ha offerto sprazzi di sole in un luogo tradizionalmente battuto da piogge quasi leggendarie.

Oltre a Carlsen, in cerca del primo successo dell’anno, e di Kramnik, alla caccia dei punti Elo che avrebbero potuto portarlo a qualificarsi per il Torneo dei Candidati 2018, c’erano molti altri giocatori di primissima fascia: Caruana, Anand, Nakamura, Adams, Gelfand, Eljanov (vincitore nel 2016) e Hou Yifan. Anche grossi nomi del passati hanno deciso di attraversare il Mare d’Irlanda (Short, Leko, Shirov e Timman per citarne alcuni), assieme a giovani di belle speranze (come il campione del mondo Junior Xiong Jeffery e gli indiani Praggnanandhaa e Sarin).
Magnus Carlsen

[foto di John Saunders dal sito del torneo]
Il norvegese vince con una prestazione convincente, soprattutto per la semplicità e la “leggerezza” di gioco, se mi passate il termine. La scelta di aperture poco frequentate e di mosse spesso poco ovvie ha pagato bene in termini di risultato. Due fra tutte, le vittorie contro Eljanov (contro il quale ha giocato niente di meno che la difesa Owen) e Caruana (Spagnola, variante Arcangelo) che di fatto hanno fatto vincere il torneo a Carlsen. Del suo torneo, chiuso con 6 vittorie e 3 patte, vi mostro l’elegante combinazione con cui ha guadagnato un pedone contro Granda Zuniga.

Dopo venti mosse di una Difesa Russa (scelta inusuale per il peruviano), Carlsen ha una certa pressione sulla colonna “e”. La combinazione sembra nell’aria, ma non è così evidente come si potrebbe pensare: 21. Cg6+ fxg6 22. Txe6 Cxh7 (se 22. … Txe6 23. Txe6 Cxh7 24. Txd6; se 22… Ah2+ 23. Rh1 Txe6 24. Txe6 Cxh7 25. Ab4+ Rg8 26. Te7 Df4 27. Dxg6 Df6 28. Dxf6 Cxf6 29. Rxh2) 23. Txe8+ Txe8 24. Txe8+ Rxe8 25. Dxg6+ Rd8 26. Dxh7 e il Bianco ha guadagnato un pedone. “Non è ancora abbastanza per abbandonare” direte voi; anche io avrei continuato a giocare ancora contro il Campione del Mondo, ma Granda Zuniga ha deciso di abbandonare dopo 26… De7 27. g3 Rc7 28. Dg6 1-0
Le due coppe

[Foto Chess.com/Maria Emelianova dal sito del torneo]
Durante la cerimonia di premiazione, Carlsen ha ringraziato un po’ tutti, ma in particolare la sua ragazza, che per la prima volta lo ha accompagnato ad un torneo (mentre per la prima volta non è stato con lui suo padre Henrik: un segno di emancipazione anche scacchistica?).
A Carlsen sono state date due coppe: una più grande, che transita di vincitore in vincitore ma rimane di proprietà del torneo e sulla quale sono incisi i nomi dei vincitori precedenti, ed una più piccola, che rimane al vincitore del torneo.
Larsen

[Foto Chess.com/Maria Emelianova dal sito del torneo]
Uno dei colleghi scacchistici che si è congratulato con Carlsen è stato Anish Giri, che, con il suo tipo humor, ha twittato “Congratulazioni, Magnus, per la convincente vittoria all’isola di Man. Si nota dalle tue partite l’influsso positivo che Larsen ha su di te“. In molti hanno pensato all’ispirazione che il grande Bent Larsen potrebbe aver avuto su alcune scelte di Carlsen durante il torneo, ma la spiegazione è molto più sottile: la ragazza di Carlsen si chiama Synne Christin Larsen. Capito che spiritoso Anish?
Subito dietro Carlsen: Nakamura e Anand

[Foto di John Saunders dal sito del torneo]
Subito dietro Carlsen, anche loro imbattuti, si sono classificati Nakamura e Anand. Entrambi hanno avuto un torneo regolare ma abbastanza incolore, senza incontrare neanche un giocatore da 2700. In effetti Nakamura ha incontrato Carlsen all’ultimo turno e quindi ha avuto la possibilità di vincere il torneo, ma la partita si è conclusa con una rapida ripetizione di mosse in una variante del Gambetto di Donna rifiutato che aveva già portato Karjakin e Nakamura ad uno scacco perpetuo dopo meno di 20 mosse a Bilbao nel 2016. Lo statunitense è poi rapidamente partito per gli USA dove Martedì 3 è stato ospite di Forbes e del loro Under 30 Summit: a Boston Nakamura ha parlato di come le strategie sulla scacchiera possono essere utili per affrontare i mercati azionari.
All’ultimo turno Anand ha invece battuto Hou Yifan in un mediogioco apparentemente arido creatosi da una Difesa Russa: mostrando che la sua classe è ancora intatta, ha accumulato piccoli vantaggi su piccoli vantaggi, fino a orchestrare una petite combinaison che gli ha fatto guadagnare un pedone e, dopo un finale impeccabile, la partita.

Anche in questa partita la pressione del Bianco sulla colonna “e” promette molto, ma, così come nel caso di Carlsen, la combinazione sfrutta la debolezza delle case attorno al Re nero: 25. Cxf7! (e non 25. Tf3 Cg6!) 25. … Txe3 26. Txe3 Rxf7 27. Tf3 Rg8 28. Txf4. Hou Yifan non ha fatto come Granda Zuniga e non ha abbandonato, ma alla fine il risultato non è stato diverso: 1-0 alla 53ª mossa.
Ancora più indietro

[Foto di John Saunders dal sito del torneo]
Appaiati a 6 punti e mezzo sono arrivati ben 9 giocatori, con risultati deludenti o eccellenti in funzione delle aspettative di inizio torneo. Non possono essere soddisfatti Eljanov (campione uscente), Caruana (che ha perso abbastanza male con Carlsen) e Kramnik, che invece di guadagnare i punti Elo che gli sarebbero serviti per il Torneo dei Candidati ne ha persi 8 a causa di un inizio torneo da incubo (1 su 3, con sconfitta da ben due campioni olimpici statunitensi: Caruana e … leggete più avanti). Torneo molto positivo per Adams, Vidit (che ha messo in difficoltà Carlsen nella loro partita al 7° turno), Sutovsky (che ha giocato in maniera molto aggressiva), Rapport e Shirov. Eccezionale il torneo per l’indiano Swapnil S. Dhopade (altro della classe “magica” del 1990), che ha realizzato una performance da 2768 Elo.
Caratteristica del suo stile fantasioso e brillante, vi mostro la parte finale della partita di Shirov con la Kosteniuk.

Il Nero ha una minacciosa coppia di Alfieri, con pressione su e4 ed f2, ma l’inchiodatura sul Cf6 sembra dare respiro al Bianco, grazie all’imminente cambio in f6. Shirov la pensa diversamente e decide che il Cavallo vale dinamicamente più della Te7: 19. … Cxe4! 20. Axe7 Dxe7 21. Ce3 Df6 22. De2 g6 (Brillante! Adesso anche la Ta8 potrà unirsi all’attacco attraverso la colonna “h”) 23. Tf1 Rg7 24. Cd5 Dh4 25. Cxc7 Th8 26. Df3 f5 27. Rh2

Confrontando i due diagrammi, sono evidenti i vantaggi ottenuti dal Nero dopo solo poche mosse dal sacrificio di qualità . E’ di nuovo il Cavallo a lanciare l’assalto: 27. … Cxf2! 28. Ce6+ Rf6 29. Txf2 Axf2 30. Dd3 Ae4 E’ impossibile impedire la sequenza Dg3+ e Dxh3#, quindi la Donna è persa. 0-1
La favola del torneo: James E. Tarjan

[Foto Chess.com/Maria Emelianova dal sito del torneo]
La notizia ha fatto rapidamente il giro del mondo (scacchistico), quindi la riassumo rapidamente: al terzo turno il veterano (65 anni) statunitense Tarjan ha battuto Vladimir Kramnik. Campione olimpico nel 1976 ad Haifa, aveva lasciato gli scacchi nel 1984, per poi riprendere a giocare nei tornei dopo 30 anni, nel 2014: si ricorderà bene il 25 Settembre 2017!
A onor del vero, Kramnik aveva giocato bene e ed era in netto vantaggio, quando è incappato un un brutto errore di calcolo.

Dopo 30. … Dxb3 31. Axa5 Db5 il Nero ha un chiaro vantaggio di spazio e coordinazione, ma Kramnik cerca di sfruttare il sovraccarico dell’Ag2 per in debolire le case bianche attorno al Re: 30. … Af3? 31. Axf3 Cxg3? (solo adesso il russo si accorge che dopo 31… Dxf1 32. Ae2 la Donna è intrappolata, ma quella sarebbe stata comunque la continuazione migliore; dopo 32. … Cxg3 33. Axf1 Cxf1+ 34. Rg2 Txe1 35. Tb2 T8e6 il Nero riesce a dare scacco perpetuo) 32. fxg3 Dxf1 33. Af2 Dd3 34. Tc3 Df5 35. Rg2 e Tarjan, incapace di credere ai propri occhi, ha proseguito con precisione fino a costringere Kramnik all’abbandono alla 56ª mossa.
E, dopo Caruana, Kramnik ha quindi perso contro un’altro campione olimpico statunitense…
Italia

[Foto Chess.com/Maria Emelianova dal sito del torneo]
Nel torneo hanno giocato 3 italiani: Sabino Brunello, Pier Luigi Basso e Valerio Bianco. Hanno tutti giocato all’incirca sui loro livelli, con i primi due che hanno totalizzato 5 punti su 9. Peccato per la sconfitta di Sabino con la lituana Cornette al 7° turno.
India

[Foto Chess.com/Maria Emelianova dal sito del torneo]
L’India si è presentata con ben 30 giocatori, tra i quali, oltre ad Anand, Vidit, Adhiban e Sethuraman (reduce da una brllante World Cup) alcune giovanissime speranze, come la sedicenne Vaishali e i due ragazzini dodicenni Sarin Nihal e Praggnanandhaa. Su tutti ha comunque colpito, come già detto, il risultati di Swapnil Dhopade.

[Foto di John Saunders dal sito del torneo]
Hou Yifan

[Foto di John Saunders dal sito del torneo]
Non si può non parlare dell’incredibile torneo di Hou Yifan. Non tanto per il suo risultato (6 punti su 9 che le hanno fatto vincere il premio per la miglior giocatrice con un turno di anticipo) ma per la sequenza iniziale degli accoppiamenti.
La doverosa premessa è che nel torneo di Gibilterra di quest’anno la giocatrice cinese si è resa protagonista di una clamorosa forma di protesta (ha abbandonato dopo poche mosse senza senso la partita dell’ultimo turno) per il fatto che sui 10 turni del torneo ben 8 l’avevano vista accoppiata con giocatrici. Calcolando che Hou Yifan ha deciso di abbandonare il circuito femminile (rinunciando anche al ciclo per il Campionato del Mondo femminile) per dedicarsi alle competizioni con gli uomini, era comprensibile il suo disappunto e la sua frustrazione.
Bene, i sorteggi dei primi 4 turni all’Isola di Man l’hanno messa di fronte… a 4 giocatrici! La cosa è diventata rapidamente la barzelletta del torneo (che qualcuno ha ribattezzato scherzosamente Torneo dell’Isola di [wo]Man), tra il nervosismo crescente della giocatrice (che ha perso con Nino Batsiashvili) e degli organizzatori che hanno verificato più volte gli accoppiamenti (risultati sempre corretti).
Per la propria sanità mentale, la cinese ha deciso di prendere un giorno di riposo al quinto turno (cosa possibile per tutti i turni tranne l’ultimo, informando per tempo la direzione del torneo – il turno non giocato viene equiparato ad una patta). Da lì in poi ha incontrato tutti uomini, risalendo rapidamente la classifica con 3 vittorie consecutive fino all’ultimo turno contro Anand. Il fatto che se avesse vinto sarebbe arrivata seconda a pari merito con Nakamura dimostra comunque il valore assoluto della giocatrice.
Nino Batsiashvili

[Foto di John Saunders dal sito del torneo]
La georgiana Nino Batsiashvili ha conseguiro la sua terza norma e quindi il titolo di Grande Maestro: complimenti. E’ la 36ª donna a ottenere il massimo titolo scacchistico e la 6ª georgiana a potersene fregiare.
Il sorteggio al primo turno

[Foto di John Saunders dal sito del torneo]
Al torneo dell’Isola di Man è stato sperimentato (credo per la prima volta in tempi recenti) l’accoppiamento completamente casuale al primo turno. Se questo ha reso il primo turno molto più divertente del solito evitando la sequela di accoppiamenti molto sbilanciati, dall’altro ha creato strane situazioni, come il fatto che il n.2 e il n.3 del torneo (Kramnik e Caruana) e due ex-campionesse del mondo (Hou Yifan e Kosteniuk) si sono incontrati subito.

[Foto di John Saunders dal sito del torneo]
Prima della cerimonia di premiazione è stato chiesto ai giocatori di esprimersi, per alzata di mano, sull’ipotesi di applicare questo sistema per il sorteggio del primo turno anche nel 2018: approvato a maggioranza (e con anche il voto della Larsen: che si voglia presentare anche lei sulla scacchiera l’anno prossimo?)
Gli spettatori

[Foto Chess.com/Maria Emelianova dal sito del torneo]
La presenza di grandi campioni è ovviamente una grande attrazione per gli spettatori: al torneo dell’Isola di Man è possibile passeggiare liberamente nella sala di gioco e osservare, anche da vicino, quello che il campione del Mondo sta facendo contro uno sconosciuto giocatore islandese. Per me questa è la vera bellezza dei tornei dal vivo: facendo in modo di garantire il rispetto del silenzio e un comportamento educato, gli organizzatori non dovrebbero mai impedire l’unica cosa che distingue la presenza nella sala di gioco dal seguire i tornei via internet.
Perchè ricordiamocelo bene:
Gli scacchi sono divertimento…

[Foto Chess.com/Maria Emelianova dal sito del torneo]
… per tutte le età e per i giocatori di tutto il mondo

[Foto Chess.com/Maria Emelianova dal sito del torneo]
Un bel servizio, completo e divertente. Complimenti!
Sono d’accordo: “gli organizzatori non dovrebbero mai impedire l’unica cosa che distingue la presenza nella sala di gioco dal seguire i tornei via internet.”. Ma non si rendono proprio conto cosa significa essere accanto al proprio beniamino GM ? Magari ti capita quella sola volta nella vita…