Relata refero
1 min read
(UnoScacchista)
E’ nota da tempo la simpatia di Karjakin verso Putin, quindi questa notizia non sorprende più di tanto, ma merita comunque la citazione. Senza commenti, perchè ognuno è libero di pensarla come vuole.
Da oggi Karjakin fa ufficialmente parte del “Team Putin”. E’ lo stesso giocatore ad annunciarlo con un Tweet stamane.
“Ho sempre dichiarato apertamente il mio sostegno a Vladimir Putin, adesso posso farlo ufficialmente. Team Putin. Io sono nel Team!“
(NdA: la punteggiatura è quella di Karjakin)

Il cosiddetto “Team Putin” è una sorta di associazione creata dal giocatore di hockey Alexander Ovechkin e ha l’obiettivo di sostenere apertamente Putin alle elezioni presidenziali che si terranno a Marzo 2018.
Non so dire con precisione che cosa mi preoccupa e infastidisce di più: se il potere che ci soffoca oppure la smisurata capacità delle persone di sopportarlo e perfino, come nel caso di Karjakin, di ossequiarlo.
Di questo passo annovereremo fra le nostre libertà soltanto quelle di sopportare ed ossequiare.
Ma, dal momento che anche queste sono libertà , Karjakin è legittimamente libero di sceglierle e utilizzarle. E, conseguentemente, di preoccuparmi e infastidirmi.
Hai ragione Riccardo, ma le ragioni per accettare le blandizie del potere possono essere molte. Su chess-news.ru viene fatto notare come gli altri membri del “Team Putin” (giocatori di hockey e la ginnasta Irina Wiener, moglie del miliardario Alisher Usmanov) siano tutti residenti all’estero e come Karjakin sia l’unico che (apparentemente) non abbia ancora una residenza fuori dalla Russia.
Messa così, non si parlerebbe più di genuino enstusiasmo (che potrebbe anche essere, chissà ), nè di “sopportare e ossequiare”, ma puramente di convenienza personale. E la cosa sarebbe molto meschina.