Machteld Van Foreest a Roma
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(Riccardo M.)
Fra gli iscritti al torneo “B” di Roma Città Aperta, che inizierà il prossimo 3 dicembre, c’è, fra i tanti, un nome e un viso da tenere particolarmente d’occhio, quelli di Machteld Van Foreest, un’olandesina di 10 anni che è forse la più grande promessa del movimento femminile europeo.
A qualcuno questo cognome non giungerà nuovo: la bambina è infatti la sorella del GM Jorden Van Foreest (Elo 2616, classe 1999) e di Lucas (MI, 2474, classe 2001). In famiglia giocano pure Pieter (classe 2002), Tristan (classe 2005) e Nanne (2007). Jorden l’anno scorso è stato il più giovane GM olandese di sempre, ma lei, ultima arrivata della famiglia e unica femmina, potrebbe, un giorno ancora non vicino, scalzare tutti i suoi fratelli dal podio della notorietà.
Machteld è nata a Groningen il 22 agosto 2007 e già si è messa in evidenza all’età di 6 anni vincendo il campionato olandese per bambine “under 10”. A maggio di quest’anno ha vinto l’under 12 “open” del suo Paese (vedere foto): era giunta alla pari con il dodicenne Khoi Pham e poi lo ha battuto 2-0 nello spareggio. A novembre 2017 il suo Elo è di 2001.

Questa è la posizione che Matilde ha raggiunto col bianco contro “il vecchio” (11 anni) Yichen Han:

Niente di particolare, ovviamente, in tale partita, ma quanti bambini, a 9 anni e 9 mesi, in questa posizione non avrebbero giocato Txc6? Invece lei, mostrando una notevole maturità, qui ha voluto anzitutto impedire ogni controgioco alla torre nera, muovendo Ce5 e vincendo facilmente. Brava!
E’ una famiglia eccezionale e interessante quella dei Van Foreest, che vivono a Groningen in una casa zeppa di libri di scacchi. Machteld, come i 5 fratelli, non va a scuola. I genitori giudicano la scuola inappropriata e inadeguata per il loro ragazzi. Ricevono l’istruzione direttamente a casa.
La piccola Machteld (Matilde, o Maggie) non si è mai divertita con i giocattoli, preferisce leggere libri, di scacchi e non solo. Lei studia scacchi, dice la mamma, circa trenta ore alla settimana. La sua ambizione? Ma è semplice: quella di diventare un giorno la migliore giocatrice del mondo!
Machteld e il fratellino Nanne sono iscritti rispettivamente al torneo “B” e “C” di Roma Città Aperta (3-10 dicembre 2017). Machteld sarà seguita da organizzatori, tecnici e appassionati (e soprattutto sportivi olandesi) con particolare curiosità. Noi di UnoScacchista le auguriamo soprattutto una carriera e una vita felice.

Molto interessante la storia dei Van Forrest. Anche Machteld promette bene . Mi lascio sconcertato ( e non poco) il fatto che non vadano a scuola, perche’ i genitori la giudicano inappropriata e inadeguata..
Anche se adoro gli scacchi, non vorrei mai relegare i miei figli in casa e crescerli vedendo il mondo da una scacchiera. Si certo giocatore fortissimo, ma gli scacchi sono nati per sviluppare la personalitá , non per distruggerla. Niente amici, niente scuola, niente bugie ai genitori, nessuna scappatella ecc ecc. Sono privati della propria esistenza. E’ gia successo con due sorelle polacche cresciute dal padre a pane e scacchi. Poi sono diventate sociopatiche.
Casa piena di libri di scacchi? A quella etá dovrebbero avere le riviste pornografiche nascoste sotto il letto semmai. IO ho cominciato a giocare a 9 anni, ho studiato da solo, comprandomi i libri con i miei risparmi. Ho sempre vissuto gli scacchi come una bellissima avventura. E cosi (secondo me dovrebbe essere). Infatti non digeriró mai i gioco rapido. Solo per dare spettacolo. Dentro al scacchiera esiste giá uno spettacolo, senza inventarne uno fasullo. Quindi dico: Povera bambina, si vede nello sguardo che é triste.
E delle giovani promesse scacchistiche italiane (femminili in particolare), chi parteciperà a torneo romano?