Scacchi violati
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(UnoScacchista)
Circa due mesi fa vi avevamo informato sul procedimento avviato presso il Tribunale Federale della FSI a carico di un numero “limitato” di tesserati per pesanti violazioni del Regolamento (“compravendita di partite”) in un “quadro preoccupante” denunciato anche e soprattutto dalla lettera aperta firmata da 10 importanti giocatori.
Il 25 Novembre è stata pubblicata la sentenza, con nomi, condanne e motivazioni.
Adesso sappiamo che il procedimento è stato instaurato a carico del MI Pier Luigi Basso, del MI Angelo Damia, del MI croato Milan Mrdja, del GM russo Igor Naumkin e del GM Andrea Stella per fatti collegati principalmente al torneo di Montebelluna del 2017. Assieme ai cinque giocatori, sono state oggetto del procedimento anche le Società ASD B. Vergani “Paese degli Scacchi”, Club 64 ASD e Club Scacchi Capri AD.
Ricordiamo che il torneo in questione è stato organizzato dal MI Basso in qualità di presidente del circolo B. Vergani “Paese degli Scacchi” e che, grazie al risultato ottenuto nel torneo, Andrea Stella ha ottenuto la sua terza e definitiva norma di GM.
Le accuse erano pesantissime e possono essere riassunte nella pianificazione e realizzazione di accordi preordinati tra i giocatori citati al fine di far ottenere a Stella il punteggio sufficiente per raggiungere la sua terza norma di GM. Il tutto in un clima di sistematici tentativi di coinvolgere altri giocatori in questa pratica illecita e antisportiva.
Vi consigliamo di leggere il dispositivo della sentenza per formarvi un vostro giudizio: preferiamo non riassumere la descrizione riportata per non rischiare di alterare la descrizione dei fatti, delle indagini e delle conclusioni alle quali è giunto il Tribunale Federale.

Riportiamo comunque alcuni elementi a nostro avviso molto rilevanti.
- Il primo è il riferimento alla memoria conclusiva con cui il Procuratore Federale ha deferito i giocatori sopra citati al Tribunale Federale: secondo il Procuratore Federale vi sarebbe oggi “una rivolta spontanea ma diffusa nel mondo degli scacchi contro quello che, inizialmente, era solo un malcostume occasionale; ma che invece, negli ultimi anni, è purtroppo diventata in Italia una prassi illecita diffusa e costante“.
- Il secondo sono i riferimenti alle conversazioni via Facebook tra alcuni giocatori, che descrivono addirittura un listino-prezzi per i punti da comprare.
- Il terzo è composto dai tentativi, non andati a buon fine, di coinvolgere altri giocatori, anche minorenni, in questa prassi illegale.
Le conclusioni a cui è giunto il Tribunale Federale sono molto articolate e le decisioni sono state:
- MI Pier Luigi Basso – sospensione dalla attività agonistica per 5 mesi
- MI Angelo Damia – sospensione dalla attività agonistica per 7 mesi
- MI Milan Mrdja – non colpevole
- GM Igor Naumkin – sospensione dalla attività agonistica per 6 mesi
- GM Andrea Stella – deplorazione con diffida (e nessuna comunicazione alla FIDE per l’eventuale invalidazione della terza norma di GM)
- ASD B. Vergani “Paese degli Scacchi” – esente da responsabilità
- Club 64 ASD – esente da responsabilità
- Club Scacchi Capri AD – esente da responsabilità
Valuterete voi quanto le pene irrogate dal Tribunale siano in sintonia con la gravità dei fatti, ma vi anticipiamo che, nonostante le conversazioni registrate e a causa di una testimonianza chiave poi ritrattata, non è stato provato l’illecito finalizzato alla alterazione del risultato del Torneo di Montebelluna.
Mentre va riconosciuta la relativa velocità con la quale il Tribunale è arrivato a una decisione e la trasparenza della comunicazione del dispositivo e delle motivazioni, rimangono comunque alcuni dubbi da, diciamo così, “giocatore della strada”:
- se il sistema era così diffuso e praticato, perchè è stata necessaria la lettera aperta di 10 giocatori per avviare il procedimento? Non è compito della FSI vigilare e intraprendere eventuali azioni per la tutela del gioco e del buon nome degli scacchi?
- ma davvero di tutto l’impianto accusatorio sono rimaste in piedi solamente le “condotte ed espressioni sconvenienti ed offensive e comunque non conformi a lealtà e correttezza sportiva”? Il Tribunale ha esercitato ripetutamente un “prudente apprezzamento” (ovvero in caso di ragionevole dubbio ha optato per la non colpevolezza) e ha tenuto conto, in molti casi, della giovane età dei giocatori, ma non resta una sensazione amara che non bastano la denuncia di 10 giocatori di rilievo, l’affermazione del Procuratore generale della pervasività di comportamenti illeciti e le registrazioni delle chat per provare un illecito? Come altrimenti sarebbe possibile in futuro?
- se Pier Luigi Basso era indagato e sotto processo, perchè gli è stato permesso di rappresentare l’Italia al Mondiale Junior under 20 che si è chiuso proprio ieri 25 Novembre? E’ vero che si è innocenti fino alla dimostrazione della colpevolezza, ma non sarebbe stato più prudente non far rappresentare l’Italia da un giocatore coinvolto in un processo di questa gravità?
- se un processo di questa portata non finisce sulla prima pagina del sito della FSI, cosa altro deve succedere perché la Federazione informi i suoi iscritti sulle decisioni del Tribunale Federale?
- ma soprattutto: tra 7 mesi, quando gli effetti della sentenza saranno evaporati, chi se ne ricorderà? Non si rischia l’effetto “tarallucci e vino” anziché ottenere un effetto deterrente?
Insomma, pur senza la “pistola fumante” che il Torneo di Montebelluna sia stato falsato, restano i comportamenti antisportivi, l’andazzo generalizzato di mercanteggiare sui risultati e, soprattutto, un danno di immagine devastante per gli scacchi. Danno che si può immaginare solo leggendo due esempi degli articoli pubblicati, quelli apparsi ieri su “La Stampa” su “La Tribuna di Treviso“: i titoli fanno riferimento comunque alla compravendita di partite e alla falsificazione dei risultati.
E adesso? Chi li rimette a posto i cocci?
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