Scaccobollo – ISRAELE 1964, XVI Olimpiade
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(Roberto C.)
La XVI Olimpiade degli scacchi si svolse a Tel Aviv in Israele dal 2 al 25 novembre 1964. Vi parteciparono 50 squadre per la prima volta in rappresentanza di tutti e cinque continenti con l’assenza dell’Italia come nell’edizione precedente di Varna 1962. Ogni squadra poteva portare sei giocatori, di cui due riserve per un totale di 294 giocatori (di cui 71 con il titolo di GM o di IM).
Dopo le cinque vittorie consecutive delle Olimpiadi di Amsterdam 1954, Mosca 1956, Monaco 1958, Lipsia 1960 e Varna 1962 rivinse nettamente la Russia, nonostante la clamorosa sconfitta contro la Germania Ovest per 3-1 grazie alle vittorie di Unzicker e Schmid su Smyslov e Keres. Finale A (quattordici squadre): Russia con punti 36½, davanti a Jugoslavia (32) e Germania Ovest (30½), quarta l’Ungheria (30).
Qualche dato: dal Gruppo 1 si qualificarono per la finale A Russia che con Petrosjan, Botvinnik, Smyslov, Keres, Stejn e Spasskji, ottenne 23½ punti su 24 e Spagna. Dal Gruppo 2 Jugoslavia (19½) e Olanda (19); terza arrivò la Mongolia (14½ davanti all’Austria, Messico, India e Bolivia) che ben si comportò anche nella Finale B vinta dalla Germania Est (38½) davanti a Svezia (32) e Danimarca (31½) arrivando al nono posto (25½ davanti a Cile, Filippine, Ecuador, Paraguay e Scozia) grazie principalmente all’ottima prestazione di Tudev Ujtumen con 13,5 punti su 17 (79,4%) con la conquista della Medaglia d’Oro in seconda scacchiera (!) davanti al finlandese Westerinen (13 su 17) e al russo Botvinnik (9 su 12) quando non era ancor IM, titolo che ottenne l’anno successivo.
La Finale B fu vinta dalla Germania Est, la C dall’Islanda e quella D dall’Australia alla sua prima partecipazione olimpica.
Le poste israeliane per celebrare l’evento scacchistico emisero due valori filatelici dentellati raffiguranti i cinque cerchi olimpionici e la scacchiera; quello dal valore facciale 0,12 e sfondo marrone scuro presenta un Cavallo bianco sul lato destro mentre quello da 0,70 dal fondo verde scuro una Torre bianca sulla parte sinistra.
(Qui la rubrica precedente).
[Per questo argomento seguiremo quanto già scritto sulle maggiori riviste scacchistiche italiane da vari autori (Ariodante Agostinucci, Oscar Bonivento, Giuseppe Scoleri Cardelli, ecc.) nonché i vari cataloghi italiani ed esteri presenti anche sul web.]