Uno Scacchista

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Stupak stupisce a San Pietroburgo

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Mchedlishvili-Stupak, San Pietroburgo, agosto 2018

(Riccardo M.)
Al “Memorial Viktor Korchnoi” (15-23 agosto) la coppa del vincitore è stata sollevata dal bielorusso Kirill Stupak, un buon Grande Maestro (2573) noto più che altro per aver conteso i primi successi giovanili a Magnus Carlsen, del quale è coetaneo (classe 1990).

[nel diagramma, Mchedlishvili-Stupak, 9° turno, dopo 49. Tb7. Il N muove e vince]

Onorata carriera fino ad oggi quella di Stupak, con numerosi primi posti (anche se non in tornei di primissimo piano). Tra l’altro ha difeso i colori della sua Bielorussia già in 4 Olimpiadi, dal 2010 al 2016, e quella di Batumi sarà la quinta. Qui a San Pietroburgo ha un po’ stupito il suo 8 su 9 (era appena il numero 9 del rating), fermato sulla patta solo dal IM russo Kozionov e dal GM indiano Gagare.

Tutti noi poi ci aspettavamo sul podio il ventenne GM russo David Paravyan (2630), specie dopo la sua partita “quasi immortale” del 6° turno contro Golubov, una partita fantascientifica che vi abbiamo presentato mercoledì scorso.

Ma David, dopo un inopinato rovescio al primo turno e poi 5 vittorie consecutive, ha lasciato per la strada due decisivi mezzi punti (turni 7 e 9) contro Fedorov e Tsydypov, giungendo soltanto 4°/9° con 7 punti, mezzo di meno degli altri due giocatori che sono saliti sul podio, il GM russo Maksim Chigaev e il più anziano (1973) secondo bielorusso Aleksej Aleksandrov, entrambi imbattuti come il vincitore.

Molto buono il torneo del russo Zhamsaran Tsydypov, che è stato in testa fino al 7° turno (era a 6,5 su 7, con il solo Chigaev in grado di fermarlo sulla patta) ma ha chiuso perdendo con Stupak e pattando con Paravyan. Merita un diagramma il finale della partita con Stupak, decisivo per la classifica finale.

Stupak- Tsydypov, 8° turno, dopo 72. Tc3

Con il Re bianco confinato sulla prima traversa la patta è quasi nei fatti. Tsydypov, purtoppo per lui, prende un abbaglio e crede di poter bloccare il pedone subito con 72. … Ta4?? senza prevedere la semplice manovra 73. Tc5+ Re6 74. Tc4 che, grazie all’attacco al pedone e4, fa guadagnare al Bianco il tempo di avvicinare il Re. La partita è continuata con 74. … Rf5 75. Rb2 Ta8 76. b5 Te8 77. b6 1-0

Il numero uno del lotto, il celebre Gata Kamsky, ha giocato un torneo incolore, imbattuto ma rallentato da ben 5 patte.

Fino al 6° turno aveva dominato il ventenne MI moscovita Maksim Vavulin, che ha compromesso il suo torneo al turno successivo, regalando una partita già vinta a Zhamsaran Tsydypov, e che alla fine si è dovuto accontentare della quinta piazza p.m.

E, fra tutti i partecipanti al “Memorial Korchnoi”, segnatevi un nome (non facile da ricordare a memoria, per la verità), quello del ragazzino di 11 anni (è nato a maggio 2007) Erdem Khubukshanov, proveniente dalla lontanissima, sperduta e gelida Repubblica di Buriazia, sulle rive sterminate del lago Bajkal. Erdem è un giovanissimo senza titolo, con Elo 2031, che è arrivato ad avere 5,5 su 8 prima di arrendersi all’ultimo turno col GM Kokarev (2608). Ha realizzato una prestazione da 2451, davvero notevole per la sua età e la sua inesperienza.

A margine del torneo principale (con 150 giocatori) si sono disputati quelli giovanili: under 9, 11, 13 e 15, ragazze e ragazzi, con altri 234 partecipanti complessivamente.

Nel “Memorial Korchnoi” decisiva per il successo di Kirill Stupak è stata la sua vittoria di nero, all’ultimo turno, contro l’esperto GM georgiano Mikheil Mchedlishvili (2608 anche lui), che avrebbe avuto bisogno di vincere per scavalcarlo.

Mchedlishvili era stato beneficiario di una notevole regalo al 7° turno da parte di Miroslav Vlasenko:

Vlasenko-Mchedlishvili, 7° turno, dopo 35. … Cxe5

Il Bianco ha sacrificato temporaneamente un alfiere in e5, contando di recuperarlo grazie all’inchiodatura sulla diagonale h2-b8 e guadagnare così un pedone. Sono due le mosse candidate: 36. Dg3 e 36. Dh2. Quale giochereste? Sembrano equivalenti ma non lo sono. La mossa giusta sarebbe stata 36. Dh2 e dopo 36… f4 37. Dxf4 Df5 38. Dxe5+ Dxe5 39. Cxe5 Axh3 il Bianco avrebbe un sano pedone in più; forse non sufficiente per vincere, ma comunque buono per giocare un finale superiore. Vlasenko ha invece giocato 36. Dg3??, accorgendosi solo dopo 36… Dh6+ che il Nero salva il pezzo perché dopo 37. Rc2 f4 la Donna è attaccata e il Bianco non ha il tempo per catturare il Cavallo in e5. Il Bianco, sconfitto ma sicuramente più saggio, ha subito abbandonato 37. 0-1.

E veniamo adesso alla posizione del diagramma iniziale, nel quale Stupak ha giocato la mossa che ha suggellato la sua vittoria nel torneo.

Mchedlishvili-Stupak, 9° turno, dopo 49. Tb7

Nella posizione del diagramma non solo vediamo la chiara superiorità dell’Alfiere sul Cavallo, ma Stupak sa togliere le ultime chances al georgiano giocando opportunamente 49. … Tc4 (non difficile da trovare, in verità, ma di certo esemplarmente didattica), mossa che condanna il povero cavallino bianco e minaccia l’imparabile Tc2. Mchedlishvili si è arreso qua: 0-1 e Stupak ha colto la vittoria finale.

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