Uno Scacchista

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#GrandChessTour – Tris d’assi alla Sinquefield Cup

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(Uberto D.)
Aronian, Carlsen e Caruana vincono a pari merito la Sinquefield Cup 2018 di Saint Louis. Molti colpi di scena, sulla scacchiera e no, molte storie di contorno, una combinazione spettacolare di Aronian, un finale magistrale di Carlsen e, ovviamente, la partita tra Campione e Sfidante. Per quanto riguarda il Grand Chess Tour, Caruana continua nel suo incredibile 2018 e batte So nello spareggio Rapid, qualificandosi per le finali di Londra. [30.08.18: aggiunte altre foto]

[Grafica di apertura di Spectrum Studios.]

Questa volta partiamo dalla fine, ovvero dalla classifica finale del torneo.

All’inizio del nono e ultimo turno, Caruana era in testa con mezzo punto di vantaggio su un quartetto di inseguitori: Carlsen, Mamedyarov, Aronian e Grischuk. Dopo la rapida patta di Fabiano con Wesley So, chi dei quattro avesse vinto, sarebbe arrivato primo a pari merito, con spareggio rapid 10’+5″ a seguire.

Mamedyarov non è riuscito ad andre oltre la patta con Anand, e si è quindi dovuto accontentare di una posizione di rincalzo. Ho molta simpatia per il giocatore azero, che dopo la faticosissima patta con Carlsen all’ottavo turno, ha pubblicato un post accorato sulla sua pagina Facebook nel quale lamenta una terribile stanchezza (ha giocato una serie impressionante di tornei recentemente, incluso il Biel che ha vinto). Lo spunto è stata la domanda di un intervistatore che gli ha chiesto perché giocasse così tanto. Mame non ha risposto come avrebbe voluto, ma l’ha fatto poi: per i soldi. E se vi state domandando dove sia il problema, lo spiega chiaramente: non ha uno sponsor (come hanno tutti gli altri campioni a Saint Louis) e deve quindi pagare tutto di tasca sua. Potete trovare quel che ha scritto (in azero) qui: con l’aiuto di Google Translate potrete leggere la sua dichiarazione di amore per l’Azerbaijan (i cui colori difenderà alle Olimpiadi di Batumi), ma anche la sua frustrazione perché una nazione così appassionata di scacchi non sia in grado di offire uno sponsor a un giocatore che è andato vicinissimo a vincere il Torneo dei Candidati. Non è questo il post per approfondire questo argomento, ma se ero già un fan di Mamedyarov, ora lo sono ancora di più.

Torniamo al torneo e all’ultimo turno. Aronian sta giocando una partita tesa e difficile contro Grischuk, con possibilità per entrambi.

In questa posizione, Aronian ha prodotto un sacrificio spettacolare e inatteso: guardate la reazione di Grischuk.

Il sacrificio non è completamente corretto, ma specula sia sul cambiamento drammatico della posizione, sia sulla difficoltà della difesa del Nero, sia, soprattutto, sul solito zeitnot di Grischuk che aveva solo 15 minuti circa per giocare 23 mosse (e a Saint Louis si gioca con 30 secondi di abbuono per mossa, non con l’incremento). L’armeno è riuscito a trovare la manovra vincente dell’Alfiere e ha deciso la partita in una manciata di mosse

Una conclusione davvero spettacolare, che ha fatto vincere il torneo ad Aronian e, al momento, lo aveva portato allo spareggio con Caruana. E Carlsen? Il norvegese giocava contro Nakamura e, nonostante un nominale vantaggio, la posizione non prometteva nulla di più di una patta. Poi Nakamura ha avuto la pessima idea di cambiare le Donne, entrare in un finale di Torri e pedoni e chiudere la posizione dei pedoni sul lato di Re in quella che aveva giudicato come una fortezza.

Carlsen-Nakamura, 9° turno, dopo 69. … Rg7
Qual è (se c’è) il piano vincente per il Bianco?

Purtroppo per lui non lo era e Carlsen lo ha dimostrato da vero campione, con una manovra di una logica cristallina che avrò il piacere di commentare in un prossimo post.

SC2018 – R9, Nakamura abbandona (foto di Lennart Ootes dal sito del torneo)

E così si è arrivati alla classifica finale, con tre vincitori a pari merito. Come ho detto, le regole prevedevano uno spareggio Rapid, ma solo tra due giocatori. Come sempre, quando le regole sono pensate male, i tre erano pari anche in tutti i criteri di spareggio (scontri diretti e vittorie con il Nero), per cui i due giocatori per il mini-match Rapid sarebbero dovuto essere … estratti a sorte (!) Nessuno dei tre giocatori era d’accordo con questa soluzione (francamente stupida): Aronian e Carlsen erano a favore di un match a 3 giocatori, Caruana no (anche perché avrebbe dovuto affrontare subito dopo So in un successivo spareggio per l’accesso alla finale del Grand Chess Tour). Visto che alla fine non sarebbe cambiato nulla né per i premi, né per i punti del Grand Chess Tour, i tre hanno proposto agli organizzatori di non sciogliere la parità e di dichiararli vincitori a pari merito. E così è stato.

SC2018 – I vincitori con i coniugi Sinquefield (Foto di Austin Fuller)
SC2018 – I vincitori davanti al Saint Louis Chess club

Il torneo, come noto, era anche la quarta e ultima tappa del Grand Chess Tour 2018, la cui classifica era decisiva per la qualificazione dei 4 finalisti per Londra. Ecco la classifica finale e i qualificati.

Classifica finale del Grand Chess Tour 2018 (Grafica di Spectrum Studios)

Guardando bene, noterete che Caruana e So sono giunti a pari merito e quindi hanno giocato ieri un mini-match Rapid di spareggio. Ha vinto Caruana (praticamente inarrestabile) che ha pattato col Nero la prima partita e vinto con il Bianco la seconda.

Per sottolineare l’eccelsa qualità del gioco del Caruana 2018, vi mostro una posizione e una mossa dalla seconda partita

Caruana-So, Spareggio GCT, 2° turno, dopo 25. … c5

Il Nero ha un pedone in più (anche se doppiato) e grazie all’Alfiere che andrà in d4 ha una buona partita. Qui Caruana investe quasi 5 minuti del proprio tempo e tira fuori l’incredibile 26. Ta2! Una mossa non intuitiva che non solo risolve i problemi del Bianco, ma li ribalta all’avversario. La chiave è riuscire a spingere in b4 (cosa al momento impossibile), ma se il Nero riesce a giocare la pianificata Ad4, l’inchiodatura del pedone b2 e la pressione sulla colonna “b” la renderanno molto difficile. Come si risolve la cosa? Semplice, mettendo la Torre in a2: niente inchiodatura, minaccia immediata di spinta grazie all’attacco di scoperta all’Af2, difesa della casa f2 da un’eventuale sortita della Tf8 e possibilità di raddoppiare le Torri, il tutto senza perdere tempo a sviluppare l’Ac1. Cosa si può volere di più da una singola mossa? Ah, certo, anche far perdere tempo all’avversario, visto che So, come tutti noi, tutto aveva pensato meno che a questa piccola grande mossa di Torre. Che mondiale ci aspetta a Londra!


Guardando indietro ai turni precedenti, ricchi di moltissime patte fortunatamente non noiose, a parte dare un premio a Grischuk per aver giocato all’8° turno 1.f4 contro So (che dice di aver considerato seriamente di rispondere con 1. … f5), vanno commentate due partite di Carlsen, non tanto e non solo per quello che è capitato sulla scacchiera, ma anche per i commenti a latere.

Al 6° turno Carlsen aveva una partita praticamente persa contro Grischuk. Dopo aver giocato una per lui inusuale Benoni (il norvegese sta evidentemente sperimentando in ottica mondiale) a causa di una errata valutazione di una variante tattica, Carlsen si è trovato in una posizione praticamente persa.

Grischuk-Carlsen, 6° turno, dopo 19. … hxg6

Il Cavallo in a1 è condannato e non si vede come il Nero possa imbastire un controgioco. Intervistato a fine partita, il Campione del Mondo ha risposto alla domanda se pensava di riuscire a salvare la partita dopo 20. Cb6, con un sorriso e un chiaro “No“. Grischuk invece ha giocato una continuazione criticata da tutti, (20. Txa1 Df5 21. Axf6) e progressivamente si è complicato la vita fino a rimanere invischiato in uno scacco perpetuo. “Diciamo che volevo vincere senza concedere alcun controgioco e quando cominci a pensare in questo modo troppo presto finisce che perdi il vantaggio“, ha confessato Grischuk dopo la partita.

Un fortunoso salvataggio in calcio d’angolo per Carlsen, che ha potuto affrontare al 7° Caruana nel match clou del torneo con solo mezzo punto di distacco. Incontro reso ancor più drammatico dalla classifica Elo live, nella quale, dopo aver battuto Karjakin al 6° turno, Caruana si era portato a soli 7.4 punti da Carlsen: se avesse vinto, lo avrebbe scavalcato e gli avrebbe fatto perdere la testa della classifica dopo più di 7 anni di dominio.


La partita ha mantenuto le promesse: una battaglia bellissima, nella quale Caruana non si è tirato indietro dalle schermaglie in apertura per mascherare la preparazione per il match di Londra e ha giocato la sua attuale arma migliore con il Nero, la Difesa Russa.

Carlsen ha scelto una variante poco giocata ma non senza veleno e si è trovato in una posizione che Caruana ha giudicato come “normale”, che però ben presto si è tramutata in un incubo per lo sfidante.

Una posizione nettamente superiore per il Bianco, che sfonderà presto con la spinta in f6. A questo punto Carlsen è andato, per la prima volta a Saint Louis, nel cosiddetto “confessionale”, un cubicolo con webcam nel quale i giocatori possono andare, se vogliono, per condividere in diretta le loro impressioni sulla partita. Ecco quello che ha fatto Carlsen.

Un gesto che molti sportivi fanno per “far tacere” i tifosi avversari dopo aver ottenuto una vittoria o compiuto un’azione vincente. Il problema è che Carlsen “aveva solo una posizione migliore, ma non aveva ancora vinto” (Grischuk). Come ha poi commentato anche Anand, “Quello che ha fatto Carlsen è stato molto divertente, ma queste cose vengono meglio se poi vinci…” Sapete già come è andata a finire, quindi posso anticipare che un delusissimo Carlsen ha commentato, dopo la partita “A questo punto ero abbastanza sicuro che stavo vincendo e volevo divertirmi un po’“.
Anche se può essere considerato un gesto irriverente e un po’ arrogante, la reazione di tutti, anche di Caruana, è stata più di divertimento (visto che poi alla fine Carlsen ha fatto una brutta figura andando a pattare).

Vediamo come è proseguita la partita.

SC2018 – R7 Carlsen, deluso, sta per offrire la patta a Caruana

Il mio problema è che in tutte le mie partite non sono concreto. Semplicemente non riesco a decidermi, a seguire il mio istinto. Decisamente frustrante!” ha detto Carlsen, evidentemente deluso. Caruana invece, ha semplicemente detto che “Vista la posizione che avevo, questo è certamente un grande risultato.

La partita l’ha fatta Carlsen, nel bene e nel male. Caruana ha giocato la sua difesa attualmente preferita e, come ha ammesso, è arrivato in una posizione che credeva buona e invece si è rivelata quasi persa dopo poche mosse. Carlsen se l’è giustamente presa per non aver vinto, ma intanto ha dimostrato di capire meglio di Caruana certe posizioni. Caruana sarà contento del risultato, ma non di come l’ha raggiunto: la sua difesa è stata sì caparbia, ma fatta di mosse quasi uniche quindi relativamente facili: è Carlsen, secondo me, che non è stato in grado di chiudere la partita. In ogni caso un bel “trailer” dell’incontro di Novembre.

Anand, intervistato dopo l’8° turno, ha detto di vedere Carlsen “incostante: in tanti sarebbero disposti a tutto per essere incostanti come lui, però è vero che è non è più dominante come qualche anno fa.” E’ certamente vero, così come è vero che Caruana è attualmente in un tale stato di grazia che gli viene tutto bene, però mancano ancora più di 2 mesi al mondiale e la preparazione è ancora lunga.

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1 thought on “#GrandChessTour – Tris d’assi alla Sinquefield Cup

  1. Il sacrificio di Aronian è stato tanto spettacolare quanto inatteso. Aronian non è nuovo a tentativi del genere, alcuni a dire il vero non andati a buon fine, e con quest’ultimo si può parlare di sacrifici corretti, di sacrifici alla Tal e quelli all’Aronian!

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