Uno Scacchista

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6ª partita del mondiale – l’analisi di Sergio Mariotti

2 min read

(GM Sergio Mariotti)
Ci risiamo, una patta dopo tante mosse e una apertura nella quale Carlsen sembra avere una paura tremenda di Caruana, visto che sceglie la variante della difesa russa dove si cambiano subito le donne e si gioca il finale, un finale completamente pari nel quale il campione gioca malissimo ed è costretto alla fine a sacrificare un pezzo per due pedoni entrando quindi in una posizione favorevole a Caruana, posizione però molto difficile da vincere, ed infatti viene siglata la sesta patta in sei partite.

Vorrei sapere, a questo punto, la ragione per cui un campione come Carlsen, che ha vinto tantissimo nella sua carriera, che si sente, come asserisce lui, un fortissimo giocatore, abbia tanta paura del suo avversario e si senta così insicuro da giocare così male come ha fatto in questa ultima partita. Secondo voi un campione che difende il suo titolo può giocare solamente cercando di evitare la sconfitta, o deve anche dimostrare qualcosa di più agli appassionati tifosi che lo seguono? Quanti e quali ex campioni del mondo ricordate applicare il metodo di non giocarsi le partite per la paura di perdere?


(Uberto D.)
Per completezza di analisi, riporto nel seguito il seguito vincente che il Super-programma norvegese Sesse aveva trovato dopo le mosse 67 e 68 di Carlsen. Per rendere meno arida la sequenza di mosse, ho cercato di spiegare le idee dietro alle manovre apparentemente oscure del Nero. Riprendiamo la partita quindi dopo la mossa 67. Rh7-g6 di Carlsen.

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3 thoughts on “6ª partita del mondiale – l’analisi di Sergio Mariotti

  1. Francamente mi aspettavo qualche “colpo geniale” da parte di Carlsen, ma evidentemente i due dopo sei partite patte (ahimé), stano ancora “studiandosi”. Speriamo in qualche novità nel prosieguo, da una parte o dall’altra.

  2. non e proprio cosi , non e il CAMPIONE , guardando l’ELO ci sono ben 2 campioni , solo che 1 ha il titolo l’altro no
    e normale che il campione in carica abbia paura del suo sfidante e cerchi un pari , in fondo e forte quanto lui ( vedi ELO )

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