Uno Scacchista

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I grandi degli scacchi tornano a Zagabria

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(UnoScacchista)
Dopo molti anni di assenza, tornano a Zagabria gli Scacchi con la S maiuscola. Il Grand Chess Tour fa infatti tappa nella capitale croata dal 26 giugno all’8 luglio con un torneo all’italiana tra 12 giocatori della élite mondiale, dopo 32 anni dall’interzonale del 1987 (quando Zagabria era ancora in Jugoslavia).

In realtà la manifestazione forse più nota che si svolse a Zagabria è il torneo Interzonale del 1959, quello a cui partecipò il sedicenne Fischer e che vide il trionfo di Mikhail Tal, futuro campione del Mondo nel 1960. Quel torneo fu in effetti giocato in tre sedi dell’allora Jugoslavia: Bled (i primi 14 turni), Zagabria (turni dal 15° al 21°) e infine a Belgrado fino al 28° e ultimo turno del lungo quadruplo girone all’italiana. Di quel torneo vi abbiamo proposto molto tempo fa un breve e divertente video dei futuri Campioni del Mondo Fischer e Tal (che vinse tutti e quattro i loro incontri diretti).

Zagabria tornò alla ribalta anche nel 1970 con il “Torneo della Pace”, giocato di nuovo in diverse città della Jugoslavia: Rovinj e, appunto, Zagabria. Anche in quell’occasione partecipò Fischer, che amava molto quei luoghi, vincendo il torneo agevolmente.

Il “Torneo della Pace” del 1970. Foto dal 12° turno, giocato a Zagabria

Ma veniamo ai giorni nostri ed alla Zagabria capitale della Croazia. Il Grand Chess Tour ha incluso questa nuova tappa nella sua edizione 2019, per un torneo a cadenza classica tra 12 giocatori di primissimo piano: (in ordine alfabetico) Viswanathan Anand, Levon Aronian, Fabiano Caruana, Magnus Carlsen, Ding Liren, Anish Giri, Sergey Karjakin, Shakhriyar Mamedyarov, Hikaru Nakamura, Ian Nepomniachtchi, Wesley So e Maxime Vachier-Lagrave.

Le premesse per un bel torneo ci sono tutte, sperando che, senza diavolerie alla “Armageddon” e nonostante i giocatori si conoscano fin troppo bene, le patte non siano molte e lo spirito dei grandi tornei del passato ispiri i campioni di oggi a giocare in maniera dinamica e intraprendente. Come ulteriore auspicio, ecco la sede di gioco in una foto dell’epoca.

il “Novinarski Dom” sede di gioco del torneo ed edificio storico di Zagabria (fu costruito nel 1929)

E’ possibile che Carlsen vorrà tentare di nuovo di ritoccare il suo Elo record, superando i 2882 del Maggio 2014: per fare ciò, dovrebbe ottenere 8,5 punti su 12, non esattamente una sfida agevole (si parla di un +5). Il Campione del Mondo, tra l’altro, sembra ultimamente molto impegnato nella battaglia, più politica che scacchistica, relativa all’accettazione da parte della Federazione norvegese della proposta di sponsorizzazione per 5 anni avanzata dalla società Kindred (che si occupa di scommesse on-line). Carlsen è decisamente convinto che la Federazione dovrebbe accettare la proposta, tanto che ha fatto intendere che potrebbe rinunciare alla difesa del titolo se ciò non avvenisse e se fosse invece scelta l’offerta di Stavanger per ospitare il match mondiale nel 2020. Inoltre, notizia di ieri, Carlsen ha addirittura fondato un nuovo circolo di scacchi, pagando l’iscrizione a 1000 soci in modo da avere 40 voti da spendere nella prossima assemblea della Federazione e sostenere l’accordo con Kindred. Non voglio esprimere giudizi, vista la difficoltà nel comprendere bene le notizie che circolano sui quotidiani norvegesi (in lingua locale, ovviamente), ma la questione sembra prendere una piega un po’ troppo estrema per essere solamente legata a questioni scacchistiche. Mi aspetto a breve un articolo completo da parte di Tarjei J. Svensen, giornalista norvegese ed esperto in tutto ciò che ruota attorno al Campione del Mondo. [Aggiornamento – Ecco, puntuale, l’articolo di oggi pubblicato da Tarjei su chess.com]

Confidiamo comunque nel Carlsen in formissima di quest’anno, che il sempre scherzoso Aronian ha sfidato postando su Twitter questa sua immagine sul “Trono di Spade” (l’immagine è stata scattata a Dubrovnik, splendida città croata visitata da Levon prima di spostarsi a Zagabria e set cinematografico per “Approdo del Re”, luogo centrale della lunga serie televisiva).

Non mi resta che augurare a tutti un buon torneo, in particolare a Hikaru Nakamura che, al contrario di Aronian, ha cercato ispirazione in Costiera Amalfitana, esercitandosi anche in alcuni versi in stile haiku:

Domani si comincia con due derby: quello statunitense tra Caruana e Nakamura e quello “social” tra Giri e Carlsen.

Chiudo con una foto della cerimonia inaugurale, alla quale hanno partecipato, oltre al Primo Ministro croato Andrej Plenković, ben 3 Campioni del Mondo. Superfluo specificare chi è il Campione che non giocherà il Torneo 🙂

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1 thought on “I grandi degli scacchi tornano a Zagabria

  1. Per chi avesse pensato ad un Nakamura improvvisamente diventato poeta, preciso che i versi del suo Tweet su Amalfi sono di Henry Wadsworth Longfellow. Sono i primi 7 versi di una poesia ben più lunga, intitolata “Amalfi” e pubblicata tra il 1876 e il 1879. D’altra parte, neanche Aronian può proporsi per sedersi sul “Trono di Spade”, come ben sa chi ha seguito la serie TV fino all’ultima puntata… 😉

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