La soluzione del problema di Bianca e Bruno
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(UnoScacchista)
A conclusione del “trittico del problema difficilissimo“, passiamo ora alla parte sicuramente più semplice per voi lettori: la soluzione della posizione proposta a Bianca e Bruno come quiz conclusivo della competizione.
La posizione che Giorgio ha ricostruito e che è rappresentata nel diagramma non è un problema in senso ortodosso, ma una posizione nella quale il Bianco ha la possibilità di dare scacco matto al Re Nero con una sequenza di due mosse.
Una volta verificato che gli scacchi con 1. Db4 o 1.Dc5 non approdano a nulla perché il Nero non risponde con 1. … Dd6?? a causa di 2. Cxd5# ma con 1. … Rf6 e che a 1. Dxd5 non segue 1. … Dxd5+ 2. Cxd5# ma 1. … T1xf4+, ecco che l’unica mossa “candidata” (che per fortuna si rivelerà quella corretta) è 1. Dc7+!

A questo punto il Nero ha tre opzioni, tutte insufficienti.



Insomma, la soluzione del problema di Bianca e Bruno è 1. Dc7+. Come dite? Chi ha vinto tra i due ragazzi consegnando la risposta esatta per primo? Questo Giorgio non me lo ha detto e non me lo ha mai voluto dire.
Magari attenderà l’occasione giusta per ricavarne un altro dei suoi quesiti di logica.
La soluzione del problema era molto facile, l’ho trovata intre minuti circa. Certo che il ragionamento per trovare la posizione del Re bianco è talmente contorto che sarei curioso di sapere chi ci è riuscito!
Si, Chicco, la posizione era facile, come anche chiarito nella storia. Nella composizione è già stato molto complicato riuscire a rendere la prima parte dell’enigma funzionante sulla scacchiera che non ho potuto cercare anche una chiave difficile per il problema.
Spero comunque che il “trittico” sia stato gradito.
Ho ricevuto più messaggi privati con la soluzione corretta alla domanda sulla posizione del Re bianco. ma nell’ordine del 2% di quanti hanno letto il post. Ancora meno hanno “azzardato” una soluzione che si è rivelata sbagliata.
Comunque, io mi sono divertito molto a trasportare sulla scacchiera il meccanismo di un quesito di logica, il cui enunciato è, nella forma, diverso.
Chissà, magari il mio amico Giorgio si farà vivo con altri enigmi…