Uno Scacchista

Annotazioni, Spigolature, Punti di vista e altro da un appassionato di cose scacchistiche

Viktor Tietz, die Legend von Karlsbad

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(Riccardo M.)
Karlsbad (o Karlovy Vary in céco) è stato uno dei grandi “luoghi degli scacchi” del XX secolo. E il personaggio che più di ogni altro è legato a questa località è stato sicuramente Viktor Tietz (Rumburk 1859 – Carlsbad 1937).

Personaggio, ho detto, ancor prima che giocatore. Perché lui fu anzitutto un grande organizzatore. Noi non dovremmo mai dimenticare che gli scacchi debbono qualcosa non solo ai grandi giocatori, ma anche a chi sa offrire loro la possibilità di scoprire il gioco, allenarsi, avere occasioni per incontrare giocatori più forti, emergere. E Tietz senza dubbio merita fra questi benemeriti organizzatori un posto di primissimo piano.

Nel 1888 fu co-fondatore a Vienna dello storico “New Vienna Chess Club” (o Der Neue Wiener Schachklub). L’anno seguente giocò a Breslavia (Wroclaw), ottenendo un discreto 7° posto; e restò questo l’unico torneo da lui disputato fuori dell’amata Karlsbad, dove un giorno sarebbe diventato, nella vita di tutti i giorni, “ispettore capo delle imposte”.

Nel 1899, grazie alle sue caratteristiche, all’esperienza e ai contatti con gli ambienti scacchistici viennesi, venne scelto quale primo presidente del “Karlsbader Schachklub”, e lo restò per tanti anni.

Il primo dei progetti scacchistici di Tietz per la ricca località termale boema si realizzò nel 1901, con il match fra Georg Marco e Adolf Albin, vinto dal primo per 6 a 4 (4 vinte e 4 patte). L’anno successivo, dal 2 al 25 giugno, fu la volta del più noto match fra Schlechter e Janowski, vinto dal primo per 7,5 a 2,5 (6 vinte e 3 patte). Alla riuscita degli eventi contribuirono anche i finanziamenti del comune di Karlsbad, località, tra l’altro, facilmente raggiungibile da ogni parte d’Europa per la sua centralità (ad esempio: 8 ore di treno sia da Berlino sia da Vienna).

Nel 1907 Viktor Tietz organizzò il primo grande torneo internazionale di Karlsbad (vincitore Rubinstein), che fu poi replicato con successo per altre tre volte: nel 1911 (vinse Teichmann), 1923 (vinse Alekhine) e 1929 (vinse Nimzowitsch). L’ultimo evento che vide Tietz come organizzatore fu il match dell’agosto 1932 fra l’olandese Euwe e il cecoslovacco Flohr, terminato in parità con 3 vittorie a testa.

In quegli anni tuttavia aveva fatto la sua apparizione una grave malattia agli occhi, che portò Viktor Tietz, colpito anche da un gravissimo lutto famigliare, a decidere di ritirarsi a vita privata. Morì per un ictus l’8 dicembre del 1937, all’età di 78 anni, e l’avvenimento, a conferma della popolarità da lui raggiunta nel mondo scacchistico, ebbe una vasta eco fra i quotidiani, locali e stranieri.

Il circolo scacchi di Karlsbad decise, a partire dal 1998, di organizzare in suo onore, ogni anno in aprile, il “Memorial Victor Tietz”, un torneo “rapid”.

Visto che non possiamo dare facilmente dimostrazioni pratiche delle qualità organizzative di Viktor Tietz, ve ne diamo del Tietz giocatore, giocatore pochissimo noto, che ebbe il solo svantaggio di affacciarsi troppo tardi sulla scacchiera e di ritirarsi troppo presto. Lui era sempre alla ricerca di combinazioni brillanti.

Eccone un esempio, tratto da una partita giocata nel 1923 (ovviamente a Karlsbad), con il Nero contro un avversario di cui non sappiamo il nome.

N.N.-Tietz, Karlsbad 1923

Qui il bianco pensa di poter tranquillamente giocare 27.Axb6? Ma subito segue 27. … Dg1+ 28.Rh3 (e forse il bianco ancora si sente al sicuro, non avendo visto ciò che ha visto Tietz!) 28. … Dg4+!! 29.Axg4 fxg4+ 30.Rh4 Ae1+ 31.Rh5 g6+ 32.Rh6 Ab4! e il matto non si può evitare, o matto di Alfiere o matto di Cavallo: 0-1.

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