Carlsen “asfalta” tutti al GCT di Kolkata
7 min read
(UnoScacchista)
Verrebbe da dire “nulla di nuovo sotto il sole” per commentare l’ennesima vittoria del super-Carlsen del 2019, ma il suo dominio del Tata Steel Chess India Rapid & Blitz 2019 che si è giocato a Kolkata (India) dal 22 al 26 novembre merita più di un luogo comune. Neanche i problemi di salute che lo hanno afflitto durante l’ultima giornata del torneo gli hanno potuto impedire di stabilire il nuovo record della manifestazione, di distanziare di 4 punti l’ottimo Nakamura e di 8 punti e mezzo (!) Giri e So, né di riprendersi il primo posto nella lista mondiale Rapid.
[Tutte le foto sono di Lennart Oates, tratte dal sito ufficiale del Grand Chess Tour]
Che il Campione del Mondo fosse arrivato a Calcutta (come noi italiani abbiamo sempre chiamato Kolkata) con tutte le intenzioni di ristabilire la sua supremazia dopo le prestazioni in qualche modo sottotono a Saint Louis e nel mondiale Fischer Random era chiaro, ma che avrebbe imposto un ritmo così assolutamente insostenibile per gli altri non era affatto scontato.
E pensare che oltre al primo posto del torneo erano in palio punti per la classifica finale del Grand Chess Tour 2019, necessari per la qualificazione per le finali che si giocheranno a Londra tra due settimane. Oltre ai già qualificati Carlsen, Ding Liren e Aronian, in molti avevano ancora possibilità in caso di un buon piazzamento: Anand, Nepomniachtchi e Wesley So. Oltre a ciò, le wildcard locali, Harikrishna e Vidit, avrebbero sicuramente fatto di tutto per sfruttare l’occasione di brillare davanti al loro pubblico. Pubblico che, come vedremo, ha risposto in maniera entusiasta all’evento.
Il Torneo Rapid: Carlsen lascia solo le briciole

Carlsen ha imposto subito il suo ritmo, con due vittorie e una patta in ognuna delle 3 giornate Rapid. Nepomniachtchi ha dato suo subito addio alle sue speranze di qualificazione con un inizio disastroso di torneo, mentre Wesley So ha capito subito che la vittoria nel torneo (condizione sine qua non per sperare di qualificarsi) sarebbe stata impossibile da contendere al norvegese.
Vediamo alcune partite notevoli, con alcuni brevi riflessi filmati della diretta.
Vediamo come Carlsen ha reagito a questa opportunità sfuggita a entrambi:
Great chess minds come with good poker faces. Here is Magnus Carlsen's reaction to his 48…Rg7 mistake during his rapid game against Levon Aronian (via ChessBase India's YouTube channel). https://t.co/XrPgT86S1m pic.twitter.com/XDlELH5qSX
— Olimpiu G. Urcan (@olimpiuurcan) November 23, 2019

Ding Liren non ha giocato male, ma ha sofferto un paio di battute di arresto a metà torneo causate da brutte sviste. Nel complesso, però risulterà l’unico in grado di battere Carlsen (due volte, anche se a cadenza Blitz).


Al 5° turno Carlsen ha giocato un’altra delle sue tipiche partite, nelle quali sembra non fare altro che mantenere una posizione pari fino a quando, nel passaggio al finale, l’avversario si accorge improvvisamente che… ha partita persa! Il finale contro Giri ha anche un certo valore didattico sul come condurre un finale di soli pedoni.
Come detto, la partecipazione del pubblico (e la copertura mediatica, va detto) è stata continua ed entusiasta, con un moderato tifo per Anand, sempre festeggiato al suo ingresso. Anche Carlsen è stato trattato da vero beniamino delle folle, che non hanno scordato l’atteggiamento di grande rispetto che il norvegese ha sempre dimostrato nei confronti del suo predecessore Campione del Mondo.
Fully packed today, 600 people watching live! pic.twitter.com/ryjBSlB4Gb
— Jeroen Van Den Berg (@Jvdbergchess) November 24, 2019
Nello scontro diretto abbiamo assistito ad una battaglia tattica entusiasmante, decisa veramente sul filo della pura intuizione.
Rxe6!! Beautiful finish by @MagnusCarlsen to take down @vishy64theking. “Definitely game of the tournament so far” says GM Peter Svidler #TSChessIndia #GrandChessTour pic.twitter.com/N1Kk3m9ib0
— Grand Chess Tour (@GrandChessTour) November 24, 2019
Il Torneo blitz: Nakamura è l’unico a resistere a Carlsen

Con Carlsen in vantaggio di ben 4 punti dopo il torneo Rapid, era abbastanza chiaro che la lotta sarebbe stata quella per il secondo posto. In realtà Anand aveva ancora un obiettivo chiaro: giungere almeno sesto da solo per guadagnare i punti sufficienti per qualificarsi per le finali di Londra del Grand Chess Tour. La partita del 4° turno dimostra come la sua qualità di gioco, a quasi 50 anni, sia ancora altissima.
Una partita che Svidler ha definito come “non una partita blitz, ma una partita di scacchi della quale andare orgogliosi!”
Al settimo turno Carlsen ha giocato una mossa che, onestamente, è di una imprevedibilità tale da meritare di essere la soluzione di uno studio: come sia possibile concepirla in una partita blitz va oltre la mia comprensione. Posso solo immaginare che l’abbia vista davvero durante la sua preparazione tra le composizioni dei grandi studisti.

La seconda giornata blitz si è aperta con la conclusione inaspettata della partita tra Carlsen e Vidit: patta dopo 5 mosse! Il motivo è stato presto spiegato: Carlsen stava soffrendo di gravi problemi fisici (per dirla con le sue parole “oggi è stato tremendo, non potevo fisicamente stare alla scacchiera, non credo che gli spettatori vogliano avere i dettagli…“) e per la prima metà del torneo è stato costretto a offrire spesso una patta veloce, cortesia che gli avversari non gli hanno negato.

La giornata è quindi vissuta sulla eccellente prestazione di Nakamura, che ha ben meritato di vincere la seconda giornata Blitz, e la rincorsa di Anand al sesto posto. La prestazione dell’indiano è stata purtroppo rovinata da una incredibile sconfitta per il tempo in posizione vinta contro Giri e, in generale, dalla stanchezza che arriva sempre verso la fine dei tornei.

Alla fine Carlsen è riuscito a mettere insieme abbastanza punti per aggiudicarsi il torneo con 5 (cinque!) turni di vantaggio e, grazie alla soluzione dei problemi fisici urgenti, è anche riuscito a vincere qualche partita.

La classifica finale del torneo Blitz vede quindi Carlsen e Nakamura appaiati in testa, con la particolarità che lo statunitense ha finito imbattuto, segno di una ritrovata forma che da qualche tempo gli mancava. Buoni i risultati di Ding Liren e Nepomniachtchi, mentre colpisce l’ultimo posto di Aronian, chiaramente deconcentrato e demotivato.
Classifica finale

Ecco quindi la classifica finale, che vede appaiati al terzo posti Giri e So mentre Anand si piazza solo al 7° posto. Impressionante, come più volte detto, il risultato finale di Carlsen che, nonostante i problemi fisici dell’ultima giornata, mette a segno il nuovo record di punti per i tornei del GCT: 27 su 36. Il suo commento alla domanda di Tania Sachdev è stato volutamente modesto, ma, come scrive Olimpiu G. Urcan, basta a descrivere quello che è successo negli ultimi 10 anni. “Quando gioco al mio meglio, gioco un po’ meglio degli altri“.
That sums up the decade pretty well. https://t.co/82yQmMHjuD pic.twitter.com/p2HGIVDL6a
— Olimpiu G. Urcan (@olimpiuurcan) November 25, 2019
Sul podio è stata comunque una bella festa, a coronamento di 5 giorni di scacchi che hanno deliziato le centinaia di spettatori e i molti tifosi che hanno atteso a lungo il loro turno per foto e autografi (tutti concessi).

La classifica finale del Grand Chess Tour
Rivediamo adesso la classifica finale del torneo, con i punti GCT assegnati.
Con questo risultato, vediamo la classifica finale del Grand Chess Tour 2019, che mostra il quarto finalista di Londra (al quale finora non avevo fatto menzione, il francese Maxime Vachier-Lagrave che, suo malgrado, è stato costretto a tifare “contro” Anand”).
I quattro finalisti si danno appuntamento a Londra dal 2 al 9 dicembre prossimi. Non sono certo che Vachier-Lagrave sia completamente soddisfatto di essersi qualificato per la finale, visto che dall’11 al 23 dicembre dovrà giocare l’ultimo torneo del FIDE Grand Prix 2019, competizione che mette in palio un posto nel Torneo dei Candidati 2020, traguardo ben più importante del GCT e per il quale MVL è ancora in lotta.
Chiudiamo comunque con i tre qualificati per le finali che da Kolkata ci salutano e ci danno l’appuntamento a pochi giorni.

Arabian carlsen 35 regina x g5 è sbagliato in quanto come alla mossa 12 g5 c’e un pedone bianco
Alla 34a mossa Carlsen ha preso in g5 con l’alfiere, quindi alla 35a mossa Aronian può tranquillamente giocare Dxg5.