Uno Scacchista

Annotazioni, Spigolature, Punti di vista e altro da un appassionato di cose scacchistiche

Un brillante ‘finale di partita’ del 1891

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(Adolivio Capece)
La posizione del diagramma è riportata con il numero 1807 nel volume “Antologia delle combinazioni scacchistiche” edito dall’Informatore nel 1995.

Viene indicata come “Vakkaroni – Mazzoni”, Roma 1891, con la dizione “Il Bianco muove e vince”.

Il Bianco infatti forza lo scacco matto in 3 mosse, iniziando con il sacrificio di Donna (la soluzione è: 1.Dg4+ Axg4  2.Txh6+ gxh6  3.Af7 scacco matto!), il che dà più l’idea di un problema che di un finale di partita e quindi veniva spontaneo pensare che si trattasse realmente di un problema ‘travestito’ da partita.

Ma poi, casualmente, navigando su internet, ho ritrovato la posizione in un paio di siti, ma senza la Ta8 nera. E l’ho inoltre ritrovata con il Bianco indicato, più all’italiana, come Vaccaroni (quindi con doppia ‘c’ e non doppia ‘k’), ma in compenso il Nero indicato come ‘Mazzoki’ (quindi con la ‘k’ al posto della ‘n’), comunque sempre con l’indicazione ‘Roma 1891’.

A questo punto mi sono incuriosito ed ho deciso di effettuare una ricerca per saperne di più.
Sono riuscito a consultare l’annata 1891 della ‘Nuova Rivista degli Scacchi’: sfogliandola, nel fascicolo di marzo-aprile, nella rubrica “Finali di partita” ho trovato la posizione, ma appunto senza la Ta8 nera (diagramma 2).
Sopra al diagramma la dizione “Finale di partita giocata in Roma, al Caffè Falloni, tra N. Vaccaroni (Bianco) e Mazzocchi (Nero).”
E sotto al diagramma “Il Bianco annunciò il matto in 3 mosse”.

Diagramma 2, uguale al precedente ma senza la Ta8

Dato che è presumibile che Vaccaroni e Mazzocchi leggessero la “Nuova Rivista”, visto che non risultano esserci state smentite a quanto pubblicato, possiamo concludere che la partita sia stata davvero giocata (anche se forse soltanto come amichevole) e che la posizione raggiunta sia stata quella del diagramma 2, quindi senza la Ta8 nera.

Già che c’ero, ho cercato qualche altra notizia sui due protagonisti.
E infatti nell’annata della ‘Nuova Rivista’ ci sono alcuni riferimenti ai due giocatori, ma non ne vengono mai indicati i nomi di battesimo (da notare che questo valeva comunque per tutti i giocatori menzionati, salvo rare eccezioni).
E così si trova che sia Vaccaroni sia Mazzocchi erano soci della Accademia Romana.

Poi si vede che Vaccaroni era professore: risulta infatti che nel 1892 “il prof. Vaccaroni” venne nominato consigliere della Accademia.
Inoltre Vaccaroni risulta tra i primi che aderirono alla sottoscrizione a favore di Serafino Dubois lanciata dalla stessa ‘Nuova Rivista’.

E ancora nell’annata 1891 è pubblicato un problema di Vaccaroni, ancora un 3 mosse, per cui si può presumere che fosse anche un problemista.

Quanto al livello di gioco a tavolino, si trova che entrambi erano di Seconda categoria.

“La rivista degli Scacchi” del 1859, antenata della “Nuova Rivista degli Scacchi” degli anni 1875-1903

Si legge infatti nel fascicolo di marzo-aprile:
Ebbe luogo ultimamente alla Accademia Romana una sfida tra gli otto giocatori di seconda categoria, cioè i signori Lolli, Mazza, Vaccaroni, Romoli, Frugoli, Scrocca, Hannan e Mazzocchi. Vinse il primo premio il sig. Lolli, con partite 9.5 vinte contro 3.5 perdute, il secondo i sigg. Vaccaroni e Mazzocchi con partite 8 vinte e 6 perdute, e fu tra essi diviso questo premio avendo di comune accordo rinunziato a giocare la partita di decisione” (questo permetterebbe di desumere che i due erano amici).

Il primo forte torneo svoltosi a Roma nell’800: si era nel 1875 al Circolo Filologico

Di più, nel fascicolo di novembre-dicembre della ‘Nuova Rivista’ viene data la notizia di un ‘torneo ad handicap’ tra i soci dell’Accademia Romana che iniziò il 3 novembre 1891; tra i partecipanti figuravano sia Vaccaroni sia Mazzocchi.
I giocatori “furono divisi in cinque categorie per bilanciare con gli opportuni vantaggi le forze relative”. Vaccaroni e Mazzocchi vennero inseriti nella Terza categoria, per la quale era previsto il vantaggio di Pedone e due tratti.

Leggiamo infatti:
“Rimasero nella 1’ categoria i sigg. Frattini e Tonetti; nella 2’ (P e tratto) i sigg. Capriata e Lolli; nella 3’ (P e due tratti) i sigg. Fongoli, Hannan, Mazzocchi, Novelli, Scrocca, Tofano e Vaccaroni; nella 4’ (Cavallo) i sigg. Garofolini, Mazza e Romoli-Venturi; nella 5’ (Torre) i sigg. Bertinelli, Donarelli e Torcioni”.
Girone doppio. Premiati i primi 5.

Probabilmente un giocatore si ritirò, dato che il risultato del torneo, pubblicato successivamente, diede la classifica su 30 partite. Vinse Tonetti con 27 vinte, 2 patte, 1 persa. Secondo Frattini con 25 vinte, 4 patte, 1 persa. Poi Scrocca e Mazza con 20 vinte, due pari e 8 perse; ultimo premiato Tofano con 20 vinte, 1 patta e 9 perse.

Quanto al Caffè Falloni sarà interessante, quando possibile, sapere se l’attuale ristorante romano con lo stesso nome ha qualcosa a che vedere con quell’antico Caffè.

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